Erudito (Saint-Sever-Cap, Guascogna, 1647 - Parigi 1717). Benedettino della Congregazione di San Mauro (1668), insegnò esegesi biblica in diversi monasteri dell'ordine. Scrisse una Défense du texte hébreu [...] et de la chronologie de la Vulgate (1689) contro coloro che rigettavano la cronologia del testo ebraico dell'Antico Testamento per quella dei Settanta. Dedicatosi a un'edizione degli scritti di s. Girolamo, ...
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Talmūd Titolo («studio») di due opere analoghe, che hanno per oggetto lo studio della dottrina tradizionale giudaica post-biblica (Mishnāh). Più importante è il T. babilonese (T. bablī o Talmūdā dĕ-Bābel [...] non corrispondono tuttavia alla lingua parlata, trattandosi di un linguaggio dotto e artificioso, molto influenzato dalla lingua letteraria biblica. All’elaborazione del T. babilonese si dedicò in particolare la scuola amoraica di Sūrā con Rab Āshī ...
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Bibbia: la diffusione
Mario Cignoni
La situazione religiosa
La diffusione della Bibbia in Italia risente della situazione religiosa e culturale del Paese, situazione che si è formata nel corso dei secoli, [...] T. De Mauro, La cultura degli italiani, a cura di F. Erbani, Roma-Bari 2004.
10 Cfr. D. Maselli, C. Ghidelli, La Società Biblica Britannica e Forestiera 200 anni di storia, Roma 2004; la prima parte a cura di D. Maselli tratta della Sbbf, la seconda ...
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Teologo evangelico (Ebingen 1812 - Tubinga 1872). Prof. nell'univ. di Tubinga (1852), autore di importanti studî di teologia biblica, espressione della scuola di Tubinga. Tra i suoi scritti: Prolegomena [...] zur Theologie des Alten Testaments (1845); Theologie des Alten Testaments (2 voll., post., 1873-74); Lehrbuch der Symbolik (post., 1876) ...
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Ebraista francese (Ingersheim, Alsazia, 1878 - Roma 1939), della Congregazione dello Spirito Santo. Consultore (1910) e segretario (1925) della pontificia commissione biblica, autore di studî di teologia [...] biblica (La théologie juive au temps de N. S. Jésus-Christ, ecc.) e del Corpus inscriptionum iudaicarum (2 voll., 1936-52). ...
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Biblista e teologo tedesco (n. Francoforte sul Meno 1928), gesuita; sacerdote nel 1956, dal 1964 prof. di teologia biblica dell'Antico Testamento alla Hochschule Sankt Georgen di Francoforte sul Meno (emerito [...] dal 1996) e dal 1966 anche di esegesi dei libri storici dell'Antico Testamento al Pontificio istituto biblico di Roma. Tra le sue opere: Das Hauptgebot (1963); Höre, Israel (1965; trad. it. 1968); Vom Verstehen der Heiligen Schrift (1965); ...
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Umanista olandese (n. 1493 circa - m. 1568), promotore della Riforma nei Paesi Bassi; prof. di filosofia e di esegesi biblica a Königsberg (1543), entrato in polemica con i colleghi luterani fu scomunicato [...] ed espulso (1547). Si trasferì a Embden, poi a Norden ove fu borgomastro. Autore di scritti letterarî (importante la sua ripresa della commedia latina: Ascolastus, Morosophus), pedagogici e storici (tra ...
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Presso gli Ebrei, la solennità con cui si celebra la liberazione dalla schiavitù dell’Egitto; il nome viene dalla tradizione biblica messo in rapporto con il verbo pāsaḥ «passare oltre», a commemorazione [...] di Cristo, la massima solennità dell’anno liturgico.
La P. ebraica
L’istituzione della P. è basata sulla narrazione biblica della liberazione degli Ebrei dall’Egitto (Esodo, 12). Secondo tale racconto, il faraone impediva agli Ebrei di lasciare la ...
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Sacerdote e orientalista italiano (Uboldo 1828 - Milano 1907); prefetto dell'Ambrosiana (dal 1870), si occupò di filologia classica e critica biblica, e acquistò speciale competenza nel siriaco (Monumenta [...] sacra et profana, 1861-74) ...
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Teologo nestoriano (sec. 6º), metropolita di Nisibi. A Costantinopoli disputò (537) contro il manicheo Fotino. Scrisse in siriaco un'introduzione biblica che, ampiamente utilizzata da Giunilio, questore [...] del sacro palazzo, nei suoi Instituta regularia divinae legis, esercitò larga influenza nell'Occidente latino ...
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biblicismo
s. m. [dal ted. Biblicismus]. – 1. In teologia, stretta aderenza alla Bibbia. 2. Tendenza di alcuni teologi luterani a interpretare la Bibbia in senso realistico o letterale, soprattutto relativamente all’escatologia.