Riformatore svedese (Örebro 1493 - Stoccolma 1552). Fratello di Lars, alunno a Wittenberg (1516-18) di Lutero e Melantone, fu segretario, poi cancelliere (1531-33) di Stoccolma. Scrittore e predicatore [...] , ma per la sua intransigenza si inimicò il sovrano; accusato di anabattismo e di tradimento, fu condannato a morte (1540). Graziato, continuò la sua attività di apostolo della riforma scrivendo anche un dramma a tema biblico (Tobie comedia, 1550). ...
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LERCARO, Giacomo
Giuseppe Battelli
Nacque il 28 ott. 1891 a Quinto al Mare (Genova), da Giuseppe e Aurelia Picasso. Nel 1902, lasciata la famiglia di modeste condizioni, entrò a Genova nel seminario [...] 25 luglio 1914. Laureatosi in teologia il 28 ottobre successivo, trascorse alcuni mesi a Roma per frequentarvi il Pontificio Istituto biblico. Costretto al rientro a Genova per l'entrata in guerra dell'Italia e l'eventuale chiamata alle armi, svolse ...
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Sperent in te
Dante Balboni
Mentre D. espone a s. Giacomo, nel cielo Stellato, la dottrina sulla speranza, secondo la sentenza di Pietro Lombardo, le anime dei beati (Pd XXV 98) cantano " Sperent in [...] Giacomo (cfr. Epist. 1, 12): " Beatus vir qui suffert tentationem quoniam... accipiet coronam vitae ", della vita eterna.
Nel contesto biblico il salmo davidico è un canto di vittoria per la protezione divina prestata a coloro che cercano il Signore ...
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Missionario svedese (Arjeplog 1802 - Vibyggera 1841). Luterano, andò intorno al 1832 col fratello Larsi Levi (Arjeplog 1800 - Pajala 1861), pastore luterano e botanico, a evangelizzare i Lapponi della [...] 'uomo e cercavano la giustificazione attraverso una professione mistica di fede: essi rigettavano pertanto, con lo scritturalismo biblico, il battesimo, la comunione, e anche l'autorità della Chiesa nazionale luterana, e riprendevano nelle assemblee ...
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OBEY, André
Autore drammatico francese, nato a Douai nel 1892.
Ottenne i primi successi con commedie scritte in collaborazione con Denys Amiel (v.), le quali da piccoli eventi di vita borghese contemporanea [...] , di fantasiosa semplicità, appartengono invece opere scritte più tardi e da solo: Noé (1931), messinscena del fatto biblico, esposto con un'infantilità paesana, tra ingenua e preziosa; Le viol de Lucrèce (1932), essenziale e raffinata sceneggiatura ...
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MITOLOGIA
Animale favoloso dall’aspetto di serpente o di rettile o di pesce immane, con testa di cane, gatto o lupo, ali di pipistrello, zampe di aquila, bocca multilingue che emette fuoco (fig. 1).
Nell’antico [...] e cetaceo (testi di Rās Shamra, il tannīn o tannīm e anche il Leviatano biblici) o come rettile (Babilonia, Egitto, India, Grecia, il nāḥāsh «serpente» biblico), è simbolo delle forze cosmiche avverse e rappresenta l’aspetto caotico del cosmo. In ...
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Parola spagnola significante «atto»; designò in origine un componimento drammatico che si distingueva sostanzialmente dalle comedias per essere composto di un solo atto. Col tempo la parola venne a significare [...] contenuta in un codice della Biblioteca nazionale di Madrid: sono 96 composizioni, in prevalenza anonime, di argomento biblico, agiografico o allegorico. La consuetudine di rappresentare autos durante le feste del Corpus Domini diede origine al ...
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Scrittore nigeriano (Minna 1921 - Enugu 2007). Autore di romanzi, racconti e storie per bambini, esordì nel 1947 con la novella When love whispers. Tra i temi ricorrenti della sua narrativa sono il conflitto [...] tradizionali africani; lo stile, giornalistico, si carica spesso di simboli e di ironia sferzante che sfocia in moralismo biblico. Si ricordano i romanzi People of the city (1954), Burning grass (1962), Beautiful feathers (1963), Iska (1966), Survive ...
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SHOAH
Anna Foa
I nomi. - Negli anni tra il 1939 e il 1945, nel corso della guerra scatenata da A. Hitler per conquistare l'Europa, il nazismo sterminò tra i cinque e i sei milioni di ebrei, due terzi [...] sono stati attribuiti nomi diversi. Quello qui adottato, Shoah, è un termine ebraico presente in vari passi del testo biblico, che si può tradurre con "distruzione, catastrofe". Usato in Israele fin dai primi anni del dopoguerra, e ufficializzato nel ...
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ZABULON (ebraico Zĕbūlūn, LXX Ζαβουλών)
Giuseppe Ricciotti
Uno dei dodici figli di Giacobbe, e capostipite dell'omonima tribù degli Ebrei.
In Genesi, XXX, 20, il suo nome è messo in relazione con i verbi [...] Bibbia, e il vero significato originario del nome è ignoto.
Del personaggio non si sa nulla, salvo che il racconto biblico gli attribuisce tre figli, capi di altrettanti gruppi parentali. La tribù di Zabulon non occupa un posto di speciale importanza ...
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biblico
bìblico agg. [der. del lat. tardo Biblia «Bibbia»] (pl. m. -ci). – 1. a. Della Bibbia, contenuto nella Bibbia; testo b.; racconti, soggetti biblici. b. Attinente alla Bibbia, utile all’intelligenza, alla conoscenza, alla diffusione...
biblicismo
s. m. [dal ted. Biblicismus]. – 1. In teologia, stretta aderenza alla Bibbia. 2. Tendenza di alcuni teologi luterani a interpretare la Bibbia in senso realistico o letterale, soprattutto relativamente all’escatologia.