Cantante (Genova 1908 - ivi 2005). Esordì giovanissima e si affermò poi nei principali teatri lirici come uno dei più apprezzati soprani lirico-leggeri. Ottima attrice, seppe infondere di intenso lirismo [...] e di una vena sentimentale le eroine di Traviata, Rigoletto, Puritani, Bohème, Manon. Si è ritirata dalle scene nel 1959, dedicandosi alla carriera giornalistica e di critico musicale. ...
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Pittore e incisore francese (Champsecret, Orne, 1862 - Parigi 1934), autore di disegni e litografie, il cui amaro umorismo ricorda J.-L. Forain. Tra i fondatori della Société des Humoristes, collaborò [...] a molti giornali umoristici parigini; illustrò, tra l'altro, La vie de Bohème, Madame Bovary. ...
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FRESCHI, Maria
Pino Fasano
Nacque a Firenze il 3 apr. 1881 da Ercole e da Zaira Morelli Poggeschi. Nel vivace ambiente culturale fiorentino che aveva preso a frequentare - nel 1900-1901 collaborò, fra [...] l'altro, al bimensile La Bohème - conobbe Giuseppe Antonio Borgese, che sposò e seguì da Firenze a Napoli, dove nacque, nel 1904, il figlio Leonardo. Tornata a Firenze, fu per qualche anno attiva e vivace giornalista, collaborando con versi, novelle ...
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Soprano italiano (n. Rovigo 1946). Dopo gli studi al conservatorio B. Marcello di Venezia con I. Adami Corradetti, nel 1968 si segnala vincendo ben tre concorsi lirici, tra cui quello per voci verdiane [...] indetto dalla RAI. Nello stesso anno debutta a Mantova in La Bohème, dando il via a una prestigiosa carriera internazionale (Opera di Chicago, Metropolitan di New York, Bol´šoj di Mosca, ecc.). Grazie a una voce dal timbro caldo e chiaro, la R. si è ...
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Musicista italiano (Napoli 1857 - Montecatini 1919). Compose musica teatrale, di solito su libretti proprî. Si rivelò con l'opera I pagliacci (Milano, 1892), il cui clamoroso successo gli permise di presentare [...] anche due opere concepite prima: I Medici (Milano, 1893) e Chatterton (Roma, 1896). Seguirono Bohème (1897); Zazà (1900); Rolando di Berlino (Berlino, 1904); Maja (1910); Zingari (1912); Goffredo Mameli (1916); Edipo Re (postuma: Chicago, 1920); ...
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Scrittore francese (Parigi 1820 - ivi 1905); redattore capo, dal 1848, del periodico l'Événement, fondato da V. Hugo, che gli affidò l'edizione definitiva delle sue opere. Ridusse per le scene Les Misérables, [...] Notre-Dame de Paris e Quatrevingt-treize. Compose drammi (Benvenuto Cellini, 1852; Le roi de Bohème, 1859; ecc.), talvolta in collaborazione con G. Sand, A. Dumas, Th. Gautier, e romanzi (La famille Aubry, 1854; Les tyrans de village, 1857; Le songe ...
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Scrittore tedesco (Erwitzen, Vestfalia, 1854 - Grosslichterfelde, Berlino, 1904). Studiò filosofia e lettere a Lipsia, giornalista a Brema (1878) poi (1880-82) a Londra, Rotterdam e Amsterdam; fu in Italia [...] prima di fissarsi a Berlino, dove, vagabondo e anarchico, divenne il principale esponente della locale bohème. Assommando in sé elementi misticheggianti e altri utopistico-socialistici, si palesò maestro impareggiabile soprattutto nella composizione ...
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GIACHETTI, Rina
Roberto Staccioli
Nacque a Firenze il 25 ag. 1880 da Guido e da Giuseppina Guidalotti; all'età di 15 anni iniziò lo studio del canto nella città natale sotto la guida di C. Carignani, [...] , divenendo la persona più importante nella vita del giovane tenore. I due artisti si sposarono nel 1897, dopo aver cantato la Bohème a Fiume, ed ebbero due figli: Rodolfo, nato nel 1898, ed Enrico, nato nel 1904. Dopo la nascita del primogenito la ...
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Illustratore e pittore (Offenbach 1803 - Parigi 1852). Più giovane del fratello Alfred (Offenbach 1800 - Parigi 1837), ebbe un'azione preminente nella lunga attività comune. I suoi saggi migliori sono [...] anni l'eccesso della produzione ne abbassò la qualità. Fra le sue illustrazioni più celebri: quelle dell'Histoire du roi de Bohême et de ses sept châteaux di Ch. Nodier (1830), del Don Quichote (1836-37), di Paul et Virginie (1838), oltreché di ...
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Commediografo (Parigi 1823 - ivi 1877). Tra le sue numerose commedie (circa 100) ebbero maggior successo: Les portraits (1848, con A. Decourcelle); Les filles de marbre (1853, con L. Thiboust); Les faux [...] bonshommes (1856, con E. Capendu) e soprattutto Le feu au couvent (1859). Incontrò fortuna anche la sua riduzione teatrale di Scènes de la vie de bohème di H. Murger (1851). ...
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boheme
bohème 〈boèem〉 s. f., fr. [propr. «Boemia» e quindi «vita da zingaro» (gli zingari erano giunti in Francia passando attraverso la Boemia e recandone con sé il nome)]. – Scapigliatura, vita disagiata ma libera, anticonformista e disordinata,...
bohemien
bohémien ‹boemi̯ẽ′› s. m., fr. (f. bohémienne) [der. di bohème]. – Chi faceva parte, storicamente, della bohème francese. Per estens., artista che vive in modo anticonformista, libero: vivere da b.; un inguaribile bohémien.