Nel diritto bizantino, manuale giuridico. Il termine compare nel testo legislativo Pròcheiros nòmos, con il quale Basilio I (879) iniziò il riordinamento del diritto civile. ...
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Cesare bizantino (1062-1137); marito di Anna Comnena, tentò di succedere (1118) al suocero Alessio Comneno, cercando di soppiantare, senza però riuscirvi, Giovanni II. ...
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Generale bizantino (m. 1014), stratego di Tessalonica sotto Basilio II; si segnalò nella lotta contro i Bulgari; perdette la vita in un'imboscata. ...
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spatario Nell’Impero bizantino (dopo il sec. 4°), alto funzionario dipendente dal capo della casa militare della corte di Costantinopoli e, nel governo locale dell’Italia bizantina, dal catapano (➔). ...
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Grado dell’esercito bizantino.
In origine, il capo del drùngos, reparto che poteva avere fino a 3000 uomini. Dall’8° sec. il titolo era riservato ai comandanti marittimi. ...
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Retore bizantino (sec. 11º), vissuto a Costantinopoli; scrisse prolegomeni alla retorica e commentarî ai proginnasmi di Aftonio e ai trattati di Ermogene, conservandoci frammenti di precedenti commentatori. ...
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Titolo bizantino, forse istituito dall’imperatore Eraclio I (610-641). Solitamente attribuito ad alti funzionari e generali, ebbe origine dagli spatari che figuravano nelle processioni imperiali. ...
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Cesare e generale bizantino (sec. 13º); al servizio dell'imperatore Michele VIII Paleologo (1261-82); pur mediocre capo militare, riuscì a togliere Costantinopoli ai Latini (1261). ...
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bizantino
biżantino agg. [dal lat. tardo Byzantinus]. – 1. Di Bisanzio, antichissima città (gr. Βυζάντιον, lat. Byzantium) all’imboccatura del Mar Nero, tra il Corno d’Oro e il Mar di Marmara, che dopo la conquista di Costantino (323 d.C.)...
bizantina
biżantina s. f. [propr. (veste) bizantina]. – Sopravveste corta e ornatissima, di tessuti pesanti tramati d’oro e d’argento, cosparsa di gemme, adoperata dalle donne di rango elevato nell’Impero romano d’Oriente.