Drammaturgo (Brescia 1770 - Milano 1819); seguace di Alfieri e imitatore di Foscolo, produsse una gran quantità di mediocri tragedie di schema classico, tra cui notevole seppur effimero successo ebbero [...] Socrate (1804), Annibale in Bitinia (1806), Saffo (1814, che si può considerare la sua opera più riuscita). Sua principale preoccupazione nella stesura dei drammi sembra essere stata quella del rispetto delle unità. ...
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Dinasta (m. 170-169 a. C.) della Cappadocia Pontica dal 185 circa. Resosi indipendente dai Seleucidi, stabilì la sua capitale in Amasia, e allargò i proprî confini conquistando città greche del Ponto. [...] Assalito dai re di Bitinia, di Pergamo e di Cappadocia, dovette restituire la colonia greca di Tios e pagare un tributo. Trasportò la capitale a Sinope, e fondò la città di Farnacea. ...
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Nome di due personaggi romani: 1. Console nel 129 a. C., condusse a termine la guerra d'Asia. Nell'ordinamento della nuova provincia attribuì la Frigia maggiore a Mitridate Filopatore, re del Ponto, cui [...] la contendeva Nicomede di Bitinia. La decisione fu più tardi annullata dal senato, perché risultò che A. era stato corrotto. 2. Probabilmente figlio del precedente. Legato di Mario, console, sconfisse in Sicilia gli schiavi ribelli guidati da ...
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Scrittore latino (n. Como 61 o 62 d. C. - m. 114 circa), figlio di L. Cecilio Cilone e di Plinia, sorella di P. il Vecchio. Fu scolaro di Quintiliano e di Nicete Sacerdote, fu amico di filosofi come Eufrate [...] stato praefectus aerarii Saturni; poi (111 e 112) fu legatus Augusti pro praetore consulari potestate come governatore della provincia di Bitinia e Ponto; morì quando era ancora nella provincia, o poco dopo il suo ritorno a Roma. Nel 90, rimasto ...
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M. Eupatore Dioniso (132 a. C. - 63 a. C.), abbattuto nel 112 il potere della madre Laodice che governava dal 120, anno in cui fu assassinato il padre M. V Evergete, s'impadronì dello stato pontico, del [...] all'Eufrate. Mentre Roma era impegnata nella guerra sociale, M. riu scì a cacciare Ariobarzane e Nicomede IV, nuovo re di Bitinia, ma non appena Roma poté mandare Manio Aquilio con l'incarico di restaurare i due re, M. seppe cedere abilmente alle ...
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Figlio del precedente; durante il regno del fratello maggiore Eumene II (197-59 a. C.) cooperò lealmente con lui e con i Romani, dei quali il regno di Pergamo era alleato, combattendo a Magnesia (190) [...] contro Antioco III, contro i Galati (189), contro Prusia II re di Bitinia e Farnace re del Ponto, e a Pidna (168), sempre con i Romani, che lo avrebbero anzi appoggiato in un eventuale tentativo di salire al trono. Divenuto, alla morte di Eumene II ( ...
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Nome di varî santi e beati, fra cui: 1. A. di Alessandria (v. la voce). 2. A. Atonita, santo: monaco all'Àthos (alla nascita, Abramo; Trebisonda 920 circa - M. Àthos 1003 circa); studiò a Costantinopoli, [...] ove conobbe il futuro imperatore Niceforo Foca; fu poi monaco sul M. Kyminàs in Bitinia, quindi all'Àthos, sotto falso nome; rintracciato però da Niceforo, dovette accompagnarlo nella spedizione contro i Saraceni (960). Al suo ritorno all'Àthos, vi ...
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Poeta bizantino (sec. 6º); ebbe la carica di silenziario alla corte di Giustiniano e fu amico di Agatia, che ne scrisse un elogio. Compose, alla maniera alessandrina, otto epigrammi e due poemetti descrittivi [...] sul tempio di Santa Sofia, importanti per la storia dell'arte. Gli si attribuisce un poemetto sulle terme pitiche (in Bitinia). ...
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Figlia (n. forse 318 - m. 354) di Costantino il Grande, sposò (335) il cugino Annibaliano e ottenne il titolo di Augusta; dopo la uccisione di lui (337) sposò Gallo, creato Cesare da Costanzo II (351), [...] con cui andò ad Antiochia. Tornando in Occidente per intercedere per il marito caduto in disgrazia presso l'imperatore, morì in Bitinia. Fu sepolta a Roma nel mausoleo che si era fatto costruire in un suo terreno della Via Nomentana, ove aveva ...
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Fratelli, di origine moabita, monaci di S. Saba in Palestina e preti (sec. 9º); avversi all'iconoclastia, per questo subirono più volte la prigione e le torture: furono relegati nell'isola di Afusia (Propontide), [...] a fuoco sulla fronte versi infamanti (da cui il loro soprannome di Graptoi), poi a Kartal e infine ad Apamea di Bitinia dove Teodoro, prete, morì. Teofane, liberato, fu poi vescovo di Nicea e morì a Costantinopoli nell'845. Festa, nei sinassarî ...
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bitinia
bitìnia s. f. [lat. scient. Bithynia, dal nome lat. della Bitinia (v. bitinio)]. – Genere di molluschi gasteropodi comprendente specie erbivore che vivono in acque dolci, tra la vegetazione e sul fango.
bitinico
bitìnico agg. [dal lat. Bithynĭcus, gr. βιϑυνικός] (pl. m. -ci). – Della Bitinia, bitinio; fu in partic. soprannome di Pompeo in quanto ritolse la Bitinia, lasciata dal re Nicomede in eredità ai Romani, a Mitridate che l’aveva occupata.