Un ulteriore esempio, riportato nel libro Donne e Bibbia nel Medioevo (secoli XII-XV). Tra ricezione e interpretazione, di come determinate riletture si cristallizzino per tradizione è quello della figura [...] l’idea che abbiamo di questa figura e i racconti che le vengono attribuiti in realtà sono frutto di un’interpretazione del testo biblico da parte di Gregorio Magno. Ciò che fece quest’ultimo fu riunire nella sola figura di Maria di Magdala tre donne ...
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Come si può definire la parola tradizione? Certamente sono diverse le sfumature e i vari significati che a seconda del contesto le vengono attribuiti. Forse però il modo più semplice e incisivo per introdurre [...] del vangelo di Matteo 19, 9-10. Per comprendere meglio tale operazione verranno messe a confronto entrambe le versioni.Nel passo biblico si legge: “‹‹Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di unione illegittima, e ne sposa ...
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Poesia e verità «Coro diverso di grida, di lamenti, di voci oscure e di violenza; paese straniero abitato di mostri, di immagini di spavento e di mistero; tempo senza felicità e senza speranza, pieno di [...] umana e capace di realizzare qualcosa di completamente nuovo, di costruire una nuova verità. Qualcosa di assimilabile al biblico potere evocativo delle parole, alla creazione del mondo narrata dalla Genesi, che si realizza proprio tramite l’atto ...
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In un saggio del 1923 dal titolo Ulysses, Order and Myth, a James Joyce e al suo Ulysses, T.S. Eliot attribuisce un’invenzione che aveva «l’importanza di una scoperta scientifica»: quella del metodo mitico. [...] su una conversazione da pub, mentre l’immagine di Atena si dissolve in quella di una prostituta (A Game of Chess) e il biblico viaggio a Emmaus in un’allucinata spedizione antartica (What the Thunder Said). E se questo, da un lato, dà la misura della ...
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Spesso si ritiene che la fede cristiana sia difficilmente avvicinabile al pensiero femminista e che anzi, si ponga se non in antitesi, quanto meno in contraddizione con l’aspirazione ad un mondo più inclusivo [...] di un legame di amicizia fondato su una passione estranea alle convezione sociali eteronormative che agiscono nel mondo biblico e ancora in quello del lettorǝ modernǝ. A tale proposito siano esemplificativi i seguenti passaggi: «la medesima anima ...
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La questione mediorientale del conflitto tra Israele e Palestina costituisce uno dei fenomeni storico-giuridici più complessi, in cui, come succede quando si discute di geopolitica, etica e machiavellismo [...] in tema religioso non si ferma qui. in passato andava a toccare anche la stessa interpretazione del testo biblico. Infatti, a quei “sadducei” che perseguivano un’interpretazione letterale della Torah, si tenevano distanti i più “moderni” “farisei ...
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La Bibbia si pone al centro della tradizione ebraica in quanto testo sacro latore della legge perfetta e divina in forma scritta. Prende il nome ebraico di Tanàkh, acronimo che lega in sé inscindibilmente [...] quasi tutti i non credenti dell’Occidente contemporaneo, i quali non hanno mai avuto l’occasione di assumere il testo biblico come oggetto di studio in veste di prodotto letterario (Oz; Oz-Salzberger 2012). L’origine di tale fenomeno è indubbiamente ...
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“Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”Se l'esperienza del quotidiano è quella di una realtà profondamente intrisa dal male e dominata dalla sofferenza, come conciliare la constatazione del dolore [...] in qualche misura a rinnegare sé stesso e ad abbandonarsi in un tetro nichilismo rassegnato e rancoroso.Se il Giobbe biblico accetta il male così come accoglie il bene, in quanto si percepisce come ente infinitesimale rispetto a ciò che lo ...
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biblico
bìblico agg. [der. del lat. tardo Biblia «Bibbia»] (pl. m. -ci). – 1. a. Della Bibbia, contenuto nella Bibbia; testo b.; racconti, soggetti biblici. b. Attinente alla Bibbia, utile all’intelligenza, alla conoscenza, alla diffusione...
biblicismo
s. m. [dal ted. Biblicismus]. – 1. In teologia, stretta aderenza alla Bibbia. 2. Tendenza di alcuni teologi luterani a interpretare la Bibbia in senso realistico o letterale, soprattutto relativamente all’escatologia.
Esegeta biblico (Oldesloe, Holstein, 1796 - Erlangen 1839); prof. di esegesi neotestamentaria a Königsberg (1821-33), poi a Erlangen (dal 1834), si accostò dapprima al gruppo di J. W. Ebel, delle cui dottrine si fece indiretto propagandista:...
Esegeta biblico e orientalista (Bastida de' Dossi 1875 - Roma 1965), dal 1892 nella Compagnia di Gesù; si diede agli studî biblici e orientalistici nell'univ. di S. Giuseppe a Beirut e nel Pontificio istituto biblico di Roma; dal 1912 prof....