Introduzione Nel 1939, in esilio volontario a Le Baule, in Francia, Carlo Levi scrive il suo primo libro, Paura della libertà. Si tratta di un’opera che, per le sue caratteristiche particolari, si distacca [...] creando una fitta trama che ben rappresenta il “milieu culturale” in cui lo scrittore si colloca. In questa sede si analizzeranno in particolare le fonti bibliche e la concezione del tempo e della storia che Levi eredita da Ernst Bloch.Le fonti ...
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«[…] e pensando di lei mi sopragiunse un soave sonnonel quale m’apparve una maravigliosa visione […]»Dante AlighieriGli uomini antichi si sono spesso interrogati sulla natura delle visioni e dei sogni, [...] » che apre il sogno è un topos di origine platonica, che appartiene alla lunga tradizione della letteratura visionistica, anche biblica (Is. IX, 2 «vidit lucem magnam»), ed è simbolo dell’illuminazione cognitiva. Un altro incipit incpit, di una delle ...
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«Un sapere sul linguaggio appartiene ai fondamenti della coscienza filosofica»: è questa l’assunzione fondante nel pensiero di Karl Theodor Jaspers (1883-1969), psichiatra e filosofo, autore di quell’opera [...] inno vedico a Vac («la Voce»), traspare l’opinione che tutte le cose dell’universo siano pervase da un’intrinseca vocalità, risuonino di un loro nome; nell’esordio del Genesi la divinità biblica non crea mediante un fare, ma con il semplice parlare». ...
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La Bibbia si pone al centro della tradizione ebraica in quanto testo sacro latore della legge perfetta e divina in forma scritta. Prende il nome ebraico di Tanàkh, acronimo che lega in sé inscindibilmente [...] quasi tutti i non credenti dell’Occidente contemporaneo, i quali non hanno mai avuto l’occasione di assumere il testo biblico come oggetto di studio in veste di prodotto letterario (Oz; Oz-Salzberger 2012). L’origine di tale fenomeno è indubbiamente ...
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In principio fu uno schiavo greco. Era il 324 quando l’imperatore Eziana II impose il Cristianesimo quale religione di Stato dell’Impero etiope, ben 56 anni prima dell’Editto di Tessalonica. Convertito [...] "dinastia salomonica", alla guida del regno fino al ‘900. Il testo prende spunto dall’unione tra la regina etiope Macheda – la biblica "regina di Saba" – e il re Salomone, da cui sarebbe nato Ibn al-Hakîm, "il figlio del sapiente". Costui avrebbe in ...
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Due teorie per spiegare l’esistenza umana, ai confini della fisica e della filosofia
Dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande, in un orizzonte culturale che abbraccia insieme la fisica e la [...] dei primi due stadi attraverso la fede, che concilia libertà e limitatezza. Lo stadio religioso è rappresentato dalla figura biblica di Abramo, colui che riesce a superare quella che è definita la «malattia mortale» affidandosi totalmente a Dio.
I ...
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biblicismo
s. m. [dal ted. Biblicismus]. – 1. In teologia, stretta aderenza alla Bibbia. 2. Tendenza di alcuni teologi luterani a interpretare la Bibbia in senso realistico o letterale, soprattutto relativamente all’escatologia.
tipico, senso Nell’esegesi biblica, quello che si ha quando una persona o cosa del Vecchio Testamento è presa a significare una verità del Nuovo Testamento; esegesi tipica quella che si basa sulla ricerca di tale senso. L’uso del termine deriva...