Scultore e ceramista, nato il 15 febbraio 1855 a Lione, morto il 1° luglio 1894 a Parigi. Studiò all'Ècole des beaux-arts. Attrasse l'attenzione del pubblico con una serie di figure della Bohème, da lui [...] intitolata Déśolés e Deshérités, esposta nel 1878 al Cercle des arts libéraux. Unitosi col fonditore Bingen, creò tutta una serie di ritratti degli artisti più in voga, esposti nel 1888 in casa della signora ...
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Nome d'arte dell'attore cinematografico statunitense John Pringle (Logan, Utah, 1895 - Beverly Hills, California, 1936); nato da una famiglia di attori, entrò nel cinema nel 1916; raggiunse grande notorietà [...] come partner di G. Garbo: The big par ade (1925); La bohème (1926); Love (1927); Flesh and the devil (1927); Redemption (1930); Queen Christina (1933); The captain hates the sea (1934). ...
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Cantante (Genova 1908 - ivi 2005). Esordì giovanissima e si affermò poi nei principali teatri lirici come uno dei più apprezzati soprani lirico-leggeri. Ottima attrice, seppe infondere di intenso lirismo [...] e di una vena sentimentale le eroine di Traviata, Rigoletto, Puritani, Bohème, Manon. Si è ritirata dalle scene nel 1959, dedicandosi alla carriera giornalistica e di critico musicale. ...
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Pittore e incisore francese (Champsecret, Orne, 1862 - Parigi 1934), autore di disegni e litografie, il cui amaro umorismo ricorda J.-L. Forain. Tra i fondatori della Société des Humoristes, collaborò [...] a molti giornali umoristici parigini; illustrò, tra l'altro, La vie de Bohème, Madame Bovary. ...
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FRESCHI, Maria
Pino Fasano
Nacque a Firenze il 3 apr. 1881 da Ercole e da Zaira Morelli Poggeschi. Nel vivace ambiente culturale fiorentino che aveva preso a frequentare - nel 1900-1901 collaborò, fra [...] l'altro, al bimensile La Bohème - conobbe Giuseppe Antonio Borgese, che sposò e seguì da Firenze a Napoli, dove nacque, nel 1904, il figlio Leonardo. Tornata a Firenze, fu per qualche anno attiva e vivace giornalista, collaborando con versi, novelle ...
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Slavista e storico francese (Tolosa 1843 - Parigi 1923). Insegnò lingue e letterature slave alla Sorbona (dal 1868), all'École des langues orientales (dal 1874) e dal 1885 al Collège de France. Tra i suoi [...] numerosi lavori: Chants héroïques et chansons populaires des Slaves de Bohème (1866); Cyrille et Méthode (1869); Histoire de L'Autriche-Hongrie (1879), Chronique dite "de Nestor" (1884); Russes et Slaves (1890-99); La mythologie slave (1901); La ...
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Musicista italiano (Napoli 1857 - Montecatini 1919). Compose musica teatrale, di solito su libretti proprî. Si rivelò con l'opera I pagliacci (Milano, 1892), il cui clamoroso successo gli permise di presentare [...] anche due opere concepite prima: I Medici (Milano, 1893) e Chatterton (Roma, 1896). Seguirono Bohème (1897); Zazà (1900); Rolando di Berlino (Berlino, 1904); Maja (1910); Zingari (1912); Goffredo Mameli (1916); Edipo Re (postuma: Chicago, 1920); ...
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LENARTOWICZ, Teofil
Giovanni Maver
Poeta polacco, nato il 27 febbraio 1822 a Varsavia, morto a Firenze il 3 febbraio 1893. Trascorse l'infanzia in campagna e, privo di mezzi, cominciò a guadagnarsi [...] la vita come impiegato a soli 15 anni. A Varsavia partecipò alla "bohème" letteraria (cyganerja warszawska) che rinforzò in lui la naturale predilezione per la vita dei contadini. Simpatizzante per i moti liberali del 1848, fuggì dalla Polonia russa ...
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Scrittore francese (Parigi 1820 - ivi 1905); redattore capo, dal 1848, del periodico l'Événement, fondato da V. Hugo, che gli affidò l'edizione definitiva delle sue opere. Ridusse per le scene Les Misérables, [...] Notre-Dame de Paris e Quatrevingt-treize. Compose drammi (Benvenuto Cellini, 1852; Le roi de Bohème, 1859; ecc.), talvolta in collaborazione con G. Sand, A. Dumas, Th. Gautier, e romanzi (La famille Aubry, 1854; Les tyrans de village, 1857; Le songe ...
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Scrittore tedesco (Erwitzen, Vestfalia, 1854 - Grosslichterfelde, Berlino, 1904). Studiò filosofia e lettere a Lipsia, giornalista a Brema (1878) poi (1880-82) a Londra, Rotterdam e Amsterdam; fu in Italia [...] prima di fissarsi a Berlino, dove, vagabondo e anarchico, divenne il principale esponente della locale bohème. Assommando in sé elementi misticheggianti e altri utopistico-socialistici, si palesò maestro impareggiabile soprattutto nella composizione ...
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boheme
bohème 〈boèem〉 s. f., fr. [propr. «Boemia» e quindi «vita da zingaro» (gli zingari erano giunti in Francia passando attraverso la Boemia e recandone con sé il nome)]. – Scapigliatura, vita disagiata ma libera, anticonformista e disordinata,...
bohemien
bohémien ‹boemi̯ẽ′› s. m., fr. (f. bohémienne) [der. di bohème]. – Chi faceva parte, storicamente, della bohème francese. Per estens., artista che vive in modo anticonformista, libero: vivere da b.; un inguaribile bohémien.