tipico, senso Nell’esegesi biblica, quello che si ha quando una persona o cosa del Vecchio Testamento è presa a significare una verità del Nuovo Testamento; esegesi tipica quella che si basa sulla ricerca [...] senso certa esegesi medievale ha parlato di concordia fra Vecchio e Nuovo Testamento). Nel 20° sec. alcune correnti della teologia cattolica (in particolare in Francia la nouvelle théologie) hanno rivalutato l’importanza della tipologia biblica. ...
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(ebr. Gĕrār) Città biblica dell’epoca dei Patriarchi, identificata con l’odierna Tell Gemme (14 km a SE di Gaza). Ne era re Abimelech, che rapì ad Abramo la moglie, presentatagli come sorella. La rese [...] poi intatta al patriarca, che strinse con lui un patto di alleanza ...
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Studioso di esegesi biblica (Deggendorf 1839 - Maastricht 1911). Entrato nella Compagnia di Gesù nel 1857, insegnò Sacra Scrittura per circa 40 anni. Fu uno dei principali collaboratori del Cursus Scripturae [...] Sacrae, in cui pubblicò una serie di commenti ai libri dell'Antico e del Nuovo Testamento. Diresse i periodici Katholische Missionen e Stimmen aus Maria Laach ...
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Nella traduzione biblica dei Settanta, il sacerdote di una tribù ebraica o gli anziani della tribù.
Nell’impero bizantino, titolo accordato dal 2° sec. d.C. a capi arabi vassalli incaricati di tenere a [...] freno, sui confini desertici dell’Impero, le tribù arabe nomadi; sono noti in particolare, per il periodo anteriore all’avvento di Maometto, i f. Ghassanidi (6°-7° sec.).
Per f. nell’antica Grecia ➔ file ...
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scriba Nella tarda età biblica e nella prima età postbiblica, dotto ebreo (ebr. sōfēr). Abitualmente seguaci del farisaismo, gli s. si distinguevano per un accentuato formalismo religioso, del quale vengono [...] rimproverati nel Nuovo Testamento.
Nell’antica Roma, impiegato dello Stato addetto a lavori di stesura e copiatura di atti e documenti relativi agli affari pubblici. Lo s., segretario, era generalmente ...
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amaritudine
Vocabolo di reminiscenza biblica (Is. 38, 15 " Recogitabo tibi omnes annos meos in amaritudine animae meae "; tradotto da Bono Giamboni - che lo attribuisce per errore a Ezechia - in Libro [...] XXXIII 12 " Recherotti a memoria li anni miei ne l'amaritudine dell'anima mia "). Esclusivo della prosa, ricorre sempre in senso figurato. Vale " amarezza ", " tristezza ", in Vn XXXVIII 3 Or tu se' stato ...
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Ester
Gian Roberto Sarolli
Biblica eroina del libro che da lei prese il nome, moglie di Assuero re di Persia. D. la menziona in Pg XVII 29 intorno ad esso era il grande Assüero, / Estèr sua sposa e [...] persiano, la crocifissione di Mardoceo sventata da E. e la condanna invece dello stesso Aman, come traditore -. Nei passi biblici citati - a cui s'ispirò anche Michelangelo per una delle vele della volta della Sistina -, e in quello più importante ...
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(ebr. Efrāt o Efrātāh) Località biblica, identificata comunemente con la più tarda Betlemme. Rachele, moglie di Giacobbe, vi morì dando alla luce Beniamino. ...
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Nome attuale dell’antica Kalkhu (biblica Kalah), una delle capitali dell’impero assiro, situata lungo la riva sinistra del Tigri, circa 35 km a valle dell’od. Mossul (Iraq). La città fu fondata sotto il [...] regno di Salmanassar I (1243-1207 a.C.) e fiorì particolarmente sotto Assurnasirpal II (883-859 a.C.), del cui palazzo si conservano notevoli resti (rilievi celebrativi), insieme all’acropoli e alle fortificazioni. ...
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biblicismo
s. m. [dal ted. Biblicismus]. – 1. In teologia, stretta aderenza alla Bibbia. 2. Tendenza di alcuni teologi luterani a interpretare la Bibbia in senso realistico o letterale, soprattutto relativamente all’escatologia.