UOVO (lat. ovum; fr. øuf; sp. huevo; ted. Ei; ingl. egg)
Pasquale PASQUINI
Pericle PERALI
È il gamete femminile o macrogamete, cellula quiescente di dimensioni assai considerevoli che ha in genere accumulati [...] organi dell'organismo futuro. Con la segmentazione tali regioni, o meglio i materiali in esse contenuti, vengono a essere distribuiti nei blastomeri, per cui secondo il Conklin, si hanno uova a segmentazione determinata quando fin dal principio i ...
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Anatomia
Termine riferito a formazioni anatomiche o di elementi istologici disposti a s.: ganglio s. o ganglio di Corti, il ganglio situato nel canale s. dell’orecchio interno e in rapporto col ramo cocleare [...] della segmentazione radiale, si compiono obliquamente rispetto all’asse polare e all’equatore dell’uovo. Ne deriva che i blastomeri non si sovrappongono gli uni sugli altri regolarmente, ma si alternano gli uni agli altri (come avessero subito una ...
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GEMELLI (lat. gemini; fr. jumeaux; sp. gemelos; ted. Zwllinge; ingl. twins)
Giulio Chiarugi
Fra i fattori dai quali dipende il grado della prolificità nei Mammiferi è da considerare il numero dei prodotti [...] adatte (v. embriologia, XIII, p. 873 segg.), si può ottenere un embrione intero da un frammento di uovo o da cellule (blastomeri) isolate durante la segmentazione dell'uovo (fig. 2); in qualche caso anche da uova sezionate in due in fase di sviluppo ...
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L'Ottocento: biologia. La citologia
François Duchesneau
La citologia
La teoria cellulare, formulata da Theodor Schwann e rielaborata nel corso del decennio 1850-1860 da Robert Remak e da Rudolf Virchow, [...] chimiche sui generis di cui la cellula era sede. Si considerino, a titolo di esempio, le cellule semplici dei blastomeri o le cellule incolori del sangue che caratterizzano lo stato embrionale. I processi chimici che si svolgono all'interno di ...
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REVERBERI, Giuseppe
Fabio De Sio
REVERBERI, Giuseppe. – Nacque a Cannara (Perugia), il 20 agosto 1901 da Luigi e da Cesira Zamboni.
Laureatosi in teologia presso il Pontificio Ateneo Lateranense nel [...] come nelle uova di Ascidia lo sviluppo fosse a mosaico: già dopo la quarta divisione, le quattro paia di blastomeri dissociate non erano in grado di produrre un organismo completo. Questi esperimenti sono ancora citati nei manuali di biologia dello ...
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WILSON, Edmund Beecher
Pasquale Pasquini
Biologo americano, nato a Geneva nell'Illinois (Stati Uniti) il 19 ottobre 1856. Laureato in scienze naturali alla Johns Hopkins University nel 1881, fu professore [...] e all'affermazione della teoria del musaico nello sviluppo; ha chiarito i fenomeni di autodifferenziamento dei blastomeri isolati, fornendo nuove spiegazioni intorno alla specificità di essi. Fondamentali i reperti ottenuti sulla totipotenza delle ...
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L'Ottocento: biologia. La teoria cellulare
François Duchesneau
La teoria cellulare
Nel XIX sec. la teoria cellulare assume una posizione di primo piano in tutti i programmi di ricerca morfologici e [...] era teatro. Remak tentò di individuare a partire dall'uovo fecondato il processo di formazione e di moltiplicazione dei blastomeri, vale a dire delle sfere nate dalla segmentazione iniziale dell'uovo, con l'intento di ricostruire il differenziamento ...
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staminale, cellula
staminale, cèllula locuz. sost. f. – Cellula non specializzata presente in tutti gli organismi viventi, dotata essenzialmente di due caratteristiche: a) autorinnovamento, ossia la [...] e .
Cellule staminali embrionali. − Le c. s. totipotenti derivano dall’embrione allo stadio di preblastocisti (4-8 blastomeri) e possono generare un organismo vivente. Dopo la terza divisione cellulare, le cellule iniziano a specializzarsi, divenendo ...
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Sono animali dal corpo formato da un numero molto variabile di anelli o segmenti (metameri, somiti o zoniti) più o meno simili, ad eccezione di alcuni segmenti differenziati nella regione cefalica (fig. [...] di rintracciare fino dai primi stadî di sviluppo le prelocalizzazioni degli organi della larva o dell'adulto, nei primi blastomeri già determinati. Questo fatto si è riscontrato anche nello sviluppo dei Turbellarî e dei Molluschi, le uova dei quali ...
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Biologo e filosofo, nato il 28 ottobre 1867 a Kreuznach. Studiò ad Amburgo, Friburgo, Jena, ove si laureò in scienze naturali nel 1889. Fu discepolo di E. Haeckel, dalla cui scuola poi si allontanò per [...] e il concetto di "organismo considerato come una macchina" non poteva stare in accordo con i risultati ottenuti sui blastomeri totipotenti; né l'armonia, ammessa dal D., come regolatrice dei fenomeni della determinazione nelle diverse parti dell'uovo ...
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blastomero
blastòmero s. m. [comp. di blasto- e -mero]. – In embriologia, ciascuna delle cellule in cui si divide l’uovo durante il processo di segmentazione; i blastomeri possono essere della stessa grandezza, oppure di dimensioni differenti...
totipotente
totipotènte agg. [comp. del lat. totus «intero» e di potente inteso nel suo valore participiale («che può, che ha la capacità di»)]. – 1. In embriologia animale, riferito a certi blastomeri (come quelli delle uova dei ricci di...