Orientalista (Söderbärke, Dalecarlia, 1889 - Uppsala 1974). Specializzatosi a Uppsala dapprima nella semitistica (soprattutto arabo classico ed ebraico biblico), che insegnò dal 1931, passò poi all'iranistica, [...] di cui divenne una delle figure più eminenti; in particolare si ricordano il fondamentale Hilfsbuch des Pehlevi (1928-31; 2a ed. 1964-74), dedicato alla filologia del pahlavico, e varî studî di interesse ...
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(ebr. Ben ‛Ammī) Nella Bibbia, figlio di Lot e fratello di Moab, capostipite degli Ammoniti. Secondo il racconto biblico sarebbe stato il frutto dell’unione incestuosa della figlia minore di Lot con il [...] padre, mentre dall’altra figlia sarebbe nato Moab, capostipite dei Moabiti (➔ Moab).
Il regno degli Ammoniti si estendeva all’incirca tra il Wadi Zerqa a N, Madaba a S, il deserto siriano a E e la valle ...
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Pittore (Kralingen, Rotterdam, 1659 - Rotterdam 1722). Allievo di E. van der Neer, dipinse, con tecnica raffinata, quadretti di soggetto biblico, mitologico e di genere, che ebbero grande successo anche [...] al di fuori dei Paesi Bassi ...
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Pittore e incisore (Zweibrücken 1713 - Francoforte s. M. 1769). Attivo a Francoforte, dipinse scene di genere e di soggetto biblico, prediligendo gli effetti di notte e di incendî, ispirandosi agli olandesi [...] e in particolare a Rembrandt. Molte opere sono conservate nel Goethe Museum di Francoforte. Suo figlio Johann Peter (Francoforte s. M. 1745 - ivi 1792) ne seguì le orme ...
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Scrittore spagnolo (sec. 16º), nato a Plasencia (Estremadura). Scrisse una Tragedia llamada Josefina (1535) in cui drammatizzò il racconto biblico di Giuseppe e i suoi fratelli, e una farsa (o auto), Las [...] Cortes de la muerte (1557), completata poi da L. Hurtado di Toledo. È questa una delle opere più conosciute e più rappresentate nella seconda metà del sec. 16º, ricco svolgimento del tema della "danza ...
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Biblista tedesco (Balingen, Württemberg, 1804 - Tubinga 1878), fu prof. a Basilea (1836) e Tubinga (1843) dove sostenne il suo "realismo biblico", che respingeva il concetto letteralistico dell'ispirazione, [...] proprio del protestantesimo tradizionale, intendendola in senso personale e storicistico ...
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Benedettino, cantore e musico (m. forse 909). Creò il primo dramma liturgico nella forma del tropo pasquale, aggiungendo al testo biblico un seguito di parole sue proprie e accompagnandole con melodie. [...] Fra i tropi a lui attribuiti: Hodie cantandus est; Quem quaeritis in sepulcro; fra le melodie: Omnium virtutum gemmis ...
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Pittore (Lucerna 1827 - ivi 1909). Allievo di A. Calame e F. Diday a Ginevra, dipinse grandiosi paesaggi e quadri di soggetto biblico notevoli per luminosità e colorito. Opere nei musei di Basilea, Zurigo, [...] ecc ...
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Commediografo spagnolo (n. Plasencia, Cáceres, sec. 16º), autore della Comedia Pródiga (1554), in sette atti in versi, in cui l'episodio biblico del figliol prodigo si fonde abilmente con una imitazione [...] della Celestina ...
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Poeta austriaco (sec. 14º), operoso tra il 1356 e il 1395 in Austria, soprattutto alla corte di Vienna. Dotato di cultura biblico-ecclesiastica e cavalleresca, compose le Ehrenreden, elogi funebri a schema [...] fisso, e versi politici d'occasione o didattici, allegorie morali, facezie in rima ...
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biblico
bìblico agg. [der. del lat. tardo Biblia «Bibbia»] (pl. m. -ci). – 1. a. Della Bibbia, contenuto nella Bibbia; testo b.; racconti, soggetti biblici. b. Attinente alla Bibbia, utile all’intelligenza, alla conoscenza, alla diffusione...
biblicismo
s. m. [dal ted. Biblicismus]. – 1. In teologia, stretta aderenza alla Bibbia. 2. Tendenza di alcuni teologi luterani a interpretare la Bibbia in senso realistico o letterale, soprattutto relativamente all’escatologia.