Ramo della biologia che studia gli organismi vegetali sotto tutti i punti di vista: struttura, funzioni, forme e comunità.
Origini, prime classificazioni, applicazioni
Origini. Benché l’interesse per [...] , Ph.E.L. van Tieghem, G. Haberlandt, E. Strasburger.
La b. ha seguito più lentamente di altre discipline gli sviluppi che la biologia generale ha segnato in seguito alla ‘rivolta’ contro la morfologia, che sulla fine del 19° sec. portò all’avvento ...
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Scienza dell’uomo, considerato sia come soggetto o individuo, sia in aggregati, comunità, situazioni.
A. fisica
Ramo delle scienze biologiche che studia l’umanità dal punto di vista naturalistico, cioè [...] momento umano logico-simbolico, creatore-detentore di cultura dal momento animale della natura come dato biologico. I primi stimoli allo sviluppo della scienza antropologica francese provennero, sul finire del 19° sec., dalla scuola sociologica, e da ...
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giòchi, teorìa dei Modello matematico per lo studio delle 'situazioni competitive', in cui cioè sono presenti più persone (o gruppi di persone, o organizzazioni) dette appunto 'giocatori', con autonoma [...] gioco non è strettamente competitivo.
Il modello non cooperativo fu sviluppato da Nash jr., nella sua tesi di dottorato e poi possono portare a risultati molto diversi.
Applicazioni alla biologia
Molti indizi e molti esperimenti portano a credere ...
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Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] e modelli adatti agli scopi di altre scienze (fisica, biologia ecc.).
Originariamente, la m. è la scienza razionale della meccanica e della fisica poi, furono determinanti per lo sviluppo della matematica. Ma all’inizio dell’Ottocento sorse il bisogno ...
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Ramo della zoologia che si occupa dello studio degli Insetti. I molteplici motivi di interesse, di ordine economico, scientifico, medico e amatoriale, hanno determinato una notevole affermazione di questa [...] ’indagine, rese possibili anche dall’impiego di microscopi elettronici, oscilloscopi, spettrofotometri ecc., l’e. partecipa allo sviluppo della biologia, con contributi di primaria importanza, fra i quali la scoperta di citocromi e l’ipotesi «un gene ...
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famiglia
Antropologia
Istituzione fondamentale in ogni società umana, attraverso la quale la società stessa si riproduce e perpetua, sia sul piano biologico, sia su quello culturale. Le funzioni proprie [...] Se di per sé la procreazione non ha bisogno che dell’unione biologica tra la donna e l’uomo che la fecondi, la legittimazione dei presenza di migranti provenienti da paesi in via di sviluppo. Questi fenomeni sono l’indicatore di complessi processi di ...
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In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...] teorie gradualiste riconoscono all’e. lo statuto di individuo umano solo dopo il raggiungimento di determinati stadi di sviluppobiologico (la cariogamia, l’impianto in utero, la comparsa della stria primitiva, la presenza di un aspetto umano, la ...
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Scienza che studia le proprietà, la composizione, l’identificazione, la preparazione e il modo di reagire delle sostanze sia naturali sia artificiali del regno inorganico e di quello organico.
Storia
La [...] in cui si ha la definitiva affermazione della teoria atomico-molecolare. Gli sviluppi ulteriori riguardano le diverse branche in cui la c. si è suddivisa dalla a laboratori di analisi e di ricerca.
C. biologica
È quella parte della c. che studia la ...
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L’insieme di individui o oggetti in un determinato ambito, considerati nel loro complesso e nell’estensione numerica.
Astronomia
P. stellare
L’insieme di stelle caratterizzate dalla loro composizione [...] p. II, che ne sono invece più povere (➔ stella).
Biologia
Genetica di p.
Branca della genetica che studia la cinetica dei geni dopo il 1920, e d’allora in poi si sviluppò la trattazione matematica del problema dell’evoluzione, soprattutto per opera ...
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Scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenzione.
Generalità
La m. si distingue in: m. interna, la scienza medica in senso stretto, ossia la clinica medica, che [...] con la cosiddetta m. sociale, che si occupa dei problemi biologici e sanitari nei loro rapporti con la vita collettiva e ha tardivo e connesso al diffondersi dell’ellenismo è lo sviluppo delle dottrine mediche a Roma, dove, verso la fine ...
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biologia
biologìa s. f. [comp. di bio- e -logia; il termine è stato coniato dal naturalista ted. G. R. Treviranus (ted. Biologie) nel 1802, e nello stesso anno, forse indipendentemente da lui, usato anche dal naturalista fr. J.-B. Lamarck...
farmaco biologico
loc. s.le m. Farmaco progettato sulla base delle caratteristiche delle strutture biologiche del corpo umano. ◆ La ricerca di farmaci «biologici», efficaci e meno tossici degli attuali, è uno dei filoni di studio su cui punta...