I foni velari sono così chiamati in quanto, per produrli, la parte posteriore (postdorso) della lingua crea un diaframma con il palato molle o velo palatino (da qui il termine velare). Tale termine si [...] toscana, che consiste nel realizzare le occlusive [p] [t] [k], in posizione intervocalica, come fricative sorde [ɸ] [θ] [h] (rispettivamente bilabiale, dentale e glottidale). Avremo, quindi, [la ˈɸiːɸa] e [saˈɸoːne] per la pipa e sapone, [paˈθaːθe] e ...
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Astronomia
Astronomia di p. Parte dell’astronomia (detta anche astronomia posizionale o astrometria) che ha per oggetto la determinazione delle p. e dei movimenti dei corpi celesti. P. astronomica di un [...] da p. a p., accade che uno stesso fonema può essere realizzato con articolazioni diverse secondo le p.: per es., la nasale bilabiale di in pace ‹im pàče›, la nasale alveolare di in ozio ‹in òzzio›, la nasale velare di in guerra ‹iṅ ġu̯èrra ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] , ad es. nel caso di nessi composti da vibrante e consonante all’interno di parola (dorsum > do[sːs]o), o da occlusiva bilabiale o velare e consonante alveolare (capsam > ca[sːs]a, noctem > no[tːt]e). In altri casi, le geminate derivano dall ...
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La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] tuttavia cominciano a emergere realizzazioni variabili non solo di [ʃ] per [ʧ], ma anche del raddoppiamento della occlusiva bilabiale e dell’affricata palatale sonore intervocaliche. A conferma dell’importanza del gruppo dei pari come modello di ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] di gorgia (➔ gorgia toscana). Esso tocca soprattutto la velare, ma anche – per lo meno nell’area fiorentina – la bilabiale e la dentale: cfr. coca-cola [kɔhaˈhɔla]. La gorgia ha varia implementazione fonetica (Sorianello 2003). Limitatamente alla ...
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Sincope (dal gr. synkopḗ, lett. «atto del tagliuzzare») in ➔ fonetica storica è il fenomeno che consiste nella scomparsa di un suono o di una ➔ sillaba all’interno di una parola (per la caduta in posizione [...] forma italiana guaina deriva dal latino vagīna con va- > gua- per similitudine con gli esiti di w- germanico. Il suono bilabiale w germanico fu interpretato, in latino, in un primo tempo con [v]: wanga > vanga; tale suono però risultava molto ...
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Gli allomorfi sono le diverse forme che un morfema assume e che non determinano cambiamenti nel suo significato; il procedimento connesso si chiama allomorfia (➔ morfologia). Un esempio di allomorfo è [...] del fonema iniziale della parola a cui si premette (➔ assimilazione). L’allomorfo im- si usa davanti a occlusiva bilabiale (imbattibile, impossibile, immorale); davanti a parole che cominciano con /r/ o con /l/ si usano rispettivamente ir- e ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] »; la dissimilazione in giu[mb]otto «giubbotto», za[mb]aglione «zabaione» (a partire da una pronuncia con bilabiale intensa), ca[mb]omilla (da cammomilla).
Nella morfologia spicca l’occasionale inserimento di tratti integralmente dialettali, dall ...
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Con il termine raddoppiamento espressivo (o geminazione espressiva) ci si riferisce prevalentemente all’esistenza in latino (quello classico e, ancor più, quello tardo) di forme che contengono una consonante [...] », in cui, come in casi citati precedentemente, la geminazione potrebbe essere favorita dal fatto di coinvolgere la nasale bilabiale.
È ampiamente diffuso in tutto il Centro-Sud il raddoppiamento in più, che compare tanto nelle forme dialettali ...
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L’espressione baby talk (prestito composto da baby «bambino piccolo» e talk «parlata», attestato in inglese dal 1836) designa il modo di rivolgersi a bambini in tenera età da parte degli adulti che si [...] di parentela in lingue diverse. Queste mostrano reduplicazione (➔ raddoppiamento espressivo) della medesima sillaba costituita da una consonante bilabiale o dentale e da una vocale di massima apertura (➔ vocali), e riproducono così le prime fasi di ...
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bilabiale
agg. [comp. di bi- e lat. labium «labbro»]. – Di consonante la cui articolazione risulta dall’opposizione delle due labbra (anche sostantivato al femm.: una b., le bilabiali). Tale opposizione può consistere in un’occlusione o in...
m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...