(ebr. Mĕtūshelāḥ) Uno dei patriarchi antidiluviani dell’Antico Testamento, figlio di Enoch e padre di Lamech. La sua figura è diventata popolare e proverbiale per la sua longevità, che nella narrazione [...] biblica ammonta a 969 anni. ...
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Baawobr, Richard Kuuia. - Ecclesiastico ghanese (Tom-Zendagangn 1959 - Roma 2022). Ordinato sacerdote nel 1987, presso Le Chatelard a Lione ha ottenuto una Licenza in Sacra Scrittura e il Dottorato in [...] Teologia Biblica. Dal 2010 al 2016 è stato Superiore Generale dei Missionari d’Africa. Nominato vescovo di Wa nel 2016, nel 2022 è stato creato cardinale da Papa Francesco. ...
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ARCHEOLOGIA
R. Bianchi Bandinelli
M. Pallottino
E. Coche de la Ferté
Il termine (dal gr. ἀρχαιολογία) ha significato generico di studio delle antichità (per es. a. orientale, a. biblica); ma quando [...] si dice a. senza altra specificazione, si intende più propriamente l'a. classica. Questa si occupa della ricostruzione della civiltà della Grecia antica e dell'antica Roma, conducendola sulle testimonianze ...
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Biblista francese, sacerdote (Elbeuf 1837 - ivi 1903), compagno di studî e di tendenze di F. Vigouroux; professore di Sacra scrittura e canonico della cattedrale (1877) a Rouen, membro della Pontificia [...] commissione biblica (1903), fu autore di vite di Gesù Cristo, s. Pietro, s. Paolo e s. Giovanni, costituenti una storia delle Origines de l'Église, in antitesi a E. Renan (post., 1904; trad. it. 1909-14). ...
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Biblista e storico tedesco delle religioni (Springe 1862 - Halle 1932). Prof. dal 1894 a Berlino, poi a Giessen (1907) e infine a Halle (1920-27), G. promosse metodi nuovi nell'interpretazione biblica; [...] fu uno dei fondatori della cosiddetta scuola storico-religiosa, studiò i testi biblici dal punto di vista dei generi letterarî e si dedicò all'indagine comparata degli elementi mitici e fiabeschi riscontrati nella Bibbia. Tra i suoi numerosi scritti ...
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Uomo politico russo (n. 1773 - m. in Crimea 1844). Amico dello zar Alessandro I, fu da lui nominato alto procuratore del santo sinodo (1803-17) e nel gennaio 1813 fondò la Società biblica russa, cui aderirono [...] rappresentanti di tutte le confessioni cristiane. Il 24 ott. 1817, dopo il rifiuto di Pio VII di entrare nella Santa Alleanza, il G. fu messo a capo del cosiddetto "doppio ministero", per il culto e per ...
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Romanziere e traduttore (East Dereham, Norfolk, 1803 - Oulton Broad, Suffolk, 1881); amante della vita zingaresca, fu in Russia (1833-35) per tradurre il Nuovo Testamento in lingua manciù per conto della [...] Società Biblica; tornato in patria, percorse a piedi l'Inghilterra, la Spagna e il Portogallo con l'incarico di diffondere la Bibbia. Ritiratosi nella proprietà di Oulton Broad, scrisse fra l'altro: The Zincali (1841); The Bible in Spain (1843); il ...
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Teologo luterano e filologo (Stoccarda 1851 - ivi 1913), prof. a Ulm (1883-90 e 1893-98), a Tubinga (1890-93) e nel seminario di Maulbronn (dal 1898); autore di numerose opere di filologia biblica e di [...] orientalistica e curatore di una diffusissima edizione critica manuale (1898) del Nuovo Testamento greco (9a ed. 1912), ripresa e sviluppata dal figlio Erwin (Münsingen, Baden-Württemberg, 1883 - Ulm 1972) ...
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Teologo e biblista (Madrid 1920 - Salamanca 1998); gesuita (1935), ha studiato al Pontificio Istituto Biblico dove ha tenuto dal 1957, per quasi quarant'anni, corsi di introduzione speciale all'Antico [...] Testamento, di Ermeneutica biblica, di Esegesi e Teologia dell'Antico Testamento. Si è occupato specialmente del linguaggio della Bibbia e degli aspetti letterarî della medesima. Tra le pubblicazioni principali: Estudios de poética hebrea (1963); La ...
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Studioso di giudaismo (Detmold 1794 - Berlino 1886). Tra i suoi scritti sono notevoli: Die gottesdienstlichen Vorträge der Juden (1832); Die synagogale Poesie des Mittelalters (1853); Literaturgeschichte [...] der synagogalen Poesie (1865). Numerosi saggi di critica biblica e di varia storia sono raccolti in Gesammelte Schriften (3 voll., 1875-76). ...
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biblicismo
s. m. [dal ted. Biblicismus]. – 1. In teologia, stretta aderenza alla Bibbia. 2. Tendenza di alcuni teologi luterani a interpretare la Bibbia in senso realistico o letterale, soprattutto relativamente all’escatologia.