Sostanza molecolare che permette di rivelare selettivamente componenti particolari di sistemi biologici complessi, come tessuti e cellule, sia fissati che in coltura. Le s. f. , che sono centinaia, consentono [...] ruolo reale dei diversi attori molecolari in situ è ancora oscuro. Allo stesso tempo, le tecniche di biologiamolecolare hanno aperto la possibilità di esprimere per via ricombinante una proteina eterologa, ossia di aggiungere una proteina specifica ...
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Genere (Mycobacterium) di Batteri Actinomiceti aerobi, immobili, di forma bastoncellare, generalmente lunghi da 2 a 4 μm; alcune specie producono forme filamentose lunghe fino a 10-15 μm. Presentano tutti [...] nuovi ceppi (Mycobacterium malmoense, haemophilum, shimoidei, genavense, interjectum, celatum), identificati tramite tecniche di biologiamolecolare che permettono l’analisi di sequenze genetiche e sono coinvolti sporadicamente in infezioni umane.
In ...
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Operazione (detta anche transmetilazione) mediante la quale si introducono in un composto uno o più gruppi metilici −CH3. È largamente usata nell’industria chimica per la preparazione di numerosi composti [...] gli enzimi che catalizzano le reazioni di demetilazione, particolarmente importanti nella regolazione della chemiotassi batterica.
In biologiamolecolare, la m. costituisce il più importante processo di modificazione del DNA nei Vertebrati e nelle ...
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Segno che lascia un corpo impresso su un altro. I. digitali Sono quelle lasciate su superfici lisce dalle creste cutanee dei polpastrelli, e vengono utilizzate per l’identificazione personale (➔ dermatoglifi).
Biologia
In [...] biologiamolecolare, tecnica delle i. (foot printing), tecnica che permette di individuare quali sequenze di DNA sono riconosciute e legate da una specifica proteina, basandosi sul principio che solo le sequenze legate a proteine sono protette dall’ ...
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Chimico e biologo italiano (Napoli 1923 - Roma 2006), dal 1969 professore di biologiamolecolare nell'università di Roma "La Sapienza", della quale è stato rettore dal 1988 al 1997. Dopo essersi occupato [...] di chimica delle fermentazioni, ha rivolto i suoi interessi alla genetica sperimentale e all'ingegneria genetica, promovendo il Centro di studio per gli acidi nucleici del CNR, che ha diretto dal 1970 ...
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Biologa tedesca (n. Francoforte sul Meno 1942); dopo aver lavorato al Max-Planck-Institut di Tubinga, nel 1975 si è trasferita presso il laboratorio di W. Gehring al Biozentrum di Basilea. Dal 1978 al [...] 1980 ha continuato il suo lavoro di ricerca sulla biologiamolecolare dello sviluppo presso l'European molecular biology laboratory (EMBL) di Heidelberg; dal 1986 dirige la divisione di biologia dello sviluppo presso il Max-Planck-Institut di Tubinga ...
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Biologo (West-Newton, Massachusetts, 1901 - Parigi 1995); direttore dei laboratorî di biologia della Harvard University (1928-50), fu poi segretario generale di varie organizzazioni internazionali. Socio [...] straniero dei Lincei (1977). W. si dedicò a studî di biologiamolecolare, e in particolare di biochimica; nel 1965, insieme con J. Monod e J. P. Changeux, presentò il modello simmetrico dell'allosterismo, proposto per descrivere il legame cooperativo ...
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Chimico e biologomolecolare lituano naturalizzato britannico (Želva 1926 - Cambridge 2018). Di pochi anni, seguì la famiglia di religione ebraica nell'Africa del Sud dove avvenne la sua formazione. Nel [...] 1949 si trasferì a Cambridge dove poi divenne condirettore (1978) della divisione ricerche strutturali del laboratorio di biologiamolecolare al Medical research council, laboratorio che ha poi diretto dal 1986 al 1996. Le sue ricerche riguardano ...
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Dottrina secondo cui ogni essere vivente proviene da un essere vivente preesistente.
In biologiamolecolare, il processo che porta alla formazione di organelli cellulari (mitocondri, cloroplasti) e di [...] vita embrionale o larvale o di adulto. Anche se assoluta e dogmatica, questa legge permette d’interpretare fenomeni biologici, come la formazione delle fessure branchiali negli embrioni dei Ver;tebrati che non respirano per branchie (Rettili, Uccelli ...
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Biochimico statunitense (Urbana, Illinois, 1922 - Los Gatos, California, 1993). Laureato alla Cornell University, assistente, poi prof. di chimica organica e successivamente di biochimica e biologiamolecolare [...] (1964) in tale università; dal 1968 è stato fellow al Salk institute for biological studies (San Diego, California). Si occupò dapprima della chimica organica dei prodotti naturali, poi della biosintesi ...
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molecolare
agg. [der. di molecola]. – 1. Della molecola, che è caratteristico di una molecola o ha comunque rapporto con le molecole: struttura m.; attrazione m.; fisica m., ecc. Associazione m., la formazione di specie molecolari relativamente...
biologia
biologìa s. f. [comp. di bio- e -logia; il termine è stato coniato dal naturalista ted. G. R. Treviranus (ted. Biologie) nel 1802, e nello stesso anno, forse indipendentemente da lui, usato anche dal naturalista fr. J.-B. Lamarck...