Commediografo spagnolo (n. Plasencia, Cáceres, sec. 16º), autore della Comedia Pródiga (1554), in sette atti in versi, in cui l'episodio biblico del figliol prodigo si fonde abilmente con una imitazione [...] della Celestina ...
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Poeta austriaco (sec. 14º), operoso tra il 1356 e il 1395 in Austria, soprattutto alla corte di Vienna. Dotato di cultura biblico-ecclesiastica e cavalleresca, compose le Ehrenreden, elogi funebri a schema [...] fisso, e versi politici d'occasione o didattici, allegorie morali, facezie in rima ...
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Pittore (Londra 1840 - ivi 1905). Il suo stile si accosta a quello dei preraffaelliti. Dipinse, nel suo primo periodo, quadri di soggetto biblico, poi, dal 1865, temi classici e ritratti. Opere al Victoria [...] and Albert Museum di Londra ...
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Biblista luterano (Dresda 1679 - Lubecca 1767). Prof. di ebraico a Lipsia (1713-30), fu il più dotto e deciso sostenitore del letteralismo biblico e dell'ispirazione dei testi sacri (Introductio ad libros [...] Veteris Testamenti, 1714-21; Critica Sacra, 1728), contro il razionalismo critico di R. Simon, J. Le Clerc, B. Spinoza, W. Whis ton e J. Toland ...
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Ecclesiastico italiano (Torino 1927 - Gallarate 2012). Autorevole biblista, è stato arcivescovo di Milano (1980-2002) e dal 1983 cardinale. Rettore del Pontificio istituto biblico di Roma, sostenitore [...] , sacerdote dal 1952, si è laureato in teologia (1958) e in Sacra Scrittura (1966). Rettore del Pontificio istituto biblico (1969-78) e quindi della Pontificia università gregoriana (1978-79), è stato nominato (1979) arcivescovo di Milano da Giovanni ...
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Scrittore (Verona 1772 - Milano 1834), religioso somasco, dopo la soppressione dell'ordine insegnò a Verona, Como, Milano. Oratore sacro, scrisse opere d'argomento biblico, favole esopiche, novelle, poemetti [...] didascalici e un Trattato sopra la natura e l'uso dei dittongi italiani (1813) ...
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Teologo luterano (Grevesmühlen 1586 - Rostock 1629), nipote di Paul; prof. di teologia a Rostock (1614), per influsso dello zio sostenne vivacemente l'indirizzo biblico dei discepoli di Melantone dedicandosi [...] all'esegesi dei testi sacri. Pur attenendosi fondamentalmente in questa indagine alle basi filologiche, non negò il valore etico-religioso della Scrittura; tuttavia l'esplicita libertà con la quale, nelle ...
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Tragediografo (Lentini 1562 - Palermo 1648). Gesuita dal 1582, scrisse 45 tragedie edificanti (edite in 14 voll. tra il 1632 e il 1648), d'argomento biblico, agiografico, popolare e storico. Tradusse o [...] parafrasò parecchie tragedie di Sofocle e di Euripide ...
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Re d'Israele (circa 1000-961 a. C.), il secondo dopo Saul, fondatore della dinastia che regnò per quattro secoli sul regno di Giuda. Nel testo biblico si parla di lui nei due libri di Samuele, nei capitoli [...] un suo ufficiale allora in guerra, la fece sua, sposandola dopo la morte del marito da lui provocata. Il narratore biblico attribuisce alla punizione divina la rivolta del figliastro Assalonne, che costrinse il padre alla fuga ma ne fu poi sconfitto ...
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Ellenista (Milano 1786 - ivi 1858). Fu amico di V. Monti e dei principali studiosi e letterati del suo tempo. Compose una tragedia d'argomento biblico, La figlia di Jefte; ma fu soprattutto traduttore, [...] specialmente dal greco (tragedie di Eschilo, Sofocle ed Euripide) ...
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biblico
bìblico agg. [der. del lat. tardo Biblia «Bibbia»] (pl. m. -ci). – 1. a. Della Bibbia, contenuto nella Bibbia; testo b.; racconti, soggetti biblici. b. Attinente alla Bibbia, utile all’intelligenza, alla conoscenza, alla diffusione...
biblicismo
s. m. [dal ted. Biblicismus]. – 1. In teologia, stretta aderenza alla Bibbia. 2. Tendenza di alcuni teologi luterani a interpretare la Bibbia in senso realistico o letterale, soprattutto relativamente all’escatologia.