Personaggio biblico che conosciamo per i dati forniti da Daniele (V, VII, VIII) e da Giuseppe Flavio (Antiq., X, 231-248), il quale ultimo non fa altro che parafrasare il precedente. Secondo Daniele, Baldassare [...] fu re di Babilonia o dei Caldei. Nel primo e nel terzo anno del regno di Baldassare (cfr. Dan., VII, 1; VIII, 1) Daniele ebbe le celebri visioni, largamente esposte, intorno ai regni del mondo, al regno ...
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Pittore (Londra 1840 - ivi 1905). Il suo stile si accosta a quello dei preraffaelliti. Dipinse, nel suo primo periodo, quadri di soggetto biblico, poi, dal 1865, temi classici e ritratti. Opere al Victoria [...] and Albert Museum di Londra ...
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Biblista luterano (Dresda 1679 - Lubecca 1767). Prof. di ebraico a Lipsia (1713-30), fu il più dotto e deciso sostenitore del letteralismo biblico e dell'ispirazione dei testi sacri (Introductio ad libros [...] Veteris Testamenti, 1714-21; Critica Sacra, 1728), contro il razionalismo critico di R. Simon, J. Le Clerc, B. Spinoza, W. Whis ton e J. Toland ...
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Ecclesiastico italiano (Torino 1927 - Gallarate 2012). Autorevole biblista, è stato arcivescovo di Milano (1980-2002) e dal 1983 cardinale. Rettore del Pontificio istituto biblico di Roma, sostenitore [...] , sacerdote dal 1952, si è laureato in teologia (1958) e in Sacra Scrittura (1966). Rettore del Pontificio istituto biblico (1969-78) e quindi della Pontificia università gregoriana (1978-79), è stato nominato (1979) arcivescovo di Milano da Giovanni ...
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vigna
In If XXIX 131, nel senso di " possedimento ": disperse / Caccia d'Ascian la vigna e la gran fonda.
Secondo la metafora biblico-evangelica della v. quale simbolo del popolo eletto e quindi della [...] Chiesa cristiana come comunità dei fedeli (Is. 3, 14; 5, 7; 27, 2; Ierem. Proph. 2, 21; Matt. 20, 1 ss.; Luc. 20, 9 ss.), in Pd XII 86 la vigna / che tosto imbianca, se 'l vignaio è reo, e XVIII 132 Pietro ...
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Scrittore (Verona 1772 - Milano 1834), religioso somasco, dopo la soppressione dell'ordine insegnò a Verona, Como, Milano. Oratore sacro, scrisse opere d'argomento biblico, favole esopiche, novelle, poemetti [...] didascalici e un Trattato sopra la natura e l'uso dei dittongi italiani (1813) ...
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Teologo luterano (Grevesmühlen 1586 - Rostock 1629), nipote di Paul; prof. di teologia a Rostock (1614), per influsso dello zio sostenne vivacemente l'indirizzo biblico dei discepoli di Melantone dedicandosi [...] all'esegesi dei testi sacri. Pur attenendosi fondamentalmente in questa indagine alle basi filologiche, non negò il valore etico-religioso della Scrittura; tuttavia l'esplicita libertà con la quale, nelle ...
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Tragediografo (Lentini 1562 - Palermo 1648). Gesuita dal 1582, scrisse 45 tragedie edificanti (edite in 14 voll. tra il 1632 e il 1648), d'argomento biblico, agiografico, popolare e storico. Tradusse o [...] parafrasò parecchie tragedie di Sofocle e di Euripide ...
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Bonaventura da Bagnoregio (o da Bagnorea; al secolo Giovanni Fidanza)
Bonaventura
1217
Nasce a Bagnoregio
1243
Entra nell’ordine francescano
1248
Diventa baccelliere biblico nell’università di Parigi
1253 [...] ca
Diventa maestro in teologia
1257
Diventa ministro generale dell’ordine francescano
1260
Promulga le nuove costituzioni dell’ordine
1270
Scrive l’Apologia pauperum contro gli attacchi agli ordini ...
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Re d'Israele (circa 1000-961 a. C.), il secondo dopo Saul, fondatore della dinastia che regnò per quattro secoli sul regno di Giuda. Nel testo biblico si parla di lui nei due libri di Samuele, nei capitoli [...] un suo ufficiale allora in guerra, la fece sua, sposandola dopo la morte del marito da lui provocata. Il narratore biblico attribuisce alla punizione divina la rivolta del figliastro Assalonne, che costrinse il padre alla fuga ma ne fu poi sconfitto ...
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biblico
bìblico agg. [der. del lat. tardo Biblia «Bibbia»] (pl. m. -ci). – 1. a. Della Bibbia, contenuto nella Bibbia; testo b.; racconti, soggetti biblici. b. Attinente alla Bibbia, utile all’intelligenza, alla conoscenza, alla diffusione...
biblicismo
s. m. [dal ted. Biblicismus]. – 1. In teologia, stretta aderenza alla Bibbia. 2. Tendenza di alcuni teologi luterani a interpretare la Bibbia in senso realistico o letterale, soprattutto relativamente all’escatologia.