Eretteo ed Erittonio sono da principio identici: più tardi la figura di Eretteo si stacca da quella di Erittonio e assume vita a sé. La leggenda originaria di Eretteo-Erittonio ne faceva un figlio di Efesto [...] vuol rendere immortale e lo alleva di nascosto dagli altri dei in una cesta dov'essa lo colloca con una o due bisce, affidando poi la cesta alle figlie di Cecrope (Aglauro, Erse e Pandroso) con divieto di aprirla. Ma la curiosità spinge a disobbedire ...
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fugare
Lucia Onder
Con costrutto transitivo, nel senso di " mettere in fuga ", " allontanare ", in Rime XC 5 come el [il sole] fuga oscuritate e gelo, / così, alto segnore, / tu cacci la viltate altrui [...] oppinioni, la veritade poi più liberamente sia ricevuta.
In Pg XIV 37 vertù così per nimica si fuga / da tutti come biscia, alcuni commentatori, tra cui il Vandelli, spiegano " è messa in fuga ", " è scacciata ". Il Parodi (Lingua 280 e 374) e il ...
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accampare
Domenico Consoli
Unicamente in Pg VIII 80, in rima: Nino, della famiglia Visconti di Pisa, ricordando colei che era stata sua sposa ed era poi passata a seconde nozze con Galeazzo dei Visconti [...] , che 'l Melanese accampa): il concetto generale della terzina è che l'arme gentilizia dei Visconti milanesi (una vipera o biscia) scolpita sulla tomba della donna non renderà bella la tomba stessa, non l'ornerà, come avrebbe fatto lo stemma dei ...
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Famiglia milanese le cui origini storiche si possono forse far risalire alla fine del sec. 10º, al momento del costituirsi in Milano del gruppo dei valvassori maggiori o "capitanei". Da una sentenza del [...] appunto all'ufficio di visconte si ricollega l'insegna della biscia, che probabilmente riprodusse il serpe della basilica di S. 1100, e che in questa occasione si aggiungesse, in bocca alla biscia, la figura del saraceno. n Nel 1123 un Guido di ...
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Il digramma (dal gr. di «doppio» + grámma «lettera») è una combinazione di due grafemi che serve a rappresentare, in determinati contesti, un unico suono della lingua. L’italiano ha i seguenti digrammi: [...] e e gl (per la palatale laterale sonora) + i, combinazioni di tre lettere che rappresentano un solo suono, come in biscia o in caviglia.
Alcuni di questi suoni possono essere trascritti anche con grafemi singoli: per es., l’occlusiva velare sorda /k ...
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Araldica
Immagine posta sulla superficie ( campo) dello scudo. Le f. si distinguono in araldiche, naturali, artificiali, chimeriche.
Tipi di figure
Le f. araldiche, proprie dall’arte araldica, sono costituite [...] cicogna, gru, oca, anatra, gallo, colomba ecc.); pesci (delfino, balena, cefalo, rombo, trota, salmone ecc.); rettili (biscia, serpente, vipera, lucertola, ramarro ecc.); insetti (api, farfalle, grilli, ragni ecc.), molluschi. Tra i vegetali: alberi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Irene Zavattero
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La tendenziosità autocelebrativa delle corti signorili si prodiga nella creazione di [...] di Orfeo,
che sequendola un giorno per amore
fu cagion del suo caso acerbo e reo:
perché, fuggendo lei vicina all’acque,
una biscia la punse; e morta giacque.
Orfeo cantando all’Inferno la tolse,
ma non poté servar la legge data,
ché ’l poverel tra ...
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ARGOLI, Andrea
Mario Gliozzi
Nacque nel 1570 in Tagliacozzo, da Ottavio giureconsulto e da Caterina Mati. Ancora giovane si recò a Napoli per dedicarsi agli studi di medicina, matematica e astronomia, [...] 1647, p. 19). Dopo la sostituzione, l'A. rimase ancora a Roma, forse addetto alla biblioteca del cardinale - Lelio Biscia, sino al 1632, quando accettò l'invito della Repubblica veneta di assumere l'incarico dell'insegnamento di matematica nello ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] (gl + i, e; gn + a, e, i, o, u; sc + i, e) e anch’essi possono assumere valore distintivo (per es., biscia ~ bisca, lagna ~ lana, voglia ~ vola).
Il mancato raddoppiamento grafico dell’affricata /ʦ/ intensa davanti ai dittonghi i + a, e, o si spiega ...
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cibo
Riccardo Ambrosini
. Attestata sette volte nel Convivio, la voce ha significato concreto in III III 9 per la natura... de le piante, ha l'uomo amore a certo cibo, non in quanto è sensibile, ma [...] voce per entro le fronde / gridò: " Di questo cibo avrete caro "; Rime LXXXIII 33, per cui v. oltre; Pg VIII 99 una biscia, / forse qual diede ad Eva il cibo amaro). Uso traslato se ne trova in altri cinque passi, di cui quattro sviluppano il motivo ...
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biscia
bìscia s. f. [lat. bestia, lat. volg. bīstia] (pl. -sce). – 1. Nell’uso pop., nome generico d’ogni serpe innocua: correre dietro a una b.; avere paura delle bisce; muoversi, svolgersi, avanzare a biscia, a zig-zag, col movimento sinuoso...
bisca
s. f. [prob. retroformazione dell’ant. biscazza]. – Locale pubblico o privato, in cui più persone convengono per praticare giochi d’azzardo: tenere una b.; frequentatore di bische; improvvisa irruzione della polizia in una b. clandestina....