Pensatore, studioso di ermeneutica ed esegesi biblica e scrittore francese (n. Parigi 1947). Nato da genitori ebrei di origine polacca, reduci dal campo di sterminio di Auschwitz, impara subito a parlare [...] ai testi sacri, insegna Talmud e Torah e tiene da molti anni esclusive e memorabili lezioni di ermeneutica ed esegesi biblica. La Genesi spiegata da mia figlia (2006) è nato dagli incontri che ha tenuto nello stesso anno della pubblicazione del ...
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esegèsi Interpretazione di un testo. In particolare, e. biblica è l'interpretazione della Bibbia. In ambito ebraico l'e. si divide in due filoni: quello legale (halakhah), che fa derivare dalla scrittura [...] le norme di vita quotidiana, e quello morale (haggadah), che si esprime con racconti e parabole. Nel cristianesimo, l'interpretazione dell'Antico Testamento ebbe i suoi punti centrali nella convinzione ...
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Teologo e letterato (Zara 1732 - Lesina 1799); domenicano, prof. di esegesi biblica a Siena e a Pisa. Durante il suo soggiorno in Toscana condusse vita molto licenziosa e fu amico del Casanova. Fu inoltre [...] abile improvvisatore. A Fortunata Fantastici Sulgher dedicò la traduzione della Morte d'Abele di S. Gessner (1775). Divenuto vescovo (di Cittanova dal 1776, quindi di Lesina dal 1784), mutò vita e si impegnò ...
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Erudito e bibliografo (Meco, Madrid, 1842 - Barcellona 1911). Oltre a opere di esegesi biblica e di apologetica cattolica, di poetica, di retorica, ecc., pubblicò varî volumi sul Cervantes e la prima edizione [...] critica del Don Chisciotte (1905-1913) ...
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Arabista (Trent Park, Barnet, 1859 - Cambridge 1933), prof. all'università di Cambridge. Si occupò di esegesi biblica e di gnosi orientale, ma soprattutto di poesia araba antica (ed. delle Naqā᾿iḍ di Giarīr [...] e Farazdaq, 3 voll., 1905-21) ...
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Poeta polacco (Gaj, Sandomierz, 1633 - Cracovia 1700). La sua opera principale è la Psalmodja Polska (1695) ove, in prosa biblica, sostenuto da un pathos sincero, il poeta si abbandona a riflessioni di [...] carattere patriottico e religioso sulla propria vita, sulla sua generazione e sugli avvenimenti del tempo (tra cui la liberazione di Vienna) ...
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Umanista olandese (n. 1493 circa - m. 1568), promotore della Riforma nei Paesi Bassi; prof. di filosofia e di esegesi biblica a Königsberg (1543), entrato in polemica con i colleghi luterani fu scomunicato [...] ed espulso (1547). Si trasferì a Embden, poi a Norden ove fu borgomastro. Autore di scritti letterarî (importante la sua ripresa della commedia latina: Ascolastus, Morosophus), pedagogici e storici (tra ...
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Poeta polacco (Beremiany, Galizia orientale, 1823 - Pawłow 1897), autore delle liriche Skargi Jeremiego ("Lamenti di Geremia", 1846), dove assurgono a visione biblica le sciagure e le speranze nazionali. [...] Fra i teorici tardo-romantici dell'impegno patriottico e democratico del poeta (Listy spod Lwowa "Lettere da Leopoli", 1860), si schierò a favore delle insurrezioni indipendentiste polacche ...
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WERFEL, Franz
Alda MANGHI
WERFEL, Franz (XXXV, p. 713) - Scrittore tedesco, morto a Hollywood il 26 agosto 1945.
Dopo due opere d'ispirazione biblica (Der Weg der Verheissung Ein Bibelspiel, Vienna [...] 1935, e Höret die Stimme, ivi 1937), si rifugiò all'estero, dove scrisse e pubblicò (a Stoccolma): Der veruntreute Himmel, 1939; Gedichte aus 30 Jahren, 1939; Die blassblaue Frauenhandschrift, 1940; Jacobwsky ...
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Romanziere e traduttore (East Dereham, Norfolk, 1803 - Oulton Broad, Suffolk, 1881); amante della vita zingaresca, fu in Russia (1833-35) per tradurre il Nuovo Testamento in lingua manciù per conto della [...] Società Biblica; tornato in patria, percorse a piedi l'Inghilterra, la Spagna e il Portogallo con l'incarico di diffondere la Bibbia. Ritiratosi nella proprietà di Oulton Broad, scrisse fra l'altro: The Zincali (1841); The Bible in Spain (1843); il ...
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biblicismo
s. m. [dal ted. Biblicismus]. – 1. In teologia, stretta aderenza alla Bibbia. 2. Tendenza di alcuni teologi luterani a interpretare la Bibbia in senso realistico o letterale, soprattutto relativamente all’escatologia.