Teologo nestoriano (sec. 6º), metropolita di Nisibi. A Costantinopoli disputò (537) contro il manicheo Fotino. Scrisse in siriaco un'introduzione biblica che, ampiamente utilizzata da Giunilio, questore [...] del sacro palazzo, nei suoi Instituta regularia divinae legis, esercitò larga influenza nell'Occidente latino ...
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Teologo svizzero (Sursee, Svizzera, 1928 - Tubinga 2021). Il suo nome è legato all'impegno ecumenico e agli studi sull'ecclesiologia biblica, ma anche allo sviluppo della cooperazione tra le religioni [...] attraverso il riconoscimento dei loro valori comuni. Professore all'univ. di Tubinga dal 1960, nel 1979 è stato privato della cattedra di teologia dogmatica a causa delle sue posizioni antitradizionali. ...
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Ebraista (Southampton 1846 - Oxford 1914), prof. all'univ. di Oxford. Divulgò in forma moderata nei paesi di lingua inglese la critica biblica diffusa in Germania (Introduction to the literature of the [...] Old Testament, 1891, 9a ed. 1913) ...
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Ebraista ungherese (Liptó-Szent-Miklós 1850 - Budapest 1913), prof. nel seminario rabbinico di Budapest. Scrisse opere fondamentali sulla storia dell'esegesi biblica, sulla storia degli studî linguistici [...] ebraici nel Medioevo e sulla Hāggādah. Fondò e diresse la rivista Magyar Zsidó Szemle ...
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Poeta polacco (Beremiany, Galizia orientale, 1823 - Pawłow 1897), autore delle liriche Skargi Jeremiego ("Lamenti di Geremia", 1846), dove assurgono a visione biblica le sciagure e le speranze nazionali. [...] Fra i teorici tardo-romantici dell'impegno patriottico e democratico del poeta (Listy spod Lwowa "Lettere da Leopoli", 1860), si schierò a favore delle insurrezioni indipendentiste polacche ...
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Teologo e scrittore arminiano (Ginevra 1657 - Amsterdam 1736). Prof. di ebraico e di filosofia ad Amsterdam (1684); si dedicò alla critica biblica (commentò parecchi libri della Bibbia e negò l'attribuzione [...] del Pentateuco a Mosè) e storica, curando anche importanti edizioni delle opere di Erasmo, U. Grozio, D. Petau, ecc ...
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Biblista (Sulzbach, Baviera, 1793 - Augusta 1873), appartenente a famiglia d'origine piemontese. Sacerdote nel 1816, insegnò lingue orientali, esegesi e archeologia biblica a Landshut (1821) e Monaco (1826-35); [...] fu poi canonico a Ratisbona e prevosto della cattedrale di Augusta (1838); deputato al Landtag bavarese (1850 e 1852-1853). La sua traduzione tedesca della Bibbia (dalla Volgata) ebbe larghissima diffusione ...
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Ecclesiastico (Nijkerk 1900 - Utrecht 1987); sacerdote dal 1924, prof. di sacra scrittura al seminario maggiore di Utrecht (1933) e di esegesi biblica nell'univ. cattolica di Nimega (1945). Arcivescovo [...] poi arcivescovo (1955-75) di Utrecht, cardinale dal 1960. Autore di studî veterotestamentarî e di versioni di libri biblici, A. è stato tra i porporati più impegnati nei lavori del Concilio Vaticano II per promuovere posizioni largamente innovatrici ...
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Biblista (Strasburgo 1804 - ivi 1891); prof. nel seminario protestante di Strasburgo, quindi (1838) nella facoltà protestante; è un esponente della critica biblica della sinistra protestante, ma i suoi [...] lavori sono orientati prevalentemente verso l'esegesi e non verso l'analisi filologica del testo. Tra i suoi numerosi scritti: Die Geschichte der heiligen Schriften des Neuen Testaments (1842); Histoire ...
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Pedagogista (San Martino dell'Argine, Mantova, 1791 - Torino 1858); sacerdote nel 1815, fu dapprima prof. di storia della Chiesa ed esegesi biblica nel seminario di Cremona (1819), poi (1821) direttore [...] delle scuole elementari della provincia. Designato nel 1848 dal governo piemontese per la sede arcivescovile di Genova, la sua nomina non ottenne la conferma pontificia. Esule in Piemonte dal luglio 1848, ...
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biblicismo
s. m. [dal ted. Biblicismus]. – 1. In teologia, stretta aderenza alla Bibbia. 2. Tendenza di alcuni teologi luterani a interpretare la Bibbia in senso realistico o letterale, soprattutto relativamente all’escatologia.