Incisore, tipografo, editore (Saluzzo 1740 - Parma 1813). Apprese l'arte tipografica nella piccola officina del padre; poi (1758) si recò a Roma come compositore nella stamperia di Propaganda Fide, donde [...] disegnò e incise). Come editore non fu sempre attento alla bontà dei testi, e stampò sontuosamente anche opere di nessun conto. In molte biblioteche si hanno collezioni delle sue edizioni (quasi completa è quella della BibliotecaPalatina di Parma). ...
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Teologo ed erudito (Chio 1586 - Roma 1669). Addottoratosi a Roma in filosofia e teologia (1610) e in medicina (1616), "scrittore greco" della Vaticana (dal 1618: si deve a lui l'inventario, tuttora in [...] uso, del fondo manoscritto Vaticano greco), diresse (1622) il trasferimento da Heidelberg a Roma della BibliotecaPalatina donata alla S. Sede da Massimiliano di Baviera; fu poi (1661) primo custode della Vaticana. Le sue numerose opere (60 stampate ...
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Erudito e bibliofilo (Firenze 1633 - ivi 1714). Garzone di gioielliere, dal 1673 si dette agli studî e ben presto, dotato com'era di eccezionale memoria, acquistò grande fama per la sua prodigiosa erudizione; [...] gli fu affidata dal granduca di Toscana Cosimo III la BibliotecaPalatina, ove trascorse tutta la sua vita. Non scrisse nulla di proprio; pubblicò opere latine medievali e compilò un catalogo dei manoscritti ebraici e orientali della Laurenziana. Fu ...
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Ebraista e bibliografo (Castelnuovo d'Ivrea 1742 - Parma 1831). Professore di lingue orientali nell'università di Parma, fu soprattutto gran conoscitore della letteratura giudaica medievale (una sua raccolta [...] di manoscritti e stampe, oggi nella BibliotecaPalatina di Parma, è una delle più vaste e pregevoli collezioni di scritti ebraici esistenti). Oltre al catalogo di questa sua collezione, il De R. si occupò in altre opere di bibliografia, storia, ...
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Architetto e disegnatore (Lione 1727 - Parma 1801); si formò a Lione, Parigi e, ottenuto il Grand Prix (1745), giunse a Roma dove fu anche in contatto con G. B. Piranesi. Di nuovo a Parigi (1750), disegnò [...] il 1760 e il 1770 lavorò al Casino dei Nobili (facciata), allo Stradone con il Casino, agli acquedotti, alla BibliotecaPalatina, al Palazzo del giardino, a quello dei Ministeri, oltreché al Palazzo Ducale. La sua abilità di disegnatore emerge dalla ...
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Erudito (Semur-en-Auxois 1588 - Spa 1653). Studiò a Parigi con I. Casaubon e a Heidelberg (dove passò al calvinismo) con D. I. Godefroy. Successe nel 1632 a Giuseppe Scaligero nell'insegnamento a Leida. [...] di Cristina di Svezia. Si deve a lui la scoperta (1607) nella BibliotecaPalatina di Heidelberg dell'unico manoscritto contenente l'Antologia greca detta perciò Palatina. Pubblicò gli Scriptores historiae augustae (1620) con note di Casaubon e sue ...
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Pseudonimo dello scrittore austriaco Eligius Franz Joseph von Münch-Bellinghausen (Cracovia 1806 - Vienna 1871). Funzionario statale, nel 1845 entrò nella BibliotecaPalatina, di cui nel 1867 divenne prefetto. [...] Dal 1861 membro a vita della Camera Alta, dal 1869 sovrintendente dei due teatri di corte. Esordì col dramma Griseldis (1834), che ebbe enorme successo, rinnovato, sia pure in minore misura, con Der Adept ...
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Erudito (Torino 1710 - Parma 1785). Teatino, dapprima predicatore, abbandonato l'esercizio della predicazione per ragioni di salute, si diede allo studio dell'archeologia sacra e profana. Fu (1753) procuratore [...] .-L. du Tillot, specie per la fondazione della biblioteca e per il riordinamento degli studî. Conoscitore profondo delle progetto di riforma universitaria, e molto vicino invece alle posizioni giansenistiche. Il suo carteggio è alla Palatina di Parma. ...
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GREGORIO XV, papa
Alexander Koller
Alessandro Ludovisi nacque il 9 genn. 1554 a Bologna, terzogenito del conte Pompeo e di Camilla Bianchini. La famiglia, di origine fiorentina, si era stabilita dal [...] ordinario presso la corte imperiale, Carlo Carafa. Come segno di riconoscenza, nel 1623 il nuovo principe elettore trasferì la BibliotecaPalatina dalla città di Heidelberg, espugnata da J.T. Tilly il 16 sett. 1622, a Roma, dove fu accorpata alla ...
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palatino3
palatino3 agg. [dal lat. palatinus, che, riferito in origine al colle di Roma (v. la voce prec.), passò poi a significare «del palazzo, della residenza imperiale» quando gli imperatori romani fecero edificare sul colle le loro dimore]....
panciatichiano
agg. – Della storica famiglia Panciàtichi di Pistoia, trasferitasi nel sec. 17° a Firenze. Codici p., raccolta di 369 importanti codici di materia letteraria e storica, i più dei secoli 14° e 15°, che, acquisiti alla Libreria...