amiloide
Insieme di sostanze proteiche anomale, a basso peso molecolare, che si formano nell’organismo in condizioni patologiche; formano complessi eterogenei con glicoproteine, si depositano nel collagene [...] liquido di Lugol similmente all’amido. Esistono diverse forme di a., che si distinguono sia dal punto di vista biochimico che da quello clinico, ma tutte le proteine che la costituiscono si organizzano in fibrille che posseggono una morfologia molto ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fondata su basi sperimentali da Louis Pasteur e Robert Koch nella seconda metà dell’Ottocento, [...] a raggi X si scopre la struttura dei virus più piccoli e grazie agli strumenti forniti dalla biologia cellulare e dalla biochimica si arriva a capire come i virus utilizzano la cellula ospite per sintetizzare gli acidi nucleici e le proteine virali ...
Leggi Tutto
zolfo
Elemento chimico, non metallo molto diffuso in natura, sia allo stato libero, sia combinato con altri elementi a formare numerosi composti inorganici e organici. L’importanza biologica dello z. [...] suoi composti si svolge in acque marine, salmastre o dolci, per via biologica e con processi non biologici.
Ruolo biochimico
Lo z. si trova in moltissime proteine (le albumine e le cheratine ne sono particolarmente ricche), alle quali è fornito ...
Leggi Tutto
FISIOLOGIA
Gaspare Mazzolani
(XV, p. 482; App. II, I, p. 952; III, I, p. 623; fisiologia umana, App. IV, I, p. 821)
Fisiologia vegetale. - Negli ultimi anni la f. vegetale è venuta a collocarsi al centro [...] in termini di leggi fisico-chimiche, fin dal 1911 espose queste idee in The mechanistic conception of life.
Con la biochimica, che studia le reazioni alla base dei processi vitali e la loro funzione biologica, e con la biologia molecolare, che ...
Leggi Tutto
biosensore molecolare
Ester De Stefano
Dispositivo contenente un elemento sensibile di natura biologica in grado di interagire con una sostanza specifica, fornendo un segnale elettrochimico, ottico, [...] utilizzare l’analita come substrato. Il trasduttore è interfacciato direttamente all’elemento sensibile e converte il segnale biochimico di quest’ultimo in un segnale elettrico o ottico che viene convogliato a un’apparecchiatura per essere elaborato ...
Leggi Tutto
La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Lo sviluppo della biochimica
Claude Debru
Lo sviluppo della biochimica
Scienza interdisciplinare nata dall'interazione tra la biologia [...] dell'eredità. Nel 1953 il DNA ha preso il loro posto, grazie all'interazione tra i dati cristallografici, le osservazioni biochimiche e la costruzione di molecole stereochimiche che ha permesso a James D. Watson e a Francis H.C. Crick di costruire ...
Leggi Tutto
specie
spècie [Der. del lat. species "aspetto esteriore"] [BFS] S. biologica: complesso di organismi tra loro interfecondi e in grado di dare origine a prole feconda; gli organismi di una stessa s. condividono [...] s. viene desunta in base al grado di somiglianza, rilevato a diversi livelli di indagine (morfologico, fisiologico, biochimico, ecc.); per quanto riguarda gli organismi estinti, essa viene per lo più desunta sulla base della somiglianza morfologica ...
Leggi Tutto
Introduzione di uno o più radicali acetile in un composto organico, al posto di un atomo di idrogeno unito a uno di ossigeno, di azoto o di carbonio. Si compie di solito riscaldando il composto con acido [...] carbonio, occorre anche un agente condensante (cloruro di alluminio, di zinco ecc.).
Dal punto di vista biochimico la reazione ha grande importanza nel metabolismo intermedio cellulare, intervenendo nella biosintesi di svariati prodotti: acetilcolina ...
Leggi Tutto
SELYE, Hans Hugo Bruno
Medico, nato. a Vienna il 26 gennaio 1907. Laureatosi all'Università tedesca di Praga nel 1929, si è poi trasferito negli S.U.A., dove ha svolto attività di ricerca presso l'università [...] 'Istituto di medicina e chirurgia sperimentale dell'università di Montreal.
Il S. è autore di numerosi contributi in campo biochimico e istologico; ma più vasta notorietà gli derivò dalla serie di ricerche sperimentali che lo portarono a formulare la ...
Leggi Tutto
coefficiente di Hill
Gino Amiconi
Maurizio Brunori
Sensibilità, più o meno elevata, con la quale proteine oligomeriche (con un sito di legame su ciascun monomero) rispondono all’azione di leganti specifici: [...] , il cui numero massimo è pari ai monomeri che la costituiscono. La proprietà qui chiamata sensibilità di risposta, nel gergo biochimico è detta cooperatività in quanto si assume che nasca dalla interazione che si stabilisce tra i vari siti di legame ...
Leggi Tutto
biochimico
biochìmico agg. e s. m. [comp. di bio- e chimico] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo alla biochimica: indagini b., studî b.; processo biochimico. b. In petrografia, relativo a depositi sedimentarî prodotti dall’azione di organismi...
biochimica
biochìmica s. f. [comp. di bio- e chimica]. – Disciplina che studia, dal punto di vista chimico e chimico-fisico, la costituzione degli esseri viventi e le trasformazioni che in essi hanno luogo; sinon., chimica biologica.