Storico (Roma 1881 - ivi 1946), uno dei capi del modernismo italiano che, specialmente dopo la prima guerra mondiale, apparve quasi impersonato in lui. Sacerdote (1903), fu insegnante nel Seminario romano, [...] , G. Tyrrell, M. Blondel e l'"apologetica dell'immanenza", pragmatismo religioso e H. Bergson; nel campo della critica biblica, "escatologismo" e influenza del primo Loisy), poi di tendenze nuove (specialmente R. Otto, anche A. Schweitzer, F. Heiler ...
Leggi Tutto
Geologia
C. geologica Insieme dei metodi usati in geologia per stabilire l’età di una formazione geologica e la successione degli eventi geologici. La c. geologica è suddivisa in assoluta e relativa. La [...] quella di popoli di antichissima civiltà e G.C. Scaligero e D. Petavio cercarono un difficile equilibrio tra c. classica e c. biblica. L’art de vérifíer les dates (1770) di M. d’Antine, C. Clément e U. Durand, basata sullo studio autonomo dei singoli ...
Leggi Tutto
Nome assunto da Joseph Ratzinger (Marktl am Inn, Baviera, 1927 - Città del Vaticano 2022) dopo la sua elezione papale. Entrato in seminario nel 1939, dal 1946 al 1951 ha studiato filosofia e teologia a [...] tra fede e ragione, con riferimento soprattutto all’incontro, considerato non casuale ma intrinsecamente necessario, tra il messaggio biblico e il pensiero greco. Nel 1977 è stato nominato arcivescovo di Monaco e Frisinga e creato cardinale da Paolo ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. La storiografia
Abdesselam Cheddadi
La storiografia
Le circostanze che accompagnarono la nascita della storiografia musulmana ‒ che per il [...] più significativa appare la presenza, nel Corano, e in via subordinata nella Sunna, non soltanto di una conoscenza della storia biblica e islamica ma anche di una riflessione su questa stessa storia, ossia di un pensiero storico elaborato, in cui l ...
Leggi Tutto
Gli ebrei nella diaspora
Anna Foa
Di origine greca, il termine «diaspora», «dispersione», è entrato nell’uso nel secolo scorso a definire la dispersione del popolo ebraico, in particolare quella avvenuta [...] conquista del regno musulmano di Granada. La storia degli ebrei spagnoli, i sefarditi (da Sefarad, termine di origine biblica usato in ebraico a designare la Spagna), è quella che ha maggiormente sollecitato la storiografia, intrecciandosi con il ...
Leggi Tutto
Comune della prov. di Cosenza (149,4 km2 con 37.680 ab. nel 2008). La cittadina è posta a 270 m s.l.m., sul versante settentrionale della Sila Greca, a 7 km dalla costa del Mare Ionio, su un rilievo arenaceo. [...] siriaco o palestinese (forse Antiochia o Cesarea), fu portato in Italia meridionale intorno al 7° secolo. In maiuscola biblica su pergamena purpurea (da cui il nome), corredato da un importante apparato illustrativo, si colloca alle origini dell ...
Leggi Tutto
CIMAGLIA, Natale Maria
Vito Masellis
Fratello di Domenico, nacque a Vieste (Foggia) il 12 sett. 1735 (come risulta dall'atto di battesimo) da Orazio e Grazia Abenante. Trasferitasi la famiglia nel 1739 [...] fino allora accreditate circa l'origine delle popolgzioni italiche (si facevano risalire vagamente agli aborigeni o all'età biblica) enunciava la tesi pelasgico-umbra (quale sarà formulata nel secolo successivo) e rilevava l'importanza di flussi ...
Leggi Tutto
Movimento religioso, politico, culturale che produsse nel 16° sec. la frattura della cristianità in diverse comunità, gruppi o sette.
La R. scaturì principalmente da motivazioni religiose dettate dalla [...] e i sociniani.
Sulla base del principio basilare della R.p., ossia la giustificazione per sola fede, la parola biblica (suggellata dai sacramenti di battesimo ed eucaristia) divenne l'elemento centrale della fede e il fondamento della Chiesa. Il ...
Leggi Tutto
GAETA, Franco
Marino Berengo
Nacque a Venezia il 1° maggio 1926 da Giuseppe e da Natalia Formica. Studiò al liceo Marco Foscarini e nel 1943 aderì al Partito d'azione. Fece poi parte del Corpo volontari [...] , profilo esaustivo dell'umanista romano, in cui emerge la pluralità di valenze del suo metodo filologico, nell'analisi biblica, come in quella giuridica e in quella più propriamente storica, che aprono strade nuove nella riflessione politica e ...
Leggi Tutto
LEONE XIII, papa
Francesco Malgeri
Vincenzo Gioacchino Pecci nacque il 2 marzo 1810 a Carpineto Romano, alle pendici dei monti Lepini, a sud di Roma. Figlio dell'agiato proprietario terriero conte Ludovico [...] emanata con il suo pieno consenso (Acta, IX, pp. 111-114).
Le iniziative di L. XIII a favore degli studi biblici favorirono non solo la rinascita dell'esegesi cattolica, ma anche uno sviluppo notevole degli studi storici, grazie all'apertura dell ...
Leggi Tutto
biblicismo
s. m. [dal ted. Biblicismus]. – 1. In teologia, stretta aderenza alla Bibbia. 2. Tendenza di alcuni teologi luterani a interpretare la Bibbia in senso realistico o letterale, soprattutto relativamente all’escatologia.