JANDOLO, Augusto
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Roma il 25 maggio 1873 da Antonio e da Ginevra Buzzi, in una stimata famiglia di antiquari.
Lo J., pur manifestando precoci inclinazioni artistiche, [...] un pretesto per rievocare il microcosmo della celebre strada che ha da sempre rappresentato per i Romani l'essenza della vita di bohème, e dove lo J. aveva la sua bottega.
Qui, nel 1871, era nato il Circolo artistico, frequentato dai più noti artisti ...
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DE ANGELIS, Teofilo
Nicola Balata
Nacque ad Artena (Roma) il 27 dic. 1866 da Vincenzo e Teresa Pecorari. Fu allievo della Regia Accademia di S. Cecilia a Roma, dove studiò clarinetto con il maestro [...] venisse spesso invitato a dirigere in occasioni di particolare prestigio. Durante la stagione 1925-26 diresse infatti la Bohème di G. Puccini, la cui rappresentazione costituì l'avvenimento più importante della stagione anche per l'avvicendarsi, dal ...
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Copricapo che asseconda la forma della testa, circondato quasi sempre da un breve lembo sollevato o abbassato, detto tesa. Se ne trovano tracce fin dalla più remota antichità e presso tutti i popoli.
In [...] d'uso ha invece mutato di continuo le sue forme, dal cilindro bassissimo e chiaro, a larghe falde, dei tempi della bohème, all'ampio feltro scuro usato in Romagna e inviso all'Austria come foggia rivoluzionaria, al piccolo cappello duro e basso, all ...
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ROSA, Salvatore
Tomaso Montanari
– Nacque a Napoli il 21 luglio 1615 (Conte, 2010, p. 183), e fu battezzato nella chiesa di S. Maria del Soccorso all’Arenella (Passeri, ante 1679, 1934, p. 385). Suo [...] accompagnato da un’intensa campagna promozionale tesa a far dimenticare il «Salvatoriello» che evidentemente aveva vissuto nella tipica bohème dei giovani artisti stranieri a Roma, e a imporre invece un «Demostene della pittura» (questo il titolo di ...
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SONZOGNO
Marco Capra
– Famiglia di stampatori, librai ed editori, originaria del territorio bergamasco (forse di Zogno), attiva a Milano dal Settecento al Novecento.
Le vicende della famiglia sono legate [...] al fianco dei rispettivi patrocinati, Giacomo Puccini e Ruggero Leoncavallo, nella disputa per la priorità sul soggetto della Bohème, al quale entrambi stavano lavorando (1893): le due opere, con lo stesso titolo, furono poi allestite a Torino ...
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CARELLI, Emma
Raoul Meloncelli
Nacque a Napoli il 12 maggio 1877 da Beniamino e da Matilde Caputo.
Il padre Beniamino, nato a Napoli il 9 maggio 1833, fu personaggio di primo piano nel mondo musicale [...] successo con i più grandi nomi della lirica italiana. Frattanto nel 1901, rientrata in Italia, tornò alla Scala per una memorabile Bohème di G. Puccini, diretta da Toscanini e sempre con Caruso, con cui tenne, a battesimo le Maschere di P. Mascagni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Offenbach è ricordato oggi soprattutto come inventore del cancan, simbolo della Belle [...] è legata alla durata della dittatura, al dominio del capitale finanziario, all’esplosione dell’economia internazionale, al boulevard e alla bohème mondana che lo frequentava. Per il fatto però che il libro descrive le connessioni tra l’operetta e la ...
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TOMMASI, Lodovico (Ludovico)
Chiara Ulivi
– Nacque a Livorno il 16 luglio 1866 da Luigi, tesoriere comunale e possidente, e da Isolina Vivoli, ultimo di cinque figli.
Rimasto presto vedovo, Luigi si [...] villa, accogliendovi gli amici pittori che, tra battute di caccia e serate goliardiche nel capanno del Club La Bohème sul lago di Massaciuccoli, definivano un raffinato simbolismo naturalista. Tra i frequentatori, Pagni, Francesco Fanelli, i Tommasi ...
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SICILIANO, Enzo (Vincenzo). – Nacque a Roma il 27 maggio 1934, secondogenito (la sorella Tina era nata nel 1925)
Raffaele Manica
di Natale e di Giuseppina Jenzi.
La famiglia paterna era di fittavoli, [...] nel risvolto scrisse della «consapevolezza», in Siciliano, dell’«ambiguità fra narrativa e critica») uscì, nel 1983, La bohème del mare: dieci anni di letteratura 1972-1982 (Milano), in dittico con il volume precedente (Raboni scrisse nella ...
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L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] come figura caratteristica anche nei testi a diffusione popolare, come i libretti d’opera lirica (➔ melodramma, lingua del); così nella Bohème:
(15) Per sogni, per chimere
e per castelli in aria
l’anima ho milionaria (Quadro primo)
o negli inni (così ...
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boheme
bohème 〈boèem〉 s. f., fr. [propr. «Boemia» e quindi «vita da zingaro» (gli zingari erano giunti in Francia passando attraverso la Boemia e recandone con sé il nome)]. – Scapigliatura, vita disagiata ma libera, anticonformista e disordinata,...
bohemien
bohémien ‹boemi̯ẽ′› s. m., fr. (f. bohémienne) [der. di bohème]. – Chi faceva parte, storicamente, della bohème francese. Per estens., artista che vive in modo anticonformista, libero: vivere da b.; un inguaribile bohémien.