(o sterroblastula) In embriologia, blastula senza blastocele, con blastomeri interni, o che si estendono dall’esterno verso l’interno, derivata dalla segmentazione totale dell’uovo. ...
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In embriologia, tipo di blastula privo di blastocele, in cui le cellule interne non raggiungono la superficie. Lo stadio di m. si trova nei Celenterati. Con lo stesso nome si indica, nei Vertebrati, uno [...] stadio della segmentazione caratterizzato da blastomeri grandi e poco numerosi, che precede lo stadio di blastula (fig.) ...
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Stadio dello sviluppo embrionale dei Metazoi. Nelle b. derivate da uova a segmentazione oloblastica è una piccola sfera cava limitata da una parete di cellule con una cavità, il blastocele o cavità di [...] segmentazione. In quelle meroblastiche (a segmentazione parziale), la b. è una massa cellulare discoidale ( blastoderma o blastodisco) ...
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segmentazione
Giuseppina Barsacchi
Suddivisione dell’uovo fecondato in tante cellule progressivamente più piccole (i blastomeri), nella prima fase dello sviluppo animale. Tale processo in molti animali [...] conduce alla formazione di una sfera cava rivestita da cellule: la blastula, la cui cavità interna è detta blastocele. La segmentazione comporta cicli cellulari molto brevi, in cui la replicazione del DNA e la mitosi – seguita dalla divisione ...
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Biologia e medicina
Spostamento di una cellula o di un organo dalla sede abituale.
Le cellule migranti (o migratorie o macrofagi), di natura reticolo-endoteliale, hanno notevole importanza nei fenomeni [...] , che si verifica nell’embrione di alcuni animali, dove gruppi di cellule costituenti la blastula raggiungono la cavità del blastocele e formano l’endoderma.
Fisica
Il movimento d’insieme di particelle per effetto di un campo di forza, del ...
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MINTZ, Beatrice
Marco Vari
Biologa statunitense, nata a New York il 24 gennaio 1921. Professore di Genetica all'università della Pennsylvania (1965-75), è attualmente membro dell'Istituto per la ricerca [...] cellule di teratocarcinoma possono rivelarsi totipotenti, e le loro caratteristiche cancerose possono essere reversibili. Inserendo nel blastocele cellule geneticamente marcate, provenienti da una linea cellulare di tumore, si sviluppa una progenie a ...
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SVILUPPO (XXXIII, p. 71)
Pasquale Pasquini
Nell'embriologia sperimentale degli ultimi venticinque anni, l'attenzione dei ricercatori si è sempre più concentrata sul problema dell'induzione embrionale, [...] (1940-1949, ecc.), che ottenne induzioni di strutture cefaliche (archencefalo) da tessuti di fegato di cavia impiantati nel blastocele di una giovane gastrula di Triturus e, invece, strutture caudali (deuterencefalo) da tessuti di rene di cavia e di ...
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In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...] si trasforma in una massa costituita da numerose cellule (blastomeri), che nel caso più comune delimitano una cavità centrale (blastocele). Allo stadio caratterizzato da pochi blastomeri sferici e da una cavità centrale si dà il nome di morula. Si ...
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Embriologia
Alberto Monroy
di Alberto Monroy
Embriologia
sommario: 1. Introduzione generale. 2. La ricerca embriologica nella prima metà del secolo. a) Regolazione e prelocalizzazione. b) Induzione [...] in una complessa serie di movimenti di massa delle cellule che, in strato compatto, si muovono verso l'interno del blastocele. Nel caso più semplice il movimento causa l'invaginazione di una determinata area, dando luogo alla formazione di una ...
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In biologia, si dice di cellula indifferenziata che può agire da precursore di un clone di cellule differenziate, ma che mantiene la capacità di autorinnovarsi per produrre altre cellule s. identiche.
Cellule [...] in qualsiasi altro tipo di cellule. Le cellule della blastocisti formano un involucro sferico che circonda una cavità, il blastocele, con un polo caratterizzato da un accumulo più denso di cellule. L’intero strato delle cellule viene detto ...
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protocele
protocèle s. m. [comp. di proto- e -cele2]. – In embriologia, al termine dello stadio di blastula, la cavità primitiva del corpo animale, detta anche blastocele o celoma primario.