Filosofo (Leonberg, Württemberg, 1775 - Ragaz, Svizzera, 1854); studiò nel seminario teologico protestante di Tubinga, dove strinse amicizia con Hegel e Hölderlin e dove conseguì il titolo di magister [...] con una dotta dissertazione di esegesi biblica pubblicata nel 1792. Altro segno dell'eccezionale precocità dell'ingegno schellinghiano sono, oltre ad alcuni saggi sul mito e su problemi esegetici, tre rilevanti scritti di carattere filosofico: Über ...
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Filologo e teologo anglicano (Stoke-upon-Trent 1602 - Ely 1675), prof. a Cambridge, dotto ebraista. Durante la guerra civile sostenne il parlamento e aderì a Cromwell, ma non fu destituito con la Restaurazione. [...] Si occupò di critica biblica, della tradizione talmudica, di esegesi neotestamentaria e collaborò alla pubblicazione della Bibbia poliglotta di Londra. ...
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Bibliografo inglese (Clapham 1847 - Manchester 1910), autore di un supplemento (1895-1902) al Repertorium bibliographicum di L. Hain nel quale ha completato molte descrizioni di questo e ha descritto più [...] di 6600 incunabuli sconosciuti. È autore anche di Incunabula biblica (1892), e di una traduzione della Imitatio Christi (1900). Fondò nel 1892 la Bibliographical society. ...
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Ebraista (Marcellinara 1849 - Roma 1927); sacerdote nel 1873, allievo di D. Castelli nell'Istituto superiore di Firenze, dove fu poi (1903-24) prof. di letteratura ebraica. Scrisse una Grammatica ebraica [...] e un Dizionario ebraico e caldaico, e inoltre opere di critica biblica, di linguistica generale e anche di letteratura italiana e di filosofia. ...
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Esegeta domenicano (Quintin, Cotes-du-Nord, 1873 - Parigi 1945). Professore di teologia nel seminario sirocaldeo di Mossul, poi di esegesi neotestamentaria (1905) e di storia delle religioni (1930-38) [...] nella facoltà teologica di Friburgo, Svizzera; dal 1941 consultore della pontificia commissione biblica. Oltre a uno studio sulle religioni dell'India: Plaies d'Europe et beaumes du Gange (1931), ha pubblicato commenti all'Apocalisse (1921) e alle ...
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ANZI, Martino
Giuseppe Lusina
Nato a Bormio il 31 genn. 1812, fu ordinato sacerdote nel 1835 a Como, dove ebbe varie mansioni presso la curia vescovile e fu professore di teologia, di storia ecclesiastica, [...] di scienze naturali, di esegesi biblica, ecc. In mezzo alle tante occupazioni seppe trovare il tempo bastevole per darsi a uno studio profondo della botanica, perlustrando attentamente le province lombarde, in prevalenza la Valtellina, e buona parte ...
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Biblista statunitense (New York 1928 - Redwood City, California, 1998); sulpiziano, venne ordinato prete nel 1953 e partecipò come esperto al Concilio Vaticano II; fu il primo cattolico a insegnare nello [...] Union theological seminary di New York (1971-90); membro della Pontificia commissione biblica (1972-78 e 1996-97), fu presidente della Catholic biblical association of America, della Society of biblical literature e dell'International society for New ...
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AGOSTINI, Domenico
Fausto Fonzi
Nacque a Treviso il 31 maggio 1825 e studiò nel seminario vescovile di Treviso e nell'università di Padova. Ordinato sacerdote il 15 marzo 1851, svolse la sua opera nella [...] diocesi di Treviso, come professore di teologia biblica e direttore spirituale nel seminario, canonico della cattedrale e provicario generale. Vescovo di Chioggia dal 27 ott. 1871, divenne patriarca di Venezia il 22 giugno 1877. Nel 1878 pronunciò in ...
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Teologo (Brecht 1554 - Lovanio 1623), gesuita. Prof. a Lovanio (1584-1600), il suo insegnamento fu turbato dalla violenta polemica suscitata, contro le sue Theses theologicae (1586), da M. Baio che l'accusava [...] di pelagianesimo e di posizione non ortodossa nella dottrina dell'ispirazione biblica. Terminata la contesa per l'intervento papale, L. pubblicò il De iustitia et iure ceterisque virtutibus cardinalibus libri IV (1605) che è una delle sue opere ...
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Biblista francese (Bourg-en-Bresse 1855 - St. Maximin, Var, 1938), entrato (1879) tra i domenicani, sacerdote (dal 1883), organizzò (dal 1890) la École pratique d'études bibliques a Gerusalemme dove restò [...] (dal 1902) e dell'Institut (dal 1903), pubblicò numerosissimi volumi e articoli, spingendosi nella critica biblica fino all'estremo limite approvato dalla Chiesa, tanto da essere sospettato di modernismo. Partendo da studî sull'Antico Testamento ...
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biblicismo
s. m. [dal ted. Biblicismus]. – 1. In teologia, stretta aderenza alla Bibbia. 2. Tendenza di alcuni teologi luterani a interpretare la Bibbia in senso realistico o letterale, soprattutto relativamente all’escatologia.