PLANTAGENETI
M. Di Fronzo
Dinastia inglese il cui nome deriva dal soprannome di Goffredo V il Bello, conte d'Angiò (1128-1151) e duca di Normandia (dal 1144), che aveva per emblema un ramo di ginestra [...] , aveva sposato Guglielmo II re di Sicilia) e i contemporanei Walter Map, Robert de Torigni e soprattutto Pierre de Blois descrissero il sovrano come un infaticabile costruttore di castelli, un vero amante e protettore delle arti, pur rimpiangendo i ...
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Architettura
Alessandro Cappabianca
Il rapporto tra architettura e cinema
Spazialità del cinema e spazio dell'architettura
Il rapporto tra a. e cinema, ricco di implicazioni, scambi e sfumature, non [...] du duc de Guise (1908) di Charles Le Bargy e André Calmettes, nel quale gli enormi saloni del castello di Blois erano stati riprodotti in studio dallo scenografo Émile Bertin. È in queste scenografie, per quanto 'false', per quanto ancora in ...
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MOTTA
S. Coccia
Castello realizzato mediante un accumulo artificiale di terreno di forma troncoconica, circondato da un fossato e collegato a un più ampio recinto abitativo.Benché la m. rientri nell'ambito [...] , Paris 1975; M. Fixot, La motte et l'habitat fortifié en Provence médiévale, in Château Gaillard VII, "Actes du Colloque international, Blois 1974", Caen 1975, pp. 67-94; R.E. Glasscock, Mottes in Ireland, ivi, pp. 95-100; H. Halbertsma, Les mottes ...
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LINCOLN
A. Lawrence
(lat. Lindum)
Città dell'Inghilterra, capoluogo dell'omonima contea, sita all'estremo Nord del Fens District, sul fiume Witham.La città fu colonia romana, sede della legio IX al [...] , VIII, 26). Con le sue attività costruttive, Alessandro non emulò soltanto suo zio, ma anche il grande committente Enrico di Blois (1101-1171), vescovo di Winchester e fratello di re Stefano; egli fu, inoltre, in una certa misura influenzato dall ...
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REIMPIEGO
A. Esch
Il r. nel senso della riutilizzazione di vecchi e, per lo più, antichi pezzi (le c.d. spoglie) in un contesto nuovo, analogo o differente, ovvero in un nuovo ordine funzionale, è ravvisabile [...] aureae urbis Romae - già nei secc. 12° e 13° si ebbero dichiarazioni di ammirazione da parte di Enrico di Blois vescovo di Winchester (Giovanni di Salisbury, Historia Pontificalis, 40) e di Gregorius magister (Narracio de mirabilibus urbis Romae, 12 ...
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Anglonormanna, Arte. Architettura
R.D.H. Gem
ARCHITETTURA
La definizione a. si applica all'architettura inglese sviluppatasi sotto i re della dinastia normanna - Guglielmo I (1066-1087), Guglielmo [...] continentale. Di carattere residenziale e di aspetto ancor più lussuoso era il grande palazzo di Enrico di Blois a Winchester (Hampshire), mentre a Farnham (Surrey) e a Hereford (Herefordshire) sopravvivono le grandi sale delle residenze ...
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PALAZZO
E. Zanini
Il termine, che dal punto di vista artistico designa "qualsiasi abitazione sontuosa, notevole per dimensione e per lusso, di ogni tempo e civiltà" (Samonà, 1935, p. 953; Zieger, 1949), [...] vescovili come quella di Hereford, dotata di una grande sala lignea del 1160 ca., o quella che il vescovo Enrico di Blois (1129-1171), nipote di Enrico I e fratello di re Stefano, si fece costruire a Winchester, una splendida domus quasi palatium ...
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