OSTETRICIA (XXV, p. 737; App. II, 11, p. 470; III, 11, p. 334)
Adriano Bompiani
Nel decennio trascorso, l'o. si è sviluppata lungo vari filoni di ricerca e clinico-assistenziali, qui schematicamente [...] a minor dosaggio di estroprogestinici o progestinici; spirale endouterina interferente con il transito e impianto della blastocisti, ecc.). Migliori conoscenze sono state acquisite per i "metodi naturali" di controllo del concepimento (individuazione ...
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Riproduzione
Riccardo Pierantoni
La riproduzione è il meccanismo attraverso il quale vengono generati nuovi individui in modo da garantire la sopravvivenza di una specie. Per indicare la notevole forza [...] può avvenire l'eventuale fecondazione. Se non viene fecondato l'ovocita degenera, altrimenti si verifica l'impianto della blastocisti dell'embrione nell'endometrio dell'utero. La porzione inferiore dell'utero, detta cervice, sporge leggermente nella ...
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Fecondazione
Jacques Testart
La fecondazione è il momento fondamentale della riproduzione sessuale e consiste nell'unione di due gameti di sesso diverso, allo scopo di produrre un uovo fecondato, o [...] . Dal trofoblasto e dal bottone embrionale si sviluppano, rispettivamente, la placenta e l'embrione. Questa formazione, detta blastocisti, si libera della zona pellucida e comincia ad annidarsi nella mucosa uterina: a partire dal 7° giorno inizia ...
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Genetica molecolare
Maurizio Chiurazzi
La genetica molecolare è la disciplina scientifica focalizzata sullo studio della struttura e sulla funzione dei geni a livello molecolare. In particolare, la [...] topo (cellule ES). Una cellula ES è ottenuta e messa in coltura a partire da embrioni di topo allo stadio di blastocisti. Quando le cellule ES sono microiniettate in un embrione ospite a uno stadio di differenziamento molto precoce, grazie alla loro ...
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Genetica
Raffaella Elli
(XVI, p. 509; App. II, i, p. 1022; III, i, p. 716; IV, ii, p. 7; V, ii, p. 372)
Le tecniche veloci e sensibili sviluppatesi a partire dalla metà degli anni Settanta, che complessivamente [...] lo stesso nell'uomo, nel verme e nella mosca.
Nell'embrione umano l'inattivazione si verifica allo stadio di blastocisti quando l'embrione è costituito da circa 200-400 cellule. Il cromosoma eterocromatico inattivo è visibile al microscopio ottico ...
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Alla ricerca dei morfogeni
Edoardo Boncinelli
(Dipartimento di Ricerca Biologica e Tecnologica, Istituto Scientifico San Raffaele Milano, Italia)
Lo sviluppo embrionale e postembrionale del cervello [...] (Bally-Cuif e Boncinelli, 1997). La sua espressione nel topo è già rilevabile nelle strutture embrionali della blastocisti appena impiantata a partire da embrioni di cinque giorni e mezzo, uno stadio ancora precedente alla formazione della ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1991-2000
1991-2000
1991
Il sistema operativo Linux. Uno studente finlandese, Linus Torvalds, sviluppa il sistema operativo Linux. Il sistema può essere distribuito, [...] embrionali. James Thompson della University of Wisconsin ottiene la crescita in vitro di linee di cellule staminali ottenute da blastocisti umana.
1999
Il calcolo di Kirby. Il matematico statunitense Robert E. Gompf e l'ungherese András I. Stipsicz ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1981-1990
1981-1990
1981
Il sistema operativo MS-DOS. Tale sistema, realizzato dalla Microsoft e destinato a dominare nel suo settore, è utilizzato per la prima [...] , ottengono cellule mutanti che mancano del gene della β-2 microglobulina; queste cellule sono poi iniettate in una blastocisti per generare topi chimerici. Appare assai interessante l'approccio, oltre al modello specifico di studio del ruolo del ...
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blastocisti
s. f. [comp. di blasto- e -cisti]. – 1. In embriologia, stadio dello sviluppo embrionale dei mammiferi che si costituisce al termine della segmentazione dell’uovo; è formato da un accumulo sferoidale di cellule ricche di RNA, rivestito...