Poeta (Bologna 1665 - ivi 1727). Cominciò come marinista, poi, entrato in Arcadia (1698) col nome di Mirtilo Dianidio, si avvicinò a Petrarca; fu prof. di eloquenza all'univ. di Bologna (1707), città nella [...] quale, dal 1718, divenne segretario maggiore del senato. Il suo Canzoniere (1710), preceduto da un Commentario, ha qualche accento personale particolarmente nelle liriche occasionate dalla morte del figlio. ...
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Poeta (Bologna tra il 1230 e il 1240 - Monselice 1276). Tra i più incisivi esponenti della poesia tosco-emiliana del XIII secolo, indicato da Dante come precursore dello stil novo, nella canzone dottrinale [...] giudice), sia sotto quello retorico, come testimoniano i modi della sua arte. Partecipò alle lotte politiche del comune di Bologna quale ghibellino seguace della fazione dei Lambertazzi, e perciò, al trionfo dei guelfi (1274), fu costretto a riparare ...
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Letterato (Vignola 1672 - Bologna 1714), poeta di corte degl'imperatori Leopoldo e Giuseppe I a Vienna (dal 1701). Scrisse rime, oratorî, drammi per musica. ...
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Poeta giocoso (Bologna 1697 - ivi 1752). Fu medico e lettore di anatomia. Lasciò il 4º canto del poema collettivo Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno (1736) e Rime piacevoli (post., 1764). ...
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Umanista (Imola 1464 - Bologna 1536), autore fra l'altro di un trattato De educatione ac institutione liberorum (1534), interessante specchio della società del tempo cui adegua la tradizionale precettistica [...] classica ...
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Letterato (n. Bologna 1604 - m. mentre attraversava il Po 1657), autore di romanzi politici, di tragedie (Aristobolo, Ottone), di una riduzione e rimanipolazione della versione di A. Caro del romanzo di [...] Longo Sofista, che pubblicò come sua ...
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Poligrafo (Bologna 1717 - Perugia 1781). Dimorò a lungo in Germania (1744-64), poi a Roma, come ministro di Augusto III di Sassonia. Scrisse di letteratura, arte, epigrafia, archeologia, fisica, medicina. [...] Scritti principali: Lettere sopra alcune particolarità della Baviera e d'altri paesi della Germania (1763); Lettere sopra A. Cornelio Celso (1779) ...
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Rimatore (Bologna 1240 - ivi tra il 1301 e il 1303); di cui rimangono cinque canzoni e una ventina di sonetti (sette dei quali indirizzati a Cino da Pistoia e uno a Guittone d'Arezzo) che lo rivelano piuttosto [...] avverso allo stil novo. Dante lo ricorda nel De vulgari eloquentia (I, 15) ...
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Poeta (n. Bologna 1510 circa - m. 1574). Fu gonfaloniere nel 1556. Oltre a rime varie e a capitoli, lasciò due poemi: Il Costante, intorno al proavo di Costantino (16 canti editi 1566, 4 ined.), e La Christiana [...] vittoria marittima, in tre libri (1572), sulla battaglia di Lepanto ...
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Poeta messicano (Xiquilpán 1727 - Bologna 1779). Entrò molto giovane nella Compagnia di Gesù. Tradusse alcune egloghe di Virgilio e compose il poema in esametri latini De Deo. La sua opera fu esaltata [...] da altri gesuiti tra cui il critico letterario Francisco Javier Lampillas ...
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studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...