Consonante la cui articolazione risulta dall’opposizione delle due labbra. Tale opposizione può consistere in un’occlusione o in una semplice stretta. Al primo tipo appartengono l’esplosiva bilabiale sorda [...] (p), l’esplosiva bilabiale sonora (b) e la nasale bilabiale (m); al secondo tipo, le fricative bilabiali sorda (ϕ) e sonora (β). ...
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Le bilabiali sono articolazioni di tipo consonantico realizzate grazie al ruolo attivo di entrambe le labbra. Il termine bilabiale indica un luogo di articolazione condiviso da foni prodotti secondo diversi [...] delle vibranti realizzate in altri luoghi di articolazione (oscilla tra i 24 e i 29 Hz).
In italiano ci sono tre fonemi bilabiali: l’occlusiva sorda /p/, l’occlusiva sonora /b/ e la nasale /m/. Coppie minime come, ad es., /ˈpalːa/ ~ /ˈbalːa/, /ˈpale ...
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Dodicesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
In italiano, come nelle altre lingue la m rappresenta, la nasale bilabiale: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come [...] assimilarla per il punto di articolazione alla consonante che la segue. La n invece, che va sempre soggetta a tale assimilazione, ha suono bilabiale, quando è seguita da p o da b o da m; la nasale scritta n in con me o in buon pastore si pronuncia ...
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Le articolazioni labiali sono prodotte con l’intervento attivo di almeno un labbro e possono essere sia consonantiche sia vocaliche (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di). Nel caso delle consonanti, [...] II secolo d.C. ‹v› e ‹b› venivano entrambi realizzati come [v], mentre prima di quel periodo entrambi corrispondevano a una fricativa bilabiale sonora [β] (➔ betacismo, sull’uso di ‹b› in luogo di ‹v› o di ‹v› in luogo di ‹b›). Di fatto, a partire ...
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Betacismo (dal greco bētakusmós, all’incirca «il parlare usando il suono corrispondente alla lettera beta») è il processo fonetico in cui un suono fricativo labio-dentale sonoro /v/ o vocale alta posteriore [...] italiano) creò ulteriori confusioni nei prestiti tra le lingue romanze o tra queste e altre lingue, come nel caso della bilabiale /w/ germanica che fu resa, in latino, prima con ‹v›: wanga diviene vanga (in Palladio). Tale suono però risultava molto ...
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In fonetica, ciascuna delle consonanti articolate mediante l’opposizione o delle labbra tra loro (bilabiali), o del labbro inferiore con gli incisivi superiori (labiodentali). L’opposizione può consistere [...] occlusive sorda ‹p› e sonora ‹b› e nella bilabiale nasale ‹m›), o in una semplice stretta (come nelle bilabiali fricative sorda‹ph›, e sonora ‹bh› e nelle labiodentali fricative sorda ‹f› e sonora ‹v›). Labiovelare è l’articolazione ottenuta ...
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In linguistica, suono (vocale o consonante) che comporta una risonanza nelle fosse nasali. Nelle articolazioni nasali, in aggiunta ai fenomeni articolatori orali, si presenta l’abbassamento del velo palatino [...] centro a una sillaba: così per es. la n finale dell’ingl. reason ‹rìiʃn›. L’italiano ha tre consonanti n.: la bilabiale m, l’alveolare n, la palatale gn ‹n’›; non ha sonanti n., tranne in qualche interiezione come ehm, uhm. Nasalizzazione Passaggio ...
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L’espressione articolazioni nasali si riferisce a un modo di articolazione (di ➔ vocali così come di ➔ consonanti) in cui, essendo il velo palatino (o palato molle) abbassato, il passaggio rinofaringale [...] di circa 200-300 Hz per tutte le nasali, la seconda formante varia in base al luogo di articolazione (1000 Hz per la bilabiale e la labiodentale, 1300-1500 Hz per l’alveolare, 2000 Hz per la palatale, 2500-2600 Hz per la velare). L’ampia zona ...
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W
- Questa lettera non figura né nell'alfabeto latino, né in quello italiano; essa è stata creata in Inghilterra per indicare il suono semiconsonantico della u, mentre quello vocalico era indicato dalla [...] il v assunse la pronunzia della corrispondente consonante sorda f. In tedesco e in olandese il w rappresenta quindi la consonante bilabiale sonora, mentre in inglese ha un suono affine alla u italiana in uomo.
In chimica la lettera W rappresenta il ...
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Tredicesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma maiuscola (N) è simile a quella già posseduta dall’alfabeto fenicio. La forma minuscola deriva da quella della minuscola antica romana e [...] le lingue quello di consonante nasale. A differenza però della lettera m, che rappresenta costantemente il suono della nasale bilabiale, la n ammette una certa varietà di punti d’articolazione: si può avere così una n labiodentale, come in italiano ...
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bilabiale
agg. [comp. di bi- e lat. labium «labbro»]. – Di consonante la cui articolazione risulta dall’opposizione delle due labbra (anche sostantivato al femm.: una b., le bilabiali). Tale opposizione può consistere in un’occlusione o in...
m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...