In medicina e in biologia, qualsiasi anomalia di sviluppo dell’organismo o di una sua parte.
Tumori disontogenetici Neoplasie originate da residui embrionali a causa di anomalie dello sviluppo ontogenetico. ...
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In biologia, sostanza individuata nelle alghe verdi, che determina, probabilmente influenzando particolari sistemi enzimatici, la differenziazione e la maturazione delle cellule originariamente bisessuali [...] verso l’uno o l’altro sesso ...
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In biologia, si dice della divisione meiotica che spartisce i cromosomi, in modo che ogni nucleo figlio riceva un cromatidio paterno e uno materno. Si contrappone alla divisione riduzionale (➔ meiosi). ...
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In biologia molecolare, qualsiasi traccia di DNA proveniente da organismi estinti o estratto da resti scheletrici fossili, per il cui studio a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta l'impiego della [...] antico di Isolina Marota e Franco Rollo (Enciclopedia della Scienza e della Tecnica)
Nel DNA sono scritti i caratteri biologici di un organismo, che ne condizioneranno lo sviluppo embrionale e la capacità di crescere, adattarsi all’ambiente in cui ...
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In biologia, fenomeno per cui due organismi dipendono l’uno dall’altro, l’uno preparando il substrato per l’altro, che può installarvisi in convivenza, o sostituirlo quando l’alterazione del mezzo, da [...] quello stesso provocata, abbia determinato l’estinzione del primo ...
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In biologia, termine introdotto da M. Hartmann per indicare particolari sostanze presenti nei gameti che facilitano la fecondazione. La prima di queste sostanze fu dimostrata da F.R. Lillie (1911) nelle [...] uova di riccio di mare e da lui denominata fertilizina ...
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sdifferenziamento In biologia, passaggio di una cellula, di un tessuto animale (o suo frammento) da una condizione differenziata, cioè specializzata morfologicamente e funzionalmente, a una condizione [...] in cui queste caratteristiche differenziali sono perdute; tale processo è frequente soprattutto nelle cellule tumorali ...
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In biologia, il potere che ha il protoplasto di accelerare o ritardare i propri processi vitali in risposta a stimoli interni o ambientali. Con l’irritabilità e la plasticità è una delle proprietà che [...] distingue la materia viva dal mondo inanimato ...
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In biologia, morfosi indotta da stimoli operati dalle correnti d’acqua, riscontrabile nei vegetali, a carico delle parti immerse (radici, foglie, cauli) e negli animali, specialmente Molluschi del benthos [...] delle acque dolci, in cui la conchiglia assume forma differente (globosa, turricolata) ...
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sessualizzazione In biologia, l’acquisto o il conferimento di proprietà sessuali a una parte del corpo. Per es., in molti Anellidi Policheti i segmenti caudali si sessualizzano e portano a maturazione [...] gli elementi germinali, mentre quelli cefalici rimangono privi di gonadi ...
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biologia
biologìa s. f. [comp. di bio- e -logia; il termine è stato coniato dal naturalista ted. G. R. Treviranus (ted. Biologie) nel 1802, e nello stesso anno, forse indipendentemente da lui, usato anche dal naturalista fr. J.-B. Lamarck...
biologico
biològico agg. [der. di biologia] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla biologia o agli esseri viventi: discipline b., le varie discipline e materie di studio che hanno attinenza con la biologia generale; razza b., razza di animali...