Esegeta biblico (York 1624 - Amsterdam 1679), presbiteriano, magister artium a Cambridge nel 1652. Godendo di un modesto beneficio ecclesiastico (1649-62), poté interessarsi attivamente ai problemi della [...] sua Chiesa. Dal 1666 si dedicò esclusivamente alla composizione della sua opera maggiore, Synopsis criticorum aliorumque Sacrae Scripturae interpretum (5 voll., 1669-76 e varie edd. successive). Nel 1678 ...
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Esegeta biblico e storico delle religioni svizzero (Basilea 1868 - ivi 1951), protestante; prof. alle univ. di Basilea (1899), di Tubinga (1914), di Gottinga (1915) e di Berlino (1928), e nuovamente di [...] Basilea (1945). Scrisse importanti opere sull'Antico Testamento (Biblische Theologie des Alten Testaments, 1911; Kulturgeschichte Israels, 1920, ecc.), dove estese la sua attenzione alle religioni extrabibliche. ...
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Nel racconto biblico di Genesi 2-5, la prima donna, progenitrice del genere umano. Dio creò E. con una costola di Adamo, perché fosse sua compagna. Ingannata dal serpente, E. mangiò e indusse Adamo a mangiare [...] il frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male, proibito da Dio; a seguito di questa colpa, fu espulsa con Adamo dal giardino dell'Eden e punita con i dolori del parto. E. ebbe come figli Caino, ...
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Esegeta biblico (Gaaden, Austria, 1864 - Vienna 1939). Entrato a vent'anni nell'ordine cisterciense, si dedicò allo studio dell'ebraico; prof. di Vecchio Testamento a Heiligenkreuz (1896), passò poi (1908) [...] all'univ. di Vienna. Da una ricostruzione assai audace e personale di quella che egli riteneva l'originaria forma poetica di molti libri della Bibbia, fu indotto ad ardite correzioni e modificazioni del ...
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Belshazzar
Nome biblico del babilonese Bel-shar-usur, figlio del re Nabonedo, da lui lasciato a governare Babilonia durante la sua prolungata assenza in Arabia (ca. 549-542 a.C.). Prese provvedimenti [...] di politica economica, come il riordino della gestione delle terre templari. Il libro biblico di Daniele (ambientato nell’epoca del re B.) è posteriore di circa tre secoli. ...
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Samuele
Profeta biblico. I due libri omonimi lo collocano nella fase protomonarchica in Israele (11° sec. a.C.), ma il racconto è di stampo sacerdotale e d’epoca postesilica. S. era addetto al santuario [...] di Yahweh, mentre Israele subiva l’oppressione filistea. Su pressione popolare ottenne da Yahweh l’istituzione della regalità, dapprima nella persona di Saul e poi di David ...
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Manasse
Personaggio biblico, figlio di Giuseppe e di Asenet, da cui prende nome una delle tribù d’Israele. Secondo la tradizione biblica, essa occupava a occidente del Giordano la zona mediana della [...] Palestina, confinando a Sud con la tribù di Efraim e a Nord con quella di Issacar; a oriente del Giordano occupava una zona ancora più ampia, estendentesi da Mahanaim a Sud fino al Monte Hermon a Nord ...
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Mosè
Caterina Moro
Liberatore e legislatore del popolo ebraico
Profeta e legislatore del popolo ebraico, Mosè libera il suo popolo in Egitto dove era tenuto in schiavitù e lo guida attraverso il deserto [...] Mosè muore prima di entrare nella terra d’Israele, che sarà conquistata dal suo successore Giosuè, come è narrato nel libro biblico che porta il suo nome.
L’eroe del popolo ebraico
I racconti degli autori pagani. Mosè è il personaggio più importante ...
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Ruben
Personaggio biblico, figlio primogenito di Giacobbe e capostipite della tribù omonima. Avendo offeso l’onore di suo padre, fu privato della primogenitura. R. oppose resistenza all’azione dei fratelli [...] contro Giuseppe. Nella storia ebraica, la tribù che prende il nome da R. ha parte limitata, e se ne ricorda esplicitamente la scarsezza numerica. Occupò una zona alla sinistra del Giordano, dedicandosi ...
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Torah
Termine biblico che designa la dottrina impartita dai genitori ai figli, dai saggi agli ignoranti, dal sacerdote e dal maestro al popolo e da Dio agli uomini mediante i profeti. Per antonomasia [...] è così chiamata la dottrina religiosa che la Bibbia espone come impartita da Mosè al popolo d’Israele e che si raccoglie nel Pentateuco, chiamato appunto dagli ebrei T., e più specificamente T. scritta, ...
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biblico
bìblico agg. [der. del lat. tardo Biblia «Bibbia»] (pl. m. -ci). – 1. a. Della Bibbia, contenuto nella Bibbia; testo b.; racconti, soggetti biblici. b. Attinente alla Bibbia, utile all’intelligenza, alla conoscenza, alla diffusione...
biblicismo
s. m. [dal ted. Biblicismus]. – 1. In teologia, stretta aderenza alla Bibbia. 2. Tendenza di alcuni teologi luterani a interpretare la Bibbia in senso realistico o letterale, soprattutto relativamente all’escatologia.