Teologo protestante (Ulla, Weimar, 1780 - Basilea 1849). Prof. a Heidelberg (1809), Berlino (1810) e - dopo un periodo di ritiro a Weimar (1819) - a Basilea (1822). Avversario dei pietisti e dei razionalisti, [...] di un più stretto rapporto tra filosofia e teologia, portò le idee del Herder nel campo della critica biblica (Lehrbuch der historischkritischen Einleitung in die Bibel, 1817), in cui lasciò tracce profonde. Particolarmente importante, la sua ...
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Sigla, dal 1920, dell’Istituto Di Edizioni Artistiche di Firenze, casa editrice fondata da Leopoldo Alinari. La produzione fotografica della casa si articola in tre collezioni principali: la Collezione [...] , che illustra il patrimonio artistico e storico nazionale, la storia dell’arte attraverso i tempi, l’iconografia mitica, biblica e storica; la Collezione di fotografie dirette a colori; la Collezione dei disegni di grandi maestri. Tra le edizioni ...
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RANKE, Leopold von
Carlo Antoni
Storico, nato il 21 dicembre 1795 a Wiehe in Turingia, morto a Berlino il 23 maggio 1886. Di vecchia famiglia di pastori protestanti e di avvocati di provincia, a 18 [...] teologia e filologia. Insofferente verso il razionalismo della teologia di allora, si interessò alle questioni di ermeneutica biblica e soprattutto alla filologia. Laureatosi nel 1817, dedicatosi all'insegnamento medio, cominciò a occuparsi anche di ...
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ALBERTI (Alberto, De Albertis), Alberto
Pietro Pirri
Nacque a Pergine (Valsugana nel Trentino) il 29 luglio 1593 da Giuseppe, patrizio goriziano, e da Maddalena Ontertolera, trentina. Conseguito a Padova [...] il 15 sett. 1615. Fece la professione di quattro voti il 28 ott. 1630. Insegnò per molti anni retorica, matematica ed esegesi biblica al collegio Brera di Milano. Dal 1651 lo si trova alla Casa professa di S. Fedele, impiegato in ministeri spirituali ...
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teologo
Occorre una sola volta, al plurale, in Cv Il I 4, nella discussione circa i vari sensi che possono essere attribuiti a un testo, e in particolare sul senso allegorico: Veramente li teologi questo [...] sacra pagina ' o Bibbia (che è testo ‛ letto ' nella facoltà di teologia). Per il problema del rapporto in D. tra esegesi biblica ed esegesi dei testi letterari, cfr. B. Nardi, Nel mondo di D., Roma 1944, 55-61.
L'accostamento t.-poeti è tradizionale ...
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. Uno dei libri della Bibbia ebraica che fa parte della terza classe, detta dei Kethūbhīm o Agiografi, e precisamente di quel gruppo dei cinque più brevi scritti: i Cinque Rotoli (Mĕgilloth) o Volumi. [...] 1, 5; cfr. anche Aboth R. Nathan, I), e il fatto anche più importante del suo accoglimento nel canone biblico. Da tutti si ammette che condizione necessaria per tale accoglimento era che il Libro fosse interpretato allegoricamente; ma gli allegoristi ...
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KOECHLIN, Charles
Compositore, nato a Parigi il 27 novembre 1867. Studiò al Conservatorio di Parigi, sotto la guida di J. Massenet, A. Gedalge, G. Fauré.
Autore fecondissimo, ha scritto numerose opere [...] sur des chansons françaises, ecc.; un Chant funèbre per orchestra, coro e organo, musica strumentale da camera, la pastorale biblica Jacob chez Laban, i balletti La divine Vesprée e La forêt païenne. Inoltre ha pubblicato un importante trattato d ...
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ATTONE di Vercelli
Arsenio Frugoni
Di famiglia longobarda (dichiara egli stesso: "professus sum ex natione mea lege vivere Langobardorum"); che fosse figlio di un signore Aldigerio e discendente dal [...] documento falso qual è il suo testamento del 945. Il Pasteris pensa che si recasse "fuori d'Italia a farvi studi di esegesi biblica e probabilmente in Francia, dove fioriva il famoso esegeta Remigio di Auxerre" (p. 34); ma la frase di A., su cui tale ...
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Ebraista e bibliografo (Castelnuovo d'Ivrea 1742 - Parma 1831). Professore di lingue orientali nell'università di Parma, fu soprattutto gran conoscitore della letteratura giudaica medievale (una sua raccolta [...] collezioni di scritti ebraici esistenti). Oltre al catalogo di questa sua collezione, il De R. si occupò in altre opere di bibliografia, storia, letteratura ebraica, biblica e politica (Variae lectiones Veteris Testamenti, 4 voll., 1784-88, ecc.). ...
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BIBBIA
C. Bertelli
Il termine che designa comunemente questa collezione di libri ritenuti sacri dagli Ebrei e dai cristiani deriva dal sostantivo femminile latino biblia coniato, a sua volta, sul plurale [...] e il 150 a. C. (insurrezione dei Maccabei) si ebbe una intensa produzione di opere che tendevano a presentare gli argomenti biblici sotto forma di libri profani. Eusebio di Cesarea cita titoli come: Intorno ai re che regnarono in Giudea, Intorno agli ...
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biblicismo
s. m. [dal ted. Biblicismus]. – 1. In teologia, stretta aderenza alla Bibbia. 2. Tendenza di alcuni teologi luterani a interpretare la Bibbia in senso realistico o letterale, soprattutto relativamente all’escatologia.