ROBERTS, Richard John
Luciana Migliore
Biologo molecolare britannico, nato a Derby il 6 settembre 1943. Conseguito il Ph. D. in chimica (1968) presso l'università di Sheffield vi proseguì gli studi [...] di chimica (1968-69). Nel 1969-70 passò alla biochimica lavorando alla Harvard University. Nel 1971 si trasferì negli Stati Uniti, al Cold Spring Harbor Laboratory (New York), dove inizialmente fece parte dello staff di ricerca di biologia molecolare ...
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Rodbell, Martin
Luciana Migliore
Biochimico statunitense, nato a Baltimora (Maryland) il 1° dicembre 1925, morto a Chapel Hill (North Carolina) il 7 dicembre 1998. Dopo aver compiuto gli studi presso [...] la Johns Hopkins University (1949), ha conseguito il Ph.D. in biochimica alla University of Washington di Seattle (1954). Dal 1961 ha svolto attività di ricerca presso il National Institute of Arthritis and Metabolic Diseases e dal 1985 al 1989 è ...
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ARTOM, Camillo
Giuseppe Armocida
Tullio Manzoni
Nato il 5 giugno 1893 ad Asti, da Vittorio, banchiere e uomo d'affari, e da Gemma Pugliese in una influente famiglia di religione ebraica, al termine [...] chiamato da Coy C. Carpenter alla Wake Forest School of Medical Science di Winston Salem in North Carolina, per insegnare biochimica dall'inizio del 1939.
La scuola di medicina di Wake Forest era in quegli anni un piccolo centro di formazione medica ...
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Biologo (West-Newton, Massachusetts, 1901 - Parigi 1995); direttore dei laboratorî di biologia della Harvard University (1928-50), fu poi segretario generale di varie organizzazioni internazionali. Socio [...] straniero dei Lincei (1977). W. si dedicò a studî di biologia molecolare, e in particolare di biochimica; nel 1965, insieme con J. Monod e J. P. Changeux, presentò il modello simmetrico dell'allosterismo, proposto per descrivere il legame cooperativo ...
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SUMNER, James Batcheller
Biochimico, nato a Canton (Massachusetts) il 19 novembre 1887. Studiò all'università Harvard; fu prima assistente all'Allison College di Sackville (Nuovo Brunswick, Canada), [...] poi al Politecnico di Worcester, quindi alla Cornell University, come incaricato (1914) e professore di biochimica (dal 1929) prima alla facoltà di medicina e poi a quella di agricoltura. Studiò anche in Europa (Bruxelles, Stoccolma, Upsala). Dal ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’endocrinologia si delinea come disciplina autonoma nei primi tre decenni del XX secolo [...] per il controllo del metabolismo degli zuccheri. L’insulina viene infine isolata alla John Hopkins University nel 1926 dal biochimico e farmacologo statunitense John Jacob Abel e quindi sintetizzata nel 1965 da Yueh-ting Kung.
Negli anni seguenti, il ...
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inibizione
Fenomeno di origine prevalentemente inconscia che si risolve in un ostacolo alla normale esplicazione delle funzioni psichiche, o impedendo a certi contenuti psichici di giungere alla coscienza, [...] o disturbando lo svolgimento normale di processi affettivi o di attività vitali. ● In biochimica, i. enzimatica, processo che riduce o, al limite, annulla la velocità di trasformazione del substrato in prodotti da parte di un enzima a causa dell’ ...
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NOVOBIOCINA
Franco SCANGA
. Sotto il nome unico di novobiocina sono compresi alcuni antibiotici ottenuti da varî ricercatori, indipendentemente l'uno dall'altro, dallo Streptomyces nivens e dallo Streptomyces [...] spheroides, e denominati streptonivicina, catomicina, vulcamicina, i quali hanno dimostrato una completa identità strutturale, biochimica e antibatterica. La n. è un antibiotico a "medio spettro": agisce prevalentemente sui germi gram-positivi ed ...
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L'Ottocento: biologia. La chimica biologica
Johannes Büttner
La chimica biologica
Le nuove conoscenze sviluppate nel campo della chimica alla fine del Settecento, in particolare le scoperte dell'ossigeno [...] questa disciplina la sua prima rivista scientifica. Ciononostante, le forti resistenze da parte della fisiologia contro il distacco della biochimica ne ritardarono lo sviluppo fino agli inizi del XX secolo. Nel 1908 Kossel mise in rilievo i due lati ...
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idiopatia
Malattia primitiva, ossia a sé stante e non conseguente ad altro processo morboso. Il gruppo delle malattie idiopatiche, fino a gran parte del 20° sec. molto numeroso, si va nel tempo restringendo [...] di numero, per il progresso scientifico nell’ambito della fisiologia, della biochimica, della genetica: molte patologie che rientravano nell’i. trovano infatti collocazione eziopatogenetica precisa. ...
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biochimica
biochìmica s. f. [comp. di bio- e chimica]. – Disciplina che studia, dal punto di vista chimico e chimico-fisico, la costituzione degli esseri viventi e le trasformazioni che in essi hanno luogo; sinon., chimica biologica.
biochimico
biochìmico agg. e s. m. [comp. di bio- e chimico] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo alla biochimica: indagini b., studî b.; processo biochimico. b. In petrografia, relativo a depositi sedimentarî prodotti dall’azione di organismi...