PASQUALE I, papa
Andrea Antonio Verardi
PASQUALE I, papa. – Figlio di un certo Bonoso e di Teodora, nacque nella seconda metà dell’VIII secolo, forse a Roma, dove ebbe la sua formazione clericale all’interno [...] 1980, ad indicem.
G. Mercati, La lettera di Pasquale I a Leone V sul culto delle sacre immagini, in Note di letteratura biblica e cristiana antica, Roma 1901, pp. 227-235; O. Vehse, Die Päpstliche Herrschaft in der Sabina bis zur Mitte des 12 ...
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GROSOLANO (Grossolano)
Gabriele Archetti
Non si hanno notizie sicure su G. prima della sua nomina a vescovo di Savona nel 1098. La sua conoscenza del greco e il nome "Crisolao", con cui è indicato nell'epitaffio, [...] , un argomento teologico che opponeva, dal secolo IX, le due Chiese. G. lo svolge sia attraverso l'esegesi biblica, sia mediante considerazioni razionali, riflesso evidente delle aperture in tale direzione della cultura del tempo, ormai prossima all ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Alberto Fortis
Luca Ciancio
La storiografia più aggiornata ha riconosciuto ad Alberto Fortis quella statura scientifica e intellettuale che già i contemporanei gli riconobbero e che consente di annoverarlo [...] il 1792, aveva assunto posizioni di chiara impostazione nettunista e diluvialista con l’intenzione di difendere la cronologia biblica tradizionale. L’idea che l’azione delle forze ignee fosse indispensabile per spiegare la genesi e la trasformazione ...
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CAPITONE (Amuccio, Auruccio o Aurucio), Feliciano
Boris Ulianich
Nacque intorno al 1515 (per G. Eroli nel 1511; ma questa data non regge se è vero quanto scrive il Boncambi [in Viri illustres...] che [...] ampio, positivo, quasi una summa dogmatica, ecclesiologica, sacramentaria, poggiante, oltre che su una base solidamente biblica, su una approfondita diretta conoscenza della tradizione patristica e delle decisioni conciliari, non solo tridentine.
Il ...
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CANNETI, Pietro (Giambattista)
Armando Petrucci
Nacque a Cremona, di modesta famiglia, il 21 nov. 1659 e, forse anche per seguire l'esempio di uno zio paterno cappuccino, Francesco Antonio, abbracciò [...] fallirono le trattative, intavolate sempre dal Grandi con le autorità torinesi, per procurargli una cattedra di materia storica o biblica nell'università di Torino. D'altra parte il Grandi stesso, cui il C. aveva affidato il manoscritto dell'edizione ...
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BENVENUTO, detto l'Asdenti
Paolo Bertolini
Maestro calzolaio, nato a Parma probabilmente nel primo quarto del sec. XIII, buon conoscitore deglì scritti di Gioacchino da Fiore e della letteratura profetica [...] " nell'accezione corrente del termine dunque, B. appare piuttosto un esegeta ed un prudente commentatore della letteratura profetica, biblica ed alto-medioevale (e la cosa appare tanto più fuori dell'ordinario, in quanto era completamente illetterato ...
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BAGLIONI, Lelio (al secolo Ottaviano)
Boris Ulianich
Nacque nel 1550 quasi certamente a Firenze: "florentinus" viene in genere designato nei documenti. Non conosciamo il nome di sua madre; sappiamo invece [...] ). Essa si muove nell'ambito di posizioni chiaramente bellarminiane, ma non vi mancano buoni spunti personali di esegesi biblica, in funzione di difesa, naturalmente, delle prerogative e del potere del pontefice nella Chiesa.
Il Cerracchini (op. cit ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] dimensione divina? Insomma il C. della fede è diverso dal G. della storia? E il C. ecclesiale è diverso da quello biblico? Se così fosse, non ci sarebbe continuità personale tra l'autentico G. della storia e l'inautentico C. della fede. Il problema ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] dal linguaggio giuridico, nel quale persona indica il soggetto di diritto; quella cosiddetta prosopologica, che lo vuole derivato dall’esegesi biblica dei Padri, rivolta talora a individuare la p. a nome della quale fossero pronunciati alcuni passi ...
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Vicino Oriente antico. Teologia
Wilfred G. Lambert
Alfonso Archi
Lester L. Grabbe
Gherardo Gnoli
Teologia
Teologia mesopotamica
di Wilfred G. Lambert
Le moderne categorie di scienza, di filosofia [...] 8), e le immagini sono schernite (Isaia, 40, 18-20; 44, 9-20; 46, 1-2, Geremia, 10, 2-10). Sappiamo dai testi biblici posteriori che l'uso delle immagini o di qualsiasi tipo di forme viventi nel culto era aborrito e rifiutato con forza (Sapienza, 13 ...
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biblicismo
s. m. [dal ted. Biblicismus]. – 1. In teologia, stretta aderenza alla Bibbia. 2. Tendenza di alcuni teologi luterani a interpretare la Bibbia in senso realistico o letterale, soprattutto relativamente all’escatologia.