Religiosi appartenenti alla Compagnia di Gesù (Societas Iesu), ordine di chierici regolari fondato da s. Ignazio di Loyola. Gli inizi della Compagnia risalgono al 1534 quando s. Ignazio con P. Fabro, Francesco [...] ; cura numerosissime istituzioni educative e scientifiche (fra le quali alcune di fama mondiale, come l’università Gregoriana, l’Istituto biblico e quello orientale a Roma; università negli Stati Uniti e in Asia, la Specola Vaticana ecc.) e pubblica ...
Leggi Tutto
Ventunesimo Concilio della Chiesa cattolica, indetto il 25 dicembre 1961 e inaugurato l'11 ottobre 1962 da Giovanni XXIII, che ne presiedette il primo "periodo". Dopo la sua morte (3 giugno 1963), Paolo [...] perfecta: era necessario perciò, afferma il concilio, ridare ai cristiani una "coscienza della Chiesa" più rispondente alle fonti bibliche e patristiche. Senza dubbio si tratta di una visione del popolo di Dio, del rapporto Chiesa-mondo, del mistero ...
Leggi Tutto
Il clero curato: modelli e sviluppi
Maurilio Guasco
Tra liberalismo e intransigentismo
A pochi anni di distanza dalla raggiunta Unità d’Italia sarebbero iniziate le discussioni sulla futura capitale, [...] lo meno discutibili la cosiddetta inerranza dei testi biblici e la conseguente dottrina dell’ispirazione divina dei italiano. Si può vedere un altro tipo di riflessione, di carattere biblico, teologico, psicologico e storico, in L. Pacomio, G. Ravasi ...
Leggi Tutto
LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] suo più alto significato spirituale.Nella teoria gnostica della l. essa appare una potenza cosmica, mentre nella religione greca e in quella biblica non importa che si sia nella l., ma che si abbia dentro di sé la l. che è la forza dell'immortalità ...
Leggi Tutto
BONUCCI (Bonuccio), Agostino
Boris Ulianich
Nacque probabilmente a Monte San Savino (Arezzo) nel 1506. Nulla sappiamo dei genitori. Ancora fanciullo, quasi certamente nel 1514, fu accettato nel convento [...] nelle lettere paoline. Il discorso si snoda in modo eminentemente biblico: è la Scrittura a costituire il filo conduttore del trattato ne seppe cogliere, dal di dentro di un approfondimento biblico, anche le istanze positive. Non si può dubitare della ...
Leggi Tutto
CAPECELATRO, Giuseppe
Pietro Stella
Nacque a Napoli il 23 sett. 1744 da Tommaso dei duchi di Morrone e da Maddalena Perrelli dei duchi di Montestarace. Fece i suoi primi studi nel collegio di famiglia [...] , oltre a classificare 84 specie di Testacei e a tentare dai reperti fossili argomentazioni in favore del diluvio biblico, presenta la possibilità di sfruttamento dei Testacei a scopo alimentare e ornamentale, e dei loro detriti per l'arricchimento ...
Leggi Tutto
FILATTERIO
L. Karlsson
I f. (dal tardo lat. phylacterium e dal gr. ϕυλαϰτήϱιον, da ϕυλάττω 'preservare, difendere'), come gli amuleti (v.), avevano lo scopo di allontanare, soprattutto dall'uomo, minacce [...] quelle cristiane immediatamente all'ingresso, così come era fissata all'intelaiatura della porta la mezuzah ebraica, cioè la custodia del testo biblico (Dt. 6, 4-9; 11, 13-21). F. e amuleti per la protezione di uomini e di animali venivano di solito ...
Leggi Tutto
LATTES (Lattes Ajò), Dante
Gadi Luzzatto Voghera
Nacque a Pitigliano il 13 sett. 1876 da David e da Emilia Ajò.
Il padre, rimasto vedovo, si era risposato solo secondo il rito ebraico. Pertanto il L. [...] della missione del popolo ebraico, che egli identificava innanzitutto nella dimensione nazionale, soggettiva, volta nel periodo biblico alla creazione di un "popolo modello, una supernazione, un nucleo di uomini moralmente perfetti che fossero ...
Leggi Tutto
GLIELMO, Antonio
Teresa Megale
Nacque a Magliano Vetere, nel Salernitano, il 29 ott. 1596 da Pompeo, dottore in legge, e Giovanna Falese. Di salute cagionevole, ebbe un'infanzia travagliata da malattie [...] unita a un poema sacro in ottave dello G., Il diluvio del mondo, trasposizione poetica in cinque canti del racconto biblico, culminante, dopo la costruzione della salvifica arca e la sommersione delle terre, nel trionfo dell'innocenza e del bene. Un ...
Leggi Tutto
sinagoga
Elena Loewenthal
Il luogo di preghiera degli ebrei
La sinagoga è il luogo dove gli ebrei si riuniscono a pregare, ma è molto diversa da una chiesa cristiana: questo in ragione della sua storia, [...] maschi.
In sinagoga non compaiono mai immagini, tutt’al più delle discrete decorazioni: questo in ragione del divieto biblico di fare immagini. Inoltre questi luoghi sono a volte irriconoscibili dall’esterno, perché spesso nella diaspora agli ebrei ...
Leggi Tutto
biblico
bìblico agg. [der. del lat. tardo Biblia «Bibbia»] (pl. m. -ci). – 1. a. Della Bibbia, contenuto nella Bibbia; testo b.; racconti, soggetti biblici. b. Attinente alla Bibbia, utile all’intelligenza, alla conoscenza, alla diffusione...
biblicismo
s. m. [dal ted. Biblicismus]. – 1. In teologia, stretta aderenza alla Bibbia. 2. Tendenza di alcuni teologi luterani a interpretare la Bibbia in senso realistico o letterale, soprattutto relativamente all’escatologia.