La civilta islamica: teoria fisica, metodo sperimentale e conoscenza approssimata. Tecnologia della chimica
Ahmad Y. al-Hassan
Tecnologia della chimica
Le fonti sulla tecnologia chimica araba
Le origini [...] 1,5 dizolfo e 2 di carbone di legna; la percentuale calcolata è di 74,1 di nitrati, 11,1 dizolfo e 14,8 di carbone di legna. Nel manoscritto Istanbul la composizione fornisce le seguenti percentuali: 77 di nitrati, 7,7 dizolfo e 15,3 di carbone di ...
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Luigi De Paoli
Senza disponibilità di energia abbondante e regolare la società nella quale viviamo non esisterebbe. L’energia serve per far funzionare gli stabilimenti dove vengono prodotte le merci e [...] ‘decarbonizzare l’economia’, cioè puntare su tutte le soluzioni che permettono di ridurre le emissioni di gas serra (e in primo luogo del biossidodi carbonio) a parità di ricchezza prodotta. In questo quadro le fer giocano evidentemente un ruolo ...
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Bruno Carli
La crescita della popolazione mondiale e l’aumentata capacità d’intervento dell’uomo sull’ambiente attraverso la tecnologia hanno trasformato le problematiche ambientali da fatti locali, che [...] forma semplificata nei grafici seguenti.
La concentrazione dibiossidodi carbonio, misurata in modo diretto e sistematico emissioni dei gas serra, quali CO2, N2O, CH4, esafluoruro dizolfo (SF6) e alocarburi. Sulla base degli accordi del 1997 il ...
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Biosfera. Origine ed evoluzione
Edward F. DeLong
David M. Karl
Per approfondire la conoscenza dell'origine della nostra biosfera, è opportuno fare riferimento a un utile e chiaro modello di vita minima. [...] prevedono alta pressione, elevata temperatura e presenza dizolfo e ferro è che probabilmente le interconversioni chimiche tra cui il ciclo di Calvin e il ciclo riducente dell'acido citrico, che fissano il biossidodi carbonio, rispettivamente, nelle ...
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Elettrochimica
Roger Parsons
L'elettrochimica ebbe origine agli inizi del XIX secolo. È convenzione indicarne l'atto di nascita con la lettera del 20 marzo 1800 di Alessandro Volta a Joseph Banks, presidente [...] dibiossidodi piombo supportata da una griglia di piombo. Durante la scarica, il biossido viene ridotto a solfato di piombo (o a una miscela di , di molecole organiche associate a gruppi contenenti zolfo, che le rendono capaci di attaccarsi ...
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Colloidi
Silvia Ardizzone
Nel 1907, Wolfang Ostwald definì i sistemi colloidali "il mondo delle dimensioni trascurate", ponendo l'accento sul fatto che le dimensioni dei componenti di tali sistemi non [...] di Francesco Selmi, il quale descrisse alcune "strane proprietà" di soluzioni in acqua dizolfo, cloruro di argento e blu di dell'area superficiale di campioni dibiossidodi zirconio in funzione della composizione della miscela di reazione per una ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Estrazione e lavorazione dei metalli nel Vicino Oriente antico e in Egitto
Antonio Clericuzio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Vicino [...] uomo.
Il primitivo processo di lavorazione prevede una prima “cottura” per eliminazione delle tracce dizolfo, poi una fusione sito di Kanesh in Cappadocia.
È probabile che oltre allo stagno estratto dalla cassiterite (biossidodi stagno contenente ...
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accumulatore
accumulatóre [agg. (f. -trice) e s.m. Der. del lat. accumulator -oris, da accumulare "ammucchiare" che è da cumulus "cumulo"] [LSF] Denomin. di dispositivi, di vario genere, atti a conservare, [...] solido; il funzionamento e le proprietà sono simili a quelle degli a. a sodio-zolfo (v. oltre). ◆ [FTC] [CHF] [EMG] A. elettrico a ad a. carico sono costituite da biossidodi piombo (o meglio da una soluzione solida di PbO₂ in Pb), quelle negative ...
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Chimica
Elemento chimico, di simbolo Mn, numero atomico 25, peso atomico 54,93; metallo bianco-grigio di aspetto simile al ferro, ma più duro e più fragile, fonde a 1245 °C, bolle a 1962 °C, ha densità [...] biossidodi m. e in permanganati (di colore violetto). I manganati alcalini si preparano per fusione del biossidodi m. in presenza di alcali caustici e di interviene nei processi di fissazione dell’ammoniaca, dell’azoto e dello zolfo, negli animali ...
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selenio Elemento chimico, numero atomico 34, peso atomico 78,96, simbolo Se; fu scoperto da J. Berzelius nel 1817 nelle melme delle camere di piombo di un impianto di acido solforico a Gripsholm (Svezia).
Chimica
Del [...] presso i crateri di alcuni vulcani, in ambiente fumarolico. È invece abbastanza diffuso come seleniuro associato con lo zolfo e con diversi può ottenere riducendo i vapori dibiossidodi s., SeO2, con ammoniaca a temperatura di 600-800 °C o ...
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polveri sospese
loc. s.le f. pl. Polveri presenti in sospensione nell’atmosfera, composte da sostanze altamente inquinanti. ◆ Desta allarme in Italia il bilancio dell’inquinamento urbano. Secondo il primo rapporto Oms-Anpa, presentato ieri...