WHITMAN, Walt
Mario Praz
Poeta nato a West Hills, Long Island (o Paumanok, secondo il nome da lui preferito), nello stato di New York, il 31 maggio 1819, e morto a Camden il 26 marzo 1892. La fattoria [...] e un'anima nuova e incolta poteva concepire, la ruppe con ogni tradizione (sia pure modellandosi a un dipresso sui versetti biblici), e deliberò che da lui datava la moderna poesia. Possedendo a un grado esasperato la fiducia in sé caratteristica dei ...
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DONADONI, Eugenio
Lucia Strappini
Nacque ad Adrara San Martino (Bergamo) il 16 nov. 1870 da Rosa Previtali e Defendente, ingegnere.
A causa delle scarse risorse economiche di cui la famiglia soffri [...] di versi; è del 1892 una raccolta intitolata appunto Versi (Roma), a cui fece seguire Caino (Palermo 1897)., un poemetto biblico in nove canti e in versi sciolti; quindi I superstiti (ibid. 1909), un poemetto in esametri pubblicato con una prefazione ...
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ENRICO DI AVRANCHES
EEdoardo D'Angelo
Maestro E., secondo la definizione di Josias Cox Russel uno degli ultimi clericivagantes di rilievo davvero 'internazionale' del Medioevo, è figura assai peculiare [...] di Châtillon, Alano di Lilla, Walter Map, la produzione goliardica). Salda appare anche la padronanza del testo biblico, così come quella della produzione agiografica, soprattutto contemporanea (ad esempio i testi agiografici scritti da Tommaso da ...
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CEFFI, Filippo
Marco Palma
Nacque a Firenze probabilmente verso la fine del sec. XIII.
L'indicazione più importante sulla sua famiglia ci è fornita dal cod. Vat. Pal. lat. 1644, f. 92r, in cui la traduzione [...] esposizione di fatti e richieste, un certo gusto retorico è riconoscibile nelle frequenti citazioni, anche latine, di carattere biblico e storico-antico.
Del C. si ignorano luogo e data di morte.
I due volgarizzamenti sono conservati in numerosi ...
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CIELO D'ALCAMO
MMargherita Spampinato Beretta
Il contrasto Rosa fresca aulentissima attribuito a C. apre il quarto fascicolo del ms. Vat. Lat. 3793 (V), dedicato al genere 'mediocre' (non necessariamente [...] poterono avere: se ne andarono molto adirati]"), è senza dubbio il Cantico dei Cantici, ma qui l'utilizzazione del luogo biblico è insieme indice di una degradazione del testo sacro e di un'ormai consolidata fruizione dei suoi simboli non solo nella ...
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La letteratura contemporanea
Piero Boitani
Narrazione a spirale o metanarrazione
C’è chi fa iniziare la letteratura contemporanea e postmodernista con le Ficciones (1944; trad. it. Finzioni, 1955) di [...] perfino le fondamenta della casa. Scopre, invece, le proprie origini e i «labirinti più intricati del sangue». L’uragano «biblico», nella sua collera, centrifuga senza pietà l’intera Macondo in un vortice pauroso di polvere e macerie: Aureliano salta ...
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BUTI, Francesco
Ariella Lanfranchi
Nacque a Narni, figlio di Giovanni Battista, nel 1604 (come sostengono il Cametti e il Ghislanzoni in base a documenti inediti, mentre la maggior parte degli studiosi [...] ", ma aveva anche musicato un oratorio scritto dall'amico e intitolato: Giuseppe figliodi Giacobbe, tratto dall'episodio-biblico della Genesi e conservato manoscritto nella Bibl. Vaticana (cod. Barber.4194e 4195: Prima Cantata Gioseppe e Gioseppe ...
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CORBELLI, Nicolò Maria
Giorgio Busetto
Benché di nobile famiglia originaria di Padova, è di lui ignoto ogni dato biografico; fu attivo nella seconda metà del sec. XVII.
Stampò oltre una ventina di opere [...] sempre prevalente il gusto della narrazione, che si sostanzia di elementi eterogenei e pervade anche opere di carattere diverso: biblico è il soggetto della Susanna, opera tragicomica (Napoli s. d.), agiografico quello de La vita di santa Elisabetta ...
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BOSTICHI, Stoppa (frate Stoppa)
Maria Antonia Gronchi
Scarse e poco sicure le notizie a noi note su questo poeta toscano del Trecento. Di certo appartenne alla famiglia dei Bostichi, allora una delle [...] incommensurabile divario qualitativo esistente tra l'intrinseca finitezza dell'uomo e l'infinita maestà di Dio. È il motivo biblico - "Vanità delle vanità", dice l'Ecclesiaste, "vanità delle vanità. Tutto è vanità. Qual vantaggio trae l'uomo da tutta ...
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Nome che designa le tribù germaniche di Angli, Sassoni e Iuti che dalle regioni dell’Elba e del Weser migrarono nella Britannia nei sec. 5° e 6°. I primi colonizzarono l’Anglia orientale e le regioni settentrionali [...] sec. segna il periodo del cristianesimo eroico: si riassume nella figura semileggendaria del poeta Caedmon e nei poemi d’argomento biblico, opera di vari autori ignoti, che furono raggruppati intorno al suo nome. Il sec. 8° segna il periodo cristiano ...
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biblico
bìblico agg. [der. del lat. tardo Biblia «Bibbia»] (pl. m. -ci). – 1. a. Della Bibbia, contenuto nella Bibbia; testo b.; racconti, soggetti biblici. b. Attinente alla Bibbia, utile all’intelligenza, alla conoscenza, alla diffusione...
biblicismo
s. m. [dal ted. Biblicismus]. – 1. In teologia, stretta aderenza alla Bibbia. 2. Tendenza di alcuni teologi luterani a interpretare la Bibbia in senso realistico o letterale, soprattutto relativamente all’escatologia.