Iconografia
FFrancesco Gandolfo
Davanti a ciò che è stato realizzato sotto la diretta committenza di Federico II, è parso possibile chiedersi se, per la prima volta nella storia, alcune delle immagini [...] Federico II e l'arte del Duecento italiano, a cura di A.M. Romanini, Galatina 1980, pp. XI-XV.
E. Paratore, L'ambone di Bitonto e la predica dell'abate Nicola di Bari, ibid., pp. 227-235.
L. Quartino, Un busto genovese di Federico II, ibid., pp. 289 ...
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CARABELLESE, Francesco
Biagio Ferrante
Nacque a Molfetta il 13 maggio 1873 da Antonio, proprietario agricolo, e da Chiara Panunzio. Frequentò a Firenze l'istituto di studi superiori, laureandosi nel [...] corso di paleografia e, diplomatica, e di quello speciale di storia dell'arte. Entrò presto nell'insegnamento liceale, iniziando la carriera a Bitonto.
Sul finire dell'anno 1895 il C. aveva conosciuto l'editore V. Vecchi di Trani, che gli fu largo di ...
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DE FILIPPIS, Nicola
Antonio Castellano
Nacque a Triggiano (Bari) nel 1694 da Leonardo e da Anna Camilla Manzionna, appartenenti al ceto borghese e terriero locale. Giovanissimo, fu avviato alla carriera [...] degli ultimi esponenti della bottega bitontina di Carlo Rosa, partecipando, probabilmente, ai cicli decorativi nelle chiese di Bitonto (chiesa del Crocifisso) e Palo del Colle (chiesa del Purgatorio).
Stando alle rievocazioni del Garruba (1944), fu ...
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Generale (Savigny, Lorena, 1682 - Pierre, Saône-et-Loire, 1765). Nella guerra per la successione di Spagna (1701-13), si distinse in Italia nelle battaglie di Luzzara (1702) e di Cassano (1703); passò [...] presso il duca di Parma (1732), comandò (1734) le truppe spagnole che combattevano in Italia e si distinse a Bitonto (1734); luogotenente generale (1735); cadde in disgrazia (1737) con la caduta del cognato, il ministro Germain-Louis de Chauvelin ...
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ROGADEO
Giuseppe Gargano
– La casata è attestata nella città di Ravello (Salerno) sin dagli inizi dell’XI secolo.
Nel 1018 alcuni suoi esponenti fondarono infatti, insieme ad altre famiglie autoctone, [...] della chiesa di S. Giovanni del Toro.
Sin dall’anno 1204, inoltre, un ramo della stirpe si era trasferito a Bitonto per interessi mercantili nella persona di Giacomo; quarant’anni più tardi si era insediato a Trani, per le stesse ragioni, Giovanni ...
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Strada romana, detta dagli antichi regina viarum. Prende il nome dal censore Appio Claudio che ne iniziò la costruzione nel 312 a.C. e tracciò il percorso da Roma a Capua. Fu prolungata dopo il 268 a.C. [...] un secondo tronco (A. Traiana) da Benevento, attraverso Aecae (Troia), Herdoniae (Ordona), Canusium (Canosa), Rubi (Ruvo), Butuntum (Bitonto), Barium (Bari), Gnatia, fino a Brindisi. La via aveva stazioni (per alloggio e cambio dei cavalli) ogni 7 o ...
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BORGOGNONI, Teodorico
Antonio Alecci
Figlio di Ugo, nacque a Lucca nel 1205. Ultimo di quattro fratelli, seguì nel 124 il padre a Bologna. Molto probabilmente in giovane età entrò nell'Ordine dei domenicani, [...] IV lo nominò proprio penitenziere e in seguito lo elevò alla dignità vescovile. Nel 1262 il B. fu creato vescovo di Bitonto, ma sembra che non prendesse mai possesso della sua sede: in quel medesimo anno, infatti, lo troviamo risiedere a Lucca, in ...
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LACAITA, Giacomo Filippo
Mario Menghini
Uomo politico ed erudito, nato a Manduria il 4 ottobre 1813, morto a Napoli in una villa di Posillipo il 4 gennaio 1895. Andato a diciott'anni a Napoli, vi si [...] . Tornò in Italia, a Torino, nel 1861, poi si trasferì con la capitale a Firenze. Deputato per il collegio di Bitonto al primo parlamento italiano, il 28 febbraio 1876 fu creato senatore.
Oltre a un Catalogue of the Library of Chatsworth, edito ...
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Potente e ricca famiglia del Regno di Napoli che comincia ad avere rilievo storico già nell'età dei primi Angioini. Fra tutti ricordiamo Filippo, arcivescovo di Napoli dal 1288 al 1301, insigne per le [...] , siniscalco al tempo di Giovanna I (tra il 1343 e il 1381); Enrico (m. 1412), dell'obbedienza di Urbano VI, vescovo di Bitonto (1382-83), poi di Trani (1383-90), infine, arcivescovo di Napoli (1390-1400), che restaurò la facciata del duomo e vi ...
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CEGLIE di Bari
M. Gervasio
Borgata, a 6 km a S di Bari, il cui nome è di origine greca (Κελία; sulle monete: Καιλίνων) e va collegato con la ellenizzazione del luogo, pur non derivandolo dalla fondazione [...] colon. (p. 262) è ricordato l'ager Caelinus, e una Celia è segnata all'altezza di Bari, 9 miglia prima di Bitonto, sui tardi itinerarî romani. Dall'antica necropoli cegliese derivano non pochi oggetti di oro, di bronzo, di terracotta e una enorme ...
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subarea
(sub-area, sub area), s. f. Area, zona, settore, compresi in un’area più grande, dalla quale dipendono. ◆ In provincia di Bari le sub aree sono sei. Ma solo in tre, Bari, Bitonto e Monopoli, l’apertura di un ipermercato è considerata...