Camaldolese (Venezia 1422 circa - ivi 1481 circa), noto per l'edizione della Bibbia in volgare: Bibbia degnamente volgarizzata per il clarissimo religioso duon Nicolao de M. veneziano, ecc. (2 voll., 1471) [...] che utilizza traduzioni del Trecento ...
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Stampatore ebreo (sec. 15º), di Soncino; stampò a Barco presso Brescia (1491-94) la Bibbia e altri libri in ebraico; più tardi si trasferì a Costantinopoli. ...
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Tipografo di Bamberga (m. 1466 circa), attivo dal 1461 al 1464; ritenuto a torto lo stampatore della Bibbia delle 36 linee (1459-60), oggi attribuita con maggior fondamento a H. Keffer. Si conoscono di [...] lui nove edizioni, rappresentate da pochissimi esemplari. Tra di esse sono particolarmente notevoli Der Edelstein di Ulrich Bonner (1461), Der Ackermann von Böhmen (circa 1461) e la Biblia pauperum (1462 ...
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Stampatore e libraio (n. 1445 circa - m. Norimberga 1513). La sua vasta produzione annovera opere assai apprezzate, quali il Boezio del 1473, la Bibbia tedesca del 1483, con incisioni in legno, e il Liber [...] chronicorum di H. Schedel (1493). I suoi carteggi sono fonti preziose per la storia della tipografia e della cultura del sec. 15º ...
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Stampatore (sec. 15º). Nato a Bologna, attivo a Venezia tra il 1476 e il 1481, diede, tra altre cose, una traduzione italiana della Bibbia e una di Livio. Si trasferì poi a Firenze, ove stampò fino al [...] 1495. Associato con altri stampò due opere anche a Modena (1487 e 1489) ...
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La tecnica della stampa a caratteri mobili, nata a Magonza prima dell’agosto 1456 (la data non compare nella Bibbia di Gutenberg, ma si ricava da un’indicazione manoscritta su di un esemplare dei quarantasei [...] sopravvissuti tra i forse 200 stampati), si diffuse presto anche al di qua delle Alpi. Artigiani tedeschi cercarono fortuna là dove il vivace tessuto culturale poteva assicurare alla nuova invenzione quel ...
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Editore italiano (Milano 1870 - ivi 1954), fondò (1915) con Calogero Tumminelli la casa ed. d'arte Bestetti e Tumminelli. Staccatosi da Tumminelli, pubblicò, tra l'altro, con G. Treccani la Bibbia di Borso [...] d'Este in facsimile. A Roma, dal 1946, ha continuato l'attività editoriale il nipote Carlo B. (Milano 1934 - ivi 1987) ...
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Editore e libraio (Londra 1796 - ivi 1854). La sua opera ha un posto importante nella storia dell'arte tipografica per la bellezza delle sue edizioni (i Diamond classics, di piccolo formato; le ed. di [...] Petrarca e di Shakespeare, della Bibbia e di Omero), curatissime nella scelta dei caratteri (introdusse anche un nuovo carattere greco) e della composizione. A lui si deve anche l'introduzione dell'uso della tela per le legature, che prima si ...
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FERRATI, Giovanni Pietro
Anna Modigliani
Tipografo di origine cremonese del secolo XV, svolse la sua attività nella città di Piacenza. Qui impiantò la prima officina tipografica della città, che dette [...] Si tratta in ogni caso di un'iniziativa tipografica di notevole interesse, perché è la prima edizione in quarto della Bibbia in latino nella storia della stampa, mentre questo tipo di testi sacri era - e sarebbe rimasto ancora a lungo - strettamente ...
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Zecchieri e tipografi milanesi (secc. 15º-16º), attivi a Torino dal 1512. Il loro primo prodotto tipografico è il Graduale romano (1512). Il nome di Galeazzo appare per l'ultima volta nell'Isagoge di Francesco [...] Truchio (1515). Dopo aver stampato a Genova (1516) una Bibbia poliglotta, Pietro Paolo tornò a Torino, ove fu attivo fino al 1531 (di quell'anno è l'Antifonario romano); dal 1524 fu associato con G. Dossena di Pavia. ...
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bibbia
bìbbia s. f. [dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»]. – 1. Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo comprendente cioè i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento (scritto in genere con iniziale maiuscola):...
bibbio
bìbbio s. m. [lat. vipio (-onis), la gru minore]. – 1. Uccello della famiglia delle anatre, più noto col nome di fischione. 2. Nome dato nell’Italia centr. al gabbiano comune.