DEODATO di Orlando (D. Orlandi)
Giovanna Damiani
Pittore lucchese ma largamente operoso anche a Pisa, noto per alcuni dipinti firmati e datati cui si accompagna un certo numero di documenti. La prima [...] ultimi decenni del Duecento tra Toscana, Umbria e Lazio, e il rapido volgersi da moduli ancora propriamente bizantini al linguaggio moderno rappresentato da Giotto attraverso Cimabue, sebbene appaia nulla più che mera adesione esteriore piuttosto ...
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LANDOLFO
Valeria Beolchini
Ultimo principe longobardo di Benevento, sesto di questo nome, fu associato al trono dal padre Pandolfo (III) nell'agosto o settembre 1038.
In quell'anno Guaimario (IV) di [...] Principautés lombardes de l'Italie méridionale (IX-XI siècles), Paris 1907, pp. 120-123; G. Gay, L'Italia meridionale e l'Impero bizantino. Dall'avvento di Basilio I alla resa di Bari ai Normanni (867-1071), Firenze 1917, pp. 447, 452, 470, 486, 519 ...
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LANDOLFO
Valeria Beolchini
Primogenito del più illustre esponente della dinastia capuana, Pandolfo (I) Capodiferro, e di Aloara, figlia di un certo conte Pietro, L. divenne principe di Capua e Benevento [...] Sicilia avevano ripreso a infestare le coste della Puglia e della Calabria, ma in realtà con l'obiettivo di espellere i Bizantini dall'Italia. La morte di Pandolfo (I) rese la situazione ancora più instabile e il giovane imperatore sassone si trovò a ...
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GIORGIO
Andrea Bedina
Signore di Ravenna (710 circa - 711 circa). Di lui non restano che poche e frammentarie notizie. Grazie allo storico ravennate Agnello - unica fonte che lo menzioni - che ne accenna [...] su cultura e scuola in Ravenna antica dal V al X secolo, Ravenna 1986, pp. 14, 196; A. Guillou - F. Burgarella, L'Italia bizantina. Dall'esarcato di Ravenna al tema di Sicilia, Torino 1988, pp. 50, 309; B. Andreolli, Il potere signorile tra VIII e X ...
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CORDUBA, Alonso (de)
Clara Gelao
Probabilmente di origine spagnola, risiedette a Bitonto (Bari) dove tenne bottega di pittore; si sposò due volte e dalla seconda moglie ebbe il figlio Francesco, incisore. [...] committenza. Nel panorama della pittura pugliese del tardo Cinquecento e primo Seicento, ancora tributaria degli stilemi bizantini, talvolta aggiornati sulla linea del goticismo vivarinesco o sull'opulento manierismo del giovane Palma, la pittura ...
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Matisse, Henri
Michela Santoro
Esprimere con il colore l’energia della vita
Il francese Henri Matisse è uno dei pittori più importanti del 20° secolo. Come Picasso, egli ha aperto la strada a un tipo [...] predomina la tinta giallo oro, che ricorda appunto l’oro (simbolo del divino) usato nelle icone e nei mosaici bizantini.
Anche se Matisse è universalmente conosciuto come maestro dei colori, va tuttavia ricordata la sua vastissima produzione grafica ...
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Franchi
Antonio Menniti Ippolito
I fondatori della Francia
I Franchi erano un insieme di popolazioni germaniche stanziate lungo il confine dell'Impero Romano: sotto la guida dei sovrani della dinastia [...] a s. Pietro, e dunque al papa, molte città e territori, tra cui Ravenna, che avevano fatto parte dei domini bizantini.
Pipino il Breve morì nel 768, lasciando eredi i figli Carlo e Carlomanno. I due proseguirono nella politica del genitore e ...
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CALCONDILA, Basilio (Iohannes Basileios Romylos)
Peter Schreiner
Nacque a Firenze il 18 sett. 1490. Il padre, Demetrio Calcondila, presente alla corte di Lorenzo de' Medici sin dal 1475, aveva sposato, [...] di Roma, I, Roma 1803, p. 76; D. G. Kampouroglous, Οί Χαλκοκόδυλαι, Atene 1926, pp. 214-215, 275; G. Cammelli, Idotti bizantini e le origini dell'umanesimo, III, Demetrio Calcondila, Firenze 1954, ad Indicem;V.Fanelli, Il ginnasio greco di Leone X a ...
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Costruzione di una certa grandezza e capacità (stazza lorda superiore a 50 t; per stazze inferiori si parla di imbarcazione), adibita al trasporto per acqua di persone, merci, o anche ad azioni belliche. [...] maggiori unità marittime toccò valori cospicui (n. lusorie fino a 40 ordini di remi). Dopo la caduta dell’Impero Romano, i Bizantini conservarono un tipo di n. militare a remi, con vela ausiliaria (trevo), il dromone, poco diverso dalla liburna e che ...
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Scrittore greco (n. a Samosata nella Siria Commagene verso il 125 d. C. - m. verso la fine del sec. 2°). Di origine forse semitica, apprendista scultore da ragazzo, si volse presto agli studî letterarî [...] spregiudicatezza della sua critica contro il mondo e soprattutto contro la religione pagana (il che spiega la sua fortuna presso gli eruditi bizantini, dal 9° sec. in poi). Ma in realtà manca a L. lo sdegno interiore di un Giovenale, e il mondo degli ...
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bizantina
biżantina s. f. [propr. (veste) bizantina]. – Sopravveste corta e ornatissima, di tessuti pesanti tramati d’oro e d’argento, cosparsa di gemme, adoperata dalle donne di rango elevato nell’Impero romano d’Oriente.
bizantinismo
biżantinismo s. m. [der. di bizantino]. – 1. Il perdersi in questioni e in sottigliezze eccessive (con riferimento alle controversie teologiche frequenti nel mondo bizantino); il termine è anche usato talvolta a proposito di vane...