L'e., inteso soprattutto come espressione di religione professata, è sostanzialmente ancora oggi quel fenomeno etico-religioso che, derivato dall'Antico Testamento, trovò formulazione e definitiva sistemazione [...] distinzione tra la santità della norma religiosa e quella etica che regola i rapporti sociali: perciò, sia nell'e. biblico sia in quello postbiblico, il precetto etico-religioso abbraccia la totalità della vita umana nei suoi diversi aspetti sociali ...
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BRUNENGO, Giuseppe
Bartolomeo Genero
Nato a Piverone (prov. di Torino) il 12 gennaio del 1821 da Giacomo e Caterina Grotti, entrò nella Compagnia di Gesù il 15 ottobre del 1835, compiendo i suoi studi [...] Society of Biblical Archeology di Londra lo eleggeva a proprio membro, riconoscendo la validità della sua principale opera biblico-archeologica, L'impero di Babilonia e di Ninive dalle origini fino alla conquista di Ciro,descritto secondo i monumenti ...
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fonte
La forma maschile (come nel latino) si alterna a quella femminile, quando il termine è in senso proprio, mentre prevale quando è in senso figurato. In senso proprio, nel preciso significato di [...] (lf XXX 128; cfr. Met. V 572 ss., III 407 ss.). In Cv III XV 16 le fonti de l'acque traduce il biblico " fontes aquarum " (Prov. 8, 28). In altri passi si tratta di " sorgente " o " corso d'acqua ", più o meno precisamente determinato. Così, se ...
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Una delle più piccole provincie della Persia (oltrepassa di poco i 100 mila kmq.), compresa fra il Luristān, Hamadān, Iṣfahān e il Fārsistān, limitata a S. dal Golfo Persico e ad O. dall'‛Irāq. ‛Arabistān, [...] molti secoli ed ancor oggi vivo nell'uso comune, è Khūzistān "il paese dei Khūz"; il suo territorio corrisponde al biblico ‛Ēlām, alla Elymais o Susiana degli autori classici.
La parte occidentale dell'‛Arabistān, percorsa dal Kārūn, è, al pari della ...
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Pittore, incisore e ceramista, nato il 25 maggio 1841 a Samer (Pas-de-Calais), morto il 27 marzo 1901 a Levandon (Var). Frequentò prima l'École gratuite de dessin, poi l'École spéciale d'architecture. [...] Il Cantiere, la prima opera sua d'importanza, esposta al Salon del 1876. Seguirono una serie di dipinti di soggetto biblico, di cui rinnovò felicemente l'interpretazione, ponendo le scene nella vita e nell'ambiente moderno; il paesaggio di Agar e ...
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JAFET (ebr. Yepheth; gr. 'Ιάϕεϑ; Vulg. Iaphet)
Alfredo Vitti
Figlio di Noè fratello minore di Sem (Genesi, X, 21, secondo l'ebraico; maggiore secondo i Settanta) e maggiore di Cam (Gen., IX, 24). La [...] e a una sua superiorità sui Cananei.
La leggenda greca di Giapeto avrebbe analogia, non solo onomastica, col biblico J., riconnettendosi attraverso Prometeo e Deucalione (confrontare Esiodo, Opere e Giorni, V, 50) con una catastrofe universale.
Bibl ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. La storiografia
Abdesselam Cheddadi
La storiografia
Le circostanze che accompagnarono la nascita della storiografia musulmana ‒ che per il [...] più significativa appare la presenza, nel Corano, e in via subordinata nella Sunna, non soltanto di una conoscenza della storia biblica e islamica ma anche di una riflessione su questa stessa storia, ossia di un pensiero storico elaborato, in cui l ...
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Per hapax (legomenon) (lett. «detto una sola volta», gr. hápax legómenon) s’intende generalmente una parola che occorre una sola volta nell’intero corpus scritto di una lingua, nel lavoro di un singolo [...] rispettivamente per indicare due, tre o quattro occorrenze.
Sono quindi hapax, ad esempio, Atzei Gopher e Lilith nell’ebreo biblico (si troverebbero rispettivamente soltanto in Genesi 6: 14 e Isaia 34: 14), autóguos e panaṓrios nel greco classico ...
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albero (arbore)
Freya Anceschi
Le due forme ricorrono sempre come sostantivo maschile (ma cfr. Cv III XII 10), nell'accezione comune. La più frequente è ‛ albero ': cfr. Cv IV XVIII 5, If XIII 15, XXV [...] in If VII 14, XXXI 145 e Fiore XXXIII 3; in Pg XXXII 46 l'espressione albero robusto è quasi sicuramente ricordo biblico (cfr. Dan. 4, 17 Arborem, quam vidisti sublimem atque robustam). Il latinismo ‛ arbore ' ricorre in Cv II I 3, III XII 10 ...
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PFEIFFER, Robert Henry
Giorgio Raffaele CASTELLINO
Orientalista e biblista, nato a Bologna il 14 febbraio 1892, morto a Cambridge, Mass., il 16 marzo 1958. Dopo il liceo si recò da Bologna in Svizzera [...] 1928-29 insegnò presso la Scuola di Baghdād e partecipò agli scavi di Nuzi. La sua attività nel campo biblico (Antico Testamento), assiriologico e archeologico del Vicino Oriente gli valse numerose lauree ad honorem. All'univ. Harvard era divenuto ...
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biblico
bìblico agg. [der. del lat. tardo Biblia «Bibbia»] (pl. m. -ci). – 1. a. Della Bibbia, contenuto nella Bibbia; testo b.; racconti, soggetti biblici. b. Attinente alla Bibbia, utile all’intelligenza, alla conoscenza, alla diffusione...
biblicismo
s. m. [dal ted. Biblicismus]. – 1. In teologia, stretta aderenza alla Bibbia. 2. Tendenza di alcuni teologi luterani a interpretare la Bibbia in senso realistico o letterale, soprattutto relativamente all’escatologia.