Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
L’Italia non è un Paese povero: dall’AGIP all’ENI
Fabio Catino
In una tarda serata di fine inverno del 1960, Joris Ivens, talentuoso e problematico regista olandese, presenta a Enrico Mattei (1906-1962), [...] dell’ENI strutturata attraverso collaborazioni eccellenti – apparterranno a questa tradizione, nel solo ambito documentaristico, Alessandro Blasetti, Bernardo Bertolucci, Gillo Pontecorvo, Sergio Zavoli, Leonardo Sciascia –, il film si avvaleva del ...
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Masetti, Enzo
Paolo Patrizi
Compositore, nato a Bologna il 19 agosto 1893 e morto a Roma l'11 febbraio 1961. Musicista tra i più attivi nel cinema italiano del dopoguerra, M. fu sensibile alle ragioni [...] di William Dieterle, con una pregevole pagina sinfonica (la scena della pesca del tonno); il sodalizio con Alessandro Blasetti, che dopo una serie di documentari sfociò nella partitura magniloquente per il film storico Fabiola (1949); Il brigante ...
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Soggetto
Giuliana Muscio
Il termine soggetto (ingl.: story) indica il nucleo narrativo, la storia, da cui si sviluppa la sceneggiatura. Il soggetto può essere una storia originale, scritta per lo schermo, [...] story, nel cinema italiano il s. non ha ricevuto un'attenzione costante. Negli anni Trenta, il regista Alessandro Blasetti auspicava anzi la creazione dell'Ufficio soggetti anche a Cinecittà, identificando nelle carenze di questa fase ideativa una ...
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Almirante, Ernesto
Italo Moscati
Attore teatrale e cinematografico, nato a Mistretta (Messina) il 24 dicembre 1877 e morto a Bologna il 13 dicembre 1964. Caratterista vivace, lavorò con significativi [...] Pietro Germi per Il testimone (1946), da Luigi Zampa per Vivere in pace (1947) e Anni difficili (1948), da Alessandro Blasetti per Prima comunione (1950), da Mario Monicelli per Guardie e ladri (1951) e da Federico Fellini per Lo sceicco bianco (1952 ...
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Betti, Ugo
Francesco Suriano
Drammaturgo, poeta e sceneggiatore, nato a Camerino il 4 febbraio 1892 e morto a Roma il 9 giugno 1953. Autore di oltre trenta lavori drammatici, all'attività teatrale affiancò [...] Salvini con L'orizzonte dipinto (1941), film del debutto di Valentina Cortese, sino a Un giorno nella vita (1946) di Alessandro Blasetti. Il film più importante per l'epoca al quale B. partecipò, fu Bengasi (1942) di Augusto Genina, che ottenne la ...
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L'armata Brancaleone
Giacomo Manzoli
(Italia/Francia 1965, 1966, colore, 119m); regia: Mario Monicelli; produzione: Mario Cecchi Gori per Fair Film/ Les Films Marceau; sceneggiatura: Age e Scarpelli, [...] Luigi Malerba e Antonio Marchi, e l'ispirazione di fondo proverrebbe dalle rappresentazioni storiche realistiche o neorealistiche di Blasetti e Rossellini. Per Age, invece, l'ispirazione sarebbe venuta da film di genere che offrivano una prospettiva ...
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Duranti, Doris
Italo Moscati
Nome d'arte di Dora Durante, attrice cinematografica, nata a Livorno il 25 aprile 1917 e morta a Santo Domingo (Repubblica Dominicana) il 10 marzo 1995. Tra le dive più [...] .N. Tolstoj in cui appare meno convincente rispetto alle interpretazioni precedenti, e Nessuno torna indietro (1945) di Alessandro Blasetti, mentre Rosalba di Ferruccio Cerio e Max Calandri non fu mai portato a termine. Aiutata da Pavolini, riparò in ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] C. Gallone, A. Genina, A. Palermi, G. Alessandrini), le sole opere di un certo valore furono quelle di A. Blasetti e di M. Camerini, specializzatosi nella commedia leggera. Caratteristico lo stile dei telefoni bianchi (1936-43), così chiamato perché ...
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Soldati, Mario
Raffaele Manica
Scrittore, sceneggiatore e regista cinematografico, nato a Torino il 17 novembre 1902 e morto a Tellaro (La Spezia) il 19 giugno 1999. Uomo esuberante e narratore di vena [...] come Acciaio (1933) di Walther Ruttmann, da una novella di L. Pirandello, e La contessa di Parma (1937) di Alessandro Blasetti. Nel 1935 aveva pubblicato 24 ore in uno studio cinematografico e uno dei suoi libri più celebri, America primo amore. Dopo ...
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Tra le caratteristiche principali della lingua dei media si rileva quella del riuso, ovvero della citazione (spesso non esplicita, la cosiddetta criptocitazione: Bazzanella 2004) di frasi, locuzioni, nomi [...] un film propaga un titolo già noto, d’ambito letterario o teatrale, com’è il caso, tra i tanti, della Cena delle beffe (A. Blasetti, dal dramma di S. Benelli) o del Postino suona sempre due volte (T. Garnett e poi B. Rafelson, dal romanzo di J. Cain ...
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