Bioetica
J. Robert Nelson
sommario: 1. Un ambito recente di studio e di discorso: a) definizione e ambito; b) organizzazioni e istituzioni. 2. Criteri e metodi: a) i quattro principî canonici; b) i [...] sono considerati come appartenenti alla fede religiosa, la loro verità è garantita dalla volontà divina, come è rivelato nei concetti biblici della dignità umana individuale (‛immagine di Dio') che riflette l'amore divino, la pietà e la giustizia o ...
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Storia evolutiva del corpo
Gabriella Spedini
L'aspetto sotto cui il corpo umano appare oggi ai nostri occhi è il prodotto di un lungo cammino evolutivo che la nostra specie ha percorso in milioni di [...] Eva, ma forme comparse in tempi molto più antichi dei 6000 anni calcolabili prendendo alla lettera la narrazione biblica. Con Darwin, nella classificazione entra la filogenesi: le differenze e le somiglianze fisiche esteriori non sono più sufficienti ...
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Razza
Brunetto A. Chiarelli
Il termine razza compare per la prima volta in Europa nel 14° secolo e viene usato inizialmente nell'ambito dell'allevamento degli animali (probabilmente originato dal francese [...] di carattere scientifico. In un primo momento le differenze fra le popolazioni vennero attribuite al clima.
Secondo la cronologia biblica, l'umanità aveva avuto origine 6000 o 7000 anni prima di Cristo ed era opinione comune che Adamo ed Eva ...
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La variabilità del corpo nelle popolazioni
Gabriella Spedini
L'approccio allo studio della diversità
All'interno della specie, la circolazione dei geni è aperta in tutte le direzioni, dato che per definizione [...] della specie umana, nonostante la grande diversità tra i tipi razziali, l'interpretazione dell'origine dell'uomo è sempre su base biblica, con la creazione di Adamo ed Eva. Questo della diversità fissa e immutabile nell'umanità è un tema che ritorna ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Curiosita e studio della natura
Lorraine Daston
Curiosità e studio della natura
All'inizio dell'Età moderna, i termini 'curiosità' e 'curioso' [...] una luce eroica, anche se moralmente ancora ambivalente. Francis Bacon (1561-1626) nella Instauratio magna interpretò la storia biblica del peccato originale in modo da renderla più congeniale a coloro che intendevano esplorare i segreti della Natura ...
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Antropologia
Gabriella Spedini
L'antropologia (dal greco ἄνθρωπος, "uomo", e λόγος, "discorso, studio"), è, in generale, la disciplina che studia l'essere umano, considerato sia come soggetto o individuo, [...] testimonianze dell'attività di un'umanità 'antidiluviana' (l'epoca del diluvio universale era fissata tradizionalmente, sulla base della narrazione biblica, a 6000 anni a.C.) e l'ipotesi della presenza dell'uomo in tempi assai antichi, che era già ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze naturali secondo l'Hexaemeron
Javier Teixidor
Le scienze naturali secondo l'Hexaemeron
Cosmologia
Per i dotti di lingua siriaca il commentario teologico ai [...] secondo cui tale vento prenderebbe il suo nome da un toponimo, che, a sua volta, deriverebbe dal nome di alcuni personaggi biblici. In compenso, Giacomo afferma in modo del tutto esatto che i venti intermedi prendono nome dal luogo da cui soffiano o ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione e della finalita
Catherine Wilson
I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione [...] come mezzo mediante il quale sono generate nuove forme vitali rappresentava un'alternativa diffusa e accettata alla narrazione biblica della Creazione, e si citavano spesso gli esperimenti di Needham come prova della capacità di auto-organizzazione ...
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biblicismo
s. m. [dal ted. Biblicismus]. – 1. In teologia, stretta aderenza alla Bibbia. 2. Tendenza di alcuni teologi luterani a interpretare la Bibbia in senso realistico o letterale, soprattutto relativamente all’escatologia.