Letterato (n. Bologna poco dopo il 1350 - m. 1400). Dopo aver studiato retorica e diritto, divenne notaio e cancelliere. Cancelliere del cardinale F. Carafa legato di Bologna (1378), alla morte di questo [...] (1389), divenne cancelliere del comune; ma nel 1399, essendo prevalsa la parte politica a lui contraria, dovette abbandonare la città. Appartenne alla cerchia di Petrarca. Di lui restano rime e numerose ...
Leggi Tutto
Scrittore italiano (Bologna 1877 - ivi 1951), prof. per molti anni nell'Accademia di belle arti di Bologna; collaborò ai principali giornali e periodici con articoli di varia cultura, raccolti poi parzialmente [...] in volume (Passeggiate, 1923; Divertimenti, 1930; ecc.). Pubblicò numerosi volumi di poesia e di narrativa, nei quali espresse, seppure attraverso influssi dannunziani, e, in minor misura, pascoliani, ...
Leggi Tutto
Scrittore (Bologna 1866 - ivi 1924). Allievo del Carducci, laureatosi nel 1890, dopo aver insegnato alcuni anni a Mantova, si stabilì a Bologna dove insegnò per tutta la vita all'istituto tecnico. Si dedicò, [...] oltre che a studî letterarî (Il romanzo, 1902-02), U. Foscolo, 1915-17; Il Carducci in professione d'uomo, 1921; ecc.), alla narrativa, riuscendo felice artista, meglio che nei romanzi (L'ave, 1896; Ora ...
Leggi Tutto
Latinista (Verona 1898 - Bologna 1978); prof. di letteratura latina nell'univ. di Bologna (1936-68). Ha compiuto varie ricerche su Ammiano Marcellino (Studia ammianea, 1935; Nuovi studî ammianei, 1936), [...] su Catullo (Catullo Veronese, 3 voll., 1961), testo critico con ampî prolegomeni e traduzione, sulla metrica classica (raccolte in Studi di ritmica e metrica, 1970). Ha pubblicato inoltre: De ludis saecularibus ...
Leggi Tutto
Notaio, cronista e poeta (Bologna 1351 - ivi 1426). Compiuti gli studî giuridici, partecipò attivamente alla vita politica di Bologna aderendo al partito favorevole alla Chiesa e ricoprendo numerose cariche [...] pubbliche in patria e fuori: nel 1403 fu bandito da Iacopo dal Verme, ma rientrò in città nell'agosto dello stesso anno. Scrisse un Memoriale historicum rerum bononiensium in cui, dopo avere raccontato ...
Leggi Tutto
Diplomatico pontificio e scrittore (Bologna 1570 - San Salvatore 1632). Accompagnò in Francia lo zio card. Filippo Sega nella sua legazione (1591) e poi il cardinale Aldobrandini nella sua ambasciata per [...] e letterarî; fu protettore del Domenichino e scrisse un Trattato della pittura, che svolge la teoria classicistica del bello e anticipa le vedute teoriche di G. P. Bellori. Il fratello Girolamo (Bologna 1554 - Roma 1605) fu creato cardinale nel 1604. ...
Leggi Tutto
Critico letterario italiano (Bologna 1947- ivi 2020). Laureato in materie letterarie, allievo di E. Raimondi, professore ordinario di Letteratura italiana presso l'Università di Bologna, è considerato [...] uno dei maggiori studiosi dell'opera di Giambattista Vico e Galileo Galilei. Autore di oltre settecento pubblicazioni, ha curato anche l’edizione di opere di Dante Alighieri e si è occupato di studi sul ...
Leggi Tutto
Scrittore e uomo politico (Bologna 1595 - ivi 1654). Arruolatosi nell'esercito spagnolo, combatté nelle Fiandre e in Piemonte, partecipando all'assedio di Verrua; fu più tardi alla corte di Filippo IV [...] Londra (1640), consultore del cardinale Ferdinando, governatore dei Paesi Bassi, e dal 1643 storiografo del regno. Ritornato a Bologna, fu senatore e gonfaloniere. Notevole storico e moralista, assai attento allo stile conciso ed epigrammatico, è da ...
Leggi Tutto
Scrittore italiano (Bologna 1898 - ivi 1985); nel 1918 fondò una rivista letteraria, La raccolta, che anticipò alcuni aspetti della Ronda, di cui fu il più giovane collaboratore. E il gusto neoclassico [...] ovvero dell'aria, 1926; Il cartesiano signor Teste, 1928; Magalotti, 1929; Giornale ossia taccuino, 1942; Anni di Bologna, 1946) egli è felicemente passato alla narrativa, trasponendo il proprio autobiografismo lirico in un realismo nutrito delle sue ...
Leggi Tutto
Filosofo e letterato (Bologna 1692 - ivi 1777); prof. di filosofia (dal 1718) all'univ. di Bologna, fu ivi tra i primi a tentare la conciliazione del superstite aristotelismo con le dottrine cartesiane [...] e newtoniane. Segretario (dal 1723) e presidente (dal 1766) dell'Istituto bolognese delle scienze e delle arti, scrisse: De Bononiensi scientiarum et artium Instituto atque Academia commentarii (8 voll., ...
Leggi Tutto
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...