Composti chimici che, fissandosi su un supporto (da soli o per mezzo di opportuni mordenti), gli conferiscono una determinata colorazione. Le sostanze c. devono essere solubili o disperdibili per poter [...] primulina e dei primi c. al cromo, del nero allo zolfo, e dei derivati solfonati dell’antrachinone. Successivamente, fra le dotati di colore proprio hanno trovato, o trovano ancora, impiego: per es. il cinabro (rosso), il biossidodi titanio ...
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Generalità
Elemento chimico di numero atomico 7, simbolo N (lat. Nitrogenum), peso atomico 14,008, di cui sono noti diversi isotopi, alcuni naturali (147N, 157N), altri radioattivi. Il suo nome deriva [...] solubile in acqua, di formula NO, capace di reagire con notevole facilità con l’ossigeno per dare il biossido d’a.; si può rosso scuro che tende a decomporsi con formazione di ammoniaca e separazione dizolfo. Il terzo, solido cristallino giallo, si ...
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silice Biossidodi silicio, di formula SiO2. Allo stato libero o combinato è uno dei costituenti più abbondanti della crosta terrestre; può esistere in diverse forme cristalline, criptocristalline e amorfe.
In [...] , che la trasforma in tetrafluoruro, SiF4, volatile. Per riscaldamento con tricloruro di fosforo si forma il tetracloruro di silicio, SiCl4, volatile e per riscaldamento con zolfo si forma il solfuro SiS2. Ad alta temperatura il magnesio e l ...
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INCENERIMENTO
Eugenio Mariani
Processo di distruzione dei rifiuti di diverso tipo e natura (solidi, liquidi, pastosi, gassosi, urbani, industriali, tossici, nocivi) mediante combustione controllata [...] cloridrico al solforico nella preparazione del biossidodi titanio (che ha eliminato la formazione dei cosiddetti fanghi rossi), la produzione di vernici ad acqua e di quelle ad alto solido (che hanno ridotto di molto non solo l'impiego ma anche ...
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di Ivano Bertini e Paola Turano
La c. b. (o chimica inorganica biologica) si occupa della chimica degli ioni metallici nei sistemi biologici. Carbonio, idrogeno, azoto, ossigeno, fosforo e zolfo sono i [...] nichel), capace di decomporre l'urea in biossidodi carbonio e ammoniaca. La scoperta di Sumner che l dizolfo come donatori. Centri di tipo due sono tipici degli enzimi con attività di catalizzatori di reazioni di ossidoriduzione. Il rame di ...
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L'applicazione dei metodi elettrochimici ed elettrotermici nel campo della metallurgia, cioè l'e. di tipo elettrochimico, o elettrotermico, può aver per scopo: l'estrazione di metalli da minerali o da [...] da minerali a base dibiossido, assoggettati a parziale riduzione allo stato di composti di manganese bivalente. Tale da ricordare l'elaborazione elettrochimica diretta di anodi con tenori dizolfo relativamente elevati, che potrebbe divenire attuale ...
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La civilta islamica: teoria fisica, metodo sperimentale e conoscenza approssimata. Tecnologia della chimica
Ahmad Y. al-Hassan
Tecnologia della chimica
Le fonti sulla tecnologia chimica araba
Le origini [...] 1,5 dizolfo e 2 di carbone di legna; la percentuale calcolata è di 74,1 di nitrati, 11,1 dizolfo e 14,8 di carbone di legna. Nel manoscritto Istanbul la composizione fornisce le seguenti percentuali: 77 di nitrati, 7,7 dizolfo e 15,3 di carbone di ...
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Biosfera. Origine ed evoluzione
Edward F. DeLong
David M. Karl
Per approfondire la conoscenza dell'origine della nostra biosfera, è opportuno fare riferimento a un utile e chiaro modello di vita minima. [...] prevedono alta pressione, elevata temperatura e presenza dizolfo e ferro è che probabilmente le interconversioni chimiche tra cui il ciclo di Calvin e il ciclo riducente dell'acido citrico, che fissano il biossidodi carbonio, rispettivamente, nelle ...
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Elettrochimica
Roger Parsons
L'elettrochimica ebbe origine agli inizi del XIX secolo. È convenzione indicarne l'atto di nascita con la lettera del 20 marzo 1800 di Alessandro Volta a Joseph Banks, presidente [...] dibiossidodi piombo supportata da una griglia di piombo. Durante la scarica, il biossido viene ridotto a solfato di piombo (o a una miscela di , di molecole organiche associate a gruppi contenenti zolfo, che le rendono capaci di attaccarsi ...
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Colloidi
Silvia Ardizzone
Nel 1907, Wolfang Ostwald definì i sistemi colloidali "il mondo delle dimensioni trascurate", ponendo l'accento sul fatto che le dimensioni dei componenti di tali sistemi non [...] di Francesco Selmi, il quale descrisse alcune "strane proprietà" di soluzioni in acqua dizolfo, cloruro di argento e blu di dell'area superficiale di campioni dibiossidodi zirconio in funzione della composizione della miscela di reazione per una ...
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polveri sospese
loc. s.le f. pl. Polveri presenti in sospensione nell’atmosfera, composte da sostanze altamente inquinanti. ◆ Desta allarme in Italia il bilancio dell’inquinamento urbano. Secondo il primo rapporto Oms-Anpa, presentato ieri...