GESÙ figlio di Sirac (ebr. Ben Sira)
Alberto Vaccari
Autore del libro biblico detto volgarmente Ecclesiastico (v.), fiorito circa il 200 a. C. Unica fonte di sue notizie è il libro stesso, col prologo [...] . Ma nell'animo rimase profondamente giudeo, attaccatissimo alla fede e alla memoria degli avi. Imbevuto della lettura degli autori biblici, ne infiorò il suo libro conscio di continuarne la missione. Quando invita alla sua scuola (LI, 23), non usa ...
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Profeta ebreo (forse sec. 7º a. C.), cui è attribuito l'omonimo libretto biblico, settimo del gruppo dei Profeti minori. Della persona non si sa nulla, salvo la qualifica "elqoshita" datagli dal libro, [...] che significa nativo di Elqōsh (villaggio prob. della Giudea). Il libro si divide in due parti: la prima è un poema acrostico, in cui si descrive l'avanzare di Yahweh che viene a vendicare Israele, punendo ...
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Ministro del re di Persia Assuero (cioè Serse figlio di Dario). Appare nel libro biblico di Ester come accanito nemico degli Ebrei, e in particolare di Mardocheo. La coraggiosa sagacia di Ester sventa [...] , è fatto giustiziare dal re (474 a. C. ?). La storicità dell'episodio e della figura quale è rappresentata nel libro biblico è stata variamente discussa. L'epiteto di Agagita è inteso nel senso di discendente dal re amalecita Agag; o, secondo altri ...
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Teologo e biblista (Madrid 1920 - Salamanca 1998); gesuita (1935), ha studiato al Pontificio Istituto Biblico dove ha tenuto dal 1957, per quasi quarant'anni, corsi di introduzione speciale all'Antico [...] Testamento, di Ermeneutica biblica, di Esegesi e Teologia dell'Antico Testamento. Si è occupato specialmente del linguaggio della Bibbia e degli aspetti letterarî della medesima. Tra le pubblicazioni principali: Estudios de poética hebrea (1963); La ...
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BIBBIA MORALIZZATA
A. Bianchi
Esegesi della Vulgata, dove a ogni passo del racconto biblico, parafrasato, corrisponde un testo di commento morale, allegorico o anagogico, sempre accompagnato da miniature [...] negativi, per la vita e l'opera di prelati e monaci. Se da un lato per le illustrazioni dei passi biblici fu possibile attingere in maniera sostanziale al repertorio iconografico tradizionale, per quelle legate ai testi di commento, disponendo di un ...
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Ecclesiastico e letterato danese (Viborg 1539 - ivi 1607). Autore di drammi "scolastici" di argomento biblico (Salomons hyldin "Omaggio a Salomone", 1584; Samsons faengsel "Sansone prigioniero", 1599), [...] deve la sua fama a Karrig Niding ("N. l'avaro", 1606), commedia ispirata all'Aulularia di Plauto, che per lingua, ambientazione e carattere dei personaggi è considerata la prima commedia danese ...
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(ebr. Rāḥēl) Nella Bibbia, figlia di Labano e moglie di Giacobbe. Secondo il racconto biblico, Giacobbe, recatosi in Mesopotamia per sposare una donna della sua famiglia, s’innamora di R. e per ottenerla [...] in sposa promette sette anni di lavoro al padre Labano; indotto con l’inganno a sposare la sorella maggiore Lia, lavora altri sette anni finché ottiene in moglie anche R. che rimane la prediletta. Non ...
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Giòna (ebraico Yōnāh "colomba", gr. ᾿Ιωνᾶς, lat. Ionas). – Profeta ebreo protagonista dell'omonimo libro biblico. Forse è da identificarsi con il Giona figlio di Amittai, di Get di Ofer, che come si legge [...] in II Re 14, 25 profetizzò al re Geroboamo II (786-746 a. C.) le sue vittorie. G. è un profeta inviato da Dio a Ninive ad annunciare la prossima distruzione della città, ma volendo sottrarsi alla missione ...
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Ecclesiastico tedesco (Riedböhringen 1881 - Roma 1968). Gesuita, prof. all'Univ. Gregoriana e al Pontificio Istituto Biblico (1924) di esegesi, introduzione e storia del Vecchio Testamento, metodologia [...] ed ermeneutica; rettore dell'Istituto Biblico (1930-49) e direttore di Biblica. Tra i suoi studî: De Pentateucho (2 voll., 1928-33), De inspiratione S. Scripturae (1930), Il nuovo salterio latino (1946), Liber Ecclesiastae (1950), Canticum ...
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Nato il 6 agosto 1855, fu professore di greco biblico a Dublino, a Oxford e dal 1912 a Londra. Si specializzò nella letteratura apocalittica del giudaismo, pubblicando il testo e la traduzione d'un gran [...] numero di apocrifi greci, siriaci ed etiopici e finalmente l'edizione critica di Oxford, di cui è stato direttore e principale collaboratore, degli Apocrypha and Pseudepigrapha (1913). Scrisse per l'International ...
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biblico
bìblico agg. [der. del lat. tardo Biblia «Bibbia»] (pl. m. -ci). – 1. a. Della Bibbia, contenuto nella Bibbia; testo b.; racconti, soggetti biblici. b. Attinente alla Bibbia, utile all’intelligenza, alla conoscenza, alla diffusione...
biblicismo
s. m. [dal ted. Biblicismus]. – 1. In teologia, stretta aderenza alla Bibbia. 2. Tendenza di alcuni teologi luterani a interpretare la Bibbia in senso realistico o letterale, soprattutto relativamente all’escatologia.