Vecchio Testamento. - Critica del testo. - Gli anni che vanno dal 1960 al 1975 sono stati dedicati particolarmente alla progettazione e alla pubblicazione di edizioni critiche della B. ebraica e delle [...] 19734 e J. A. Soggin, Introduzione all'Antico Testamento, Brescia 19742, pp. 33-53.
Il testo ebraico. - La Bibbia ebraica. - La Biblia Hebraica curata da R. Kittel (Stoccarda 19373 e ristampe: BHK3), viene ora progressivamente sostituita dalla Biblia ...
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(ebr. Yāfet) Nella Bibbia, figlio di Noè, fratello di Sem e Cam. La benedizione impartitagli da Noè costituì la fortuna delle stirpi che secondo Genesi X, 2-5 discendono da lui: Cimmeri, Medi, Ioni.
Il [...] termine iafetico fu usato, prima del costituirsi della glottologia come scienza, per indicare, in base alla tradizione biblica, in senso etnologico e linguistico molto vago, il complesso delle lingue e ...
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Lessicografo, grammatico e commentatore ebreo della Bibbia (sec. 10º), di setta caraita; per primo rilevò la parentela tra l'ebraico e l'arabo e divise le radici ebraiche secondo il numero delle radicali. ...
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Denominazione di carattere etnico e linguistico derivata dalla Bibbia (discendenti di Cam, figlio di Noè, in riferimento alla tavola dei popoli del cap. 10° della Genesi), per indicare un insieme vasto [...] ed eterogeneo di popolazioni africane, accomunate dalla pratica dell’allevamento e dalla presenza di gerarchie sociali definite. Si supponeva che questi gruppi fossero giunti dal Caucaso e avessero avuto ...
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Sinologo e missionario protestante (n. presso Harrisburg, Pennsylvania, 1836 - m. Qingdao 1908). Scrisse una traduzione della Bibbia in cinese e un corso per lo studio della lingua cinese mandarina. ...
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Biblista e teologo tedesco (Lengenfeld, Zwickau, 1815 - Lipsia 1874). Il nome di T. è stabilmente legato alle sue edizioni critiche della Bibbia, nelle quali utilizzò codici importantissimi fino allora [...] nell'altro del 1859, e che insieme col codice Vaticano (B) supera per antichità tutti gli altri codici maiuscoli della Bibbia greca, appartenendo al sec. 4º.
Vita
indirizzatosi a studi di critica testuale, viaggiò (1840-44) attraverso la Francia, l ...
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Biblista (Sordevolo 1814 - Roma 1869). Barnabita (1829), il suo nome è legato all'edizione, già avviata da A. Mai, del Codice Vaticano (B) della Bibbia (5 voll., 1857; edizione corretta, con G. Cozza Luzi, [...] 5 voll., 1869-72) e all'edizione della Vulgata (1861) ...
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Filologo luterano (Komotau, Boemia, 1490 - Wittenberg 1543), professore di ebraico (1521), poi rettore (1542) dell'università di Wittenberg, aiutò (dal 1520) Lutero nella traduzione della Bibbia, e lasciò [...] una Grammatica hebraeae chaldaeaeque linguae (1525) e un Liber de hebraeis urbium regionum ... nominibus ex V. T. collectis (1526) ...
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Sinologo e missionario protestante inglese (Morpeth, North umberland, 1782 - Canton 1834). Giunto a Canton (1807), vi rimase quasi ininterrottamente per 27 anni. Tradusse in cinese la Bibbia (1823) e pubblicò [...] un grande dizionario cinese-inglese (1817-23) ...
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La tecnica della stampa a caratteri mobili, nata a Magonza prima dell’agosto 1456 (la data non compare nella Bibbia di Gutenberg, ma si ricava da un’indicazione manoscritta su di un esemplare dei quarantasei [...] sopravvissuti tra i forse 200 stampati), si diffuse presto anche al di qua delle Alpi. Artigiani tedeschi cercarono fortuna là dove il vivace tessuto culturale poteva assicurare alla nuova invenzione quel ...
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bibbia
bìbbia s. f. [dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»]. – 1. Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo comprendente cioè i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento (scritto in genere con iniziale maiuscola):...
bibbio
bìbbio s. m. [lat. vipio (-onis), la gru minore]. – 1. Uccello della famiglia delle anatre, più noto col nome di fischione. 2. Nome dato nell’Italia centr. al gabbiano comune.