Nato il giugno 1616 in Hamme in Fiandra, morto in Anversa il 22 ottobre 1678. Entrò nell'ordine dei carmelitani nel 1631. La sua fama deriva soprattutto dal suo decisivo intervento nelle controversie sorte [...] intorno all'origine dell'ordine carmelitano con la pubblicazione degli Acta sanctorum dei bollandisti.
Oltre a molteplici opuscoli ascetici ed agiografici, pubblicò la più importante raccolta di antichi autori carmelitani, lo Speculum carmelitarum, ...
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Scrittore agiografico gesuita, nato nel 1563 (o '64) a Paniale al Trasimeno, morto a Roma il 14 marzo 1631. Esordì con la vita di S. Luigi Gonzaga (1606), cui tennero dietro altre, tra cui quelle di S. [...] Francesca Romana (1641) e di S. M Maddalena de' Pazzi (1649) che apparvero postume, negli Acta sanctorum dei Bollandisti. Degni di menzione sono pure l'Esercizio della presenza di Dio, opuscolo ascetico, pubblicato nel 1621 e più volte appresso, e il ...
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Figlia di un Lotario dei conti Bardi, (secondo altri della Verna), prese l'abito monastico presso S. Felicita (Firenze), quindi passò (1153?) abbadessa a S. Maria di Cavriglia (Casentino) dell'ordine vallombrosano, [...] giorno di Pasqua del 1163 (24 marzo) a mezzanotte. Da tempo immemorabile onorata dal popolo dell'appellativo di santa, presso i bollandisti ha il titolo di beata. Nel 1466 la liberazione d'un fanciullo caduto tra le ruote di un molino fu attribuita ...
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Deusdedit, santo
Girolamo Arnaldi
Fu romano di nascita, figlio di uno Stefano suddiacono, e successe a Bonifacio IV dopo una vacanza lunga cinque mesi. Venne consacrato il 19 ottobre 615. Per quanto [...] come Adeodato I per metterlo in serie con Adeodato II che fu papa dal 672 al 676. Figura come santo, ma i bollandisti ritengono che si tratti solo di una pia deduzione di Cesare Baronio dall'elenco di meriti e virtù che gli sono attribuiti nell ...
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Era alessandrino di nascita. D'accordo con Dioscuro, riuscì a farsi eleggere patriarca; poi, nel concilio di Calcedonia, si pose contro l'amico. Continuamente incerto, nelle controversie cristologiche, [...] tese. Il Baronio credette, per questo suo contegno ambiguo, di poter elevare contro di lui gravi accuse, da cui i bollandisti lo difesero; gli uni e gli altri per ragioni teologiche, discutendosi se si riscontrassero in lui le virtù che devono essere ...
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Erudito (San Candido 1561 - Monaco 1634); gesuita (1581); autore di studî storici e filologici di letteratura greco-latina che gli meritarono fama di essere uno dei maggiori filologi del secolo. Importanti [...] libri III, 1614; editio princeps del Chronicon Paschale, 1615; Bavaria sancta, 3 voll., 1615-27, utilizzata anche dai bollandisti; Bavaria pia, 1628) e gli studî patristici (Acta S. oecumenici concilii octavi, 1604; Petri Siculi historia, 1604; S ...
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Letteratura relativa ai santi. Comincia con i primi secoli della storia della Chiesa e si protrae fino ai nostri giorni, sempre dominata e caratterizzata da intenti di edificazione, ma influenzata anche [...] leggendari. Nacque così l’a. critica, o scientifica, per opera soprattutto della Società dei Bollandisti, fondata in Belgio nel sec. 17° da J. Bolland (➔), che raccoglieva il gruppo di gesuiti editori degli Acta Sanctorum. L’opera monumentale, nella ...
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Nacque a La Guyonne in Francia, nel 1260; giovane entrò tra i domenicani ed esercitò nell'ordine diverse cariche. Fu priore di varî conventi, inquisitore a Tolosa e procuratore dell'ordine nella curia [...] Cristo e delle vite dei santi (alcune di queste pubblicate dal Labbe e dai Bollandisti); Legenda S. Thomae de Aquino (fu pubblicata in parte dai Bollandisti); Catalogus seu chronicon Summorum Pontificum usque ad Ioannem XXII; un altro catalogo più ...
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Erudito (Bourges 1607 - Parigi 1667). Gesuita (1623), autore di numerosissime opere, fra cui notevoli i saggi De Byzantinae historiae scriptoribus (1648), le edizioni di cronache, i trattati grammaticali [...] 1-8 e 12-15 (poi integrati, in 17 voll., fino all'anno 1563, da G. Cossart e infine da J. Hardouin, rifusi poi e completati da G. D. Mansi), che lo pone, accanto ai bollandisti, fra i più insigni rappresentanti dell'erudizione gesuitica del sec. 17º. ...
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Storico della Chiesa (Lovanio 1804 - ivi 1865). Sacerdote (1827) a Malines, prof. del seminario e archivista della diocesi; seguace delle idee di F.-R. de Lamennais, prese parte attiva con la sua produzione [...] nazionale, prima a Malines e poi a Lovanio. Nel 1836 ebbe parte preponderante nella ricostruzione della società dei bollandisti. La sua produzione erudita è rappresentata essenzialmente da quattro volumi di vite di santi e illustri personaggi dei ...
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bollandista
s. m. (pl. -i). – Appartenente alla società di gesuiti belgi impegnati nell’edizione degli Acta Sanctorum, così detti dal nome dell’erudito belga J. Bolland (1596-1665), che successe nella direzione della grande opera agiografica,...