Gesuita (Wągrowiec, Posnania, 1541 - Cracovia 1597), uno dei rappresentanti maggiori della Controriforma in Polonia. Oltre che di varî trattati teologici e di prediche, è autore della migliore traduzione [...] polacca della Bibbia (post., 1599). ...
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giudaismo
Elena Loewenthal
La religione del Libro: una complessa identità millenaria
Il giudaismo, o ebraismo, è la religione del popolo ebraico e la sua cultura. Ma non è solo questo: è anche un modo [...] da un Dio invisibile, che parla ma non si sa dove si trova, che nessuno può immaginare né tanto meno raffigurare. Il Dio della Bibbia è infatti un Dio che parla e detta la sua legge, ma è un Dio incorporeo, inafferrabile. Si rivela a Mosè nel roveto ...
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Vescovo e martire in Egitto sotto Diocleziano; con Pacomio, Teodoro e Filea indirizzò uno scritto a Melezio di Licopoli; forse da identificare con l'E. autore di una revisione della Bibbia biasimata da [...] s. Girolamo ...
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Teologo luterano (Augusta 1488 - Saalfeld 1560), in relazione con Fr. v. Sickingen; si recò nel 1524 a Wittenberg e con la sua conoscenza dell'ebraico aiutò Lutero nella traduzione della Bibbia; parroco [...] (1517) e "superintendente" (vescovo, 1528) a Saalfeld (Turingia), polemizzò con Osiandro e G. Major ...
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Erudito e prosatore spagnolo (n. 1532 - m. in Inghilterra); convertitosi al protestantesimo, fu costretto a emigrare in Inghilterra. Dedicò venti anni della sua vita alla revisione della versione spagnola [...] della Bibbia di Casiodore de Reina (Basilea 1569); la sua traduzione fu pubblicata per la prima volta ad Amsterdam nel 1602 ed ebbe poi numerose ristampe. ...
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Nome assunto, dalla città in cui fu battezzato, dall'ebreo convertito Yehuda Mordechai (n. in Provenza - m. forse Parigi 1650); professore di ebraico a Parigi dal 1610, collaborò alla pubblicazione della [...] Bibbia poliglotta parigina. ...
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Abbadessa del monastero di Hohenburg in Alsazia (n. 1125-1130 circa - m. Hohenburg 1195), compilatrice dell'Hortus deliciarum, uno scritto di carattere enciclopedico, costruito come raccolta di testi tratti [...] dalla Bibbia, dai Padri, dagli scrittori medievali (e anche da autori latini profani) relativi alle varie discipline sacre e profane, con larga utilizzazione dell'ermeneutica allegorica e simbolica e inseriti nella generale prospettiva della storia ...
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Emigrazione da una regione da parte di popolazioni, volontaria o più spesso forzosa, determinata da ragioni politiche, economiche, religiose o culturali, o anche da calamità naturali. Libro dell’E. Nella [...] Bibbia, il secondo libro del Pentateuco, detto in ebraico shĕmōt («nomi») e wĕ-ēlleh shĕmōt («e questi sono i nomi»), dalle sue parole iniziali. Narra come gli Ebrei, oppressi in Egitto, furono liberati da Mosè, dopo che dieci piaghe si erano ...
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Monaco (809 circa - 871 o 872); è autore di una Vita sancti Amandi, in versi, di stile semplice, a fine edificante, e di un Carmen de sobrietate, raccolta di esempî tratti dalla Bibbia. ...
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Vicino Oriente antico. Il comportamento
Wilfred G. Lambert
Maurice Gilbert
Raymond Westbrook
Mario Liverani
Lester L. Grabbe
Il comportamento
La 'sapienza' mesopotamica
di Wilfred G. Lambert
Nella [...] nell'atto di stringere il patto con Yahweh e il loro contenuto è riassunto nella Tav. IV A.
Anche se nella Bibbia il Codice dell'alleanza è collocato all'epoca di Mosè, sarebbe difficile sostenere che questa raccolta di leggi, nella sua totalità ...
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bibbia
bìbbia s. f. [dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»]. – 1. Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo comprendente cioè i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento (scritto in genere con iniziale maiuscola):...
bibbio
bìbbio s. m. [lat. vipio (-onis), la gru minore]. – 1. Uccello della famiglia delle anatre, più noto col nome di fischione. 2. Nome dato nell’Italia centr. al gabbiano comune.